SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Scaramantico quanto basta e battagliero. Daniele Primavera presenta ufficialmente la propria squadra: “Ho aspettato che le liste fossero ufficiali per evitare sorprese”, scherza il candidato di Rifondazione Comunista che ambisce alla “rinascita civile e democratica della città”.

Un percorso che continuerà a prescindere dagli esiti del 16 maggio, ma che in ogni caso punta a confermarsi con l’obiettivo primario di mantenere almeno un esponente in consiglio comunale: “Non facciamo pronostici e non abbiamo asticelle. Abbiamo fiducia nel primo turno e qualunque sarà il nostro risultato assicuro che non scenderemo a trattative con nessuno. Siamo interessati alla qualità, non alla quantità”.

Ecco allora 24 nomi, “non riempitivi e che non ambiscono al successo personale come fine ultimo”. Tra loro pure Emidio Girolami, noto per il suo passato a destra: “Molti di noi non sono mai iscritti a Rifondazione, la mia è stata una scelta di libertà. Veniamo da sponde diverse ma vogliamo attraccare nello stesso porto. Se Pd e Pdl otterranno 20 consiglieri si rischierà di non avere più un’opposizione”. Immancabile la punzecchiatura a Sel: “Ha avuto il grande merito di creare il Comitato contro la Megavariante, ma si è persa per strada. Noi non scenderemo mai a patti con chi vuole trasformare San Benedetto in un lago di cemento”.

L’Urbanistica, ovviamente, sarà al centro del programma di Primavera con il recupero dell’esistente, il varo di un Piano pienamente partecipato e la bocciatura senz’appello il terzo braccio (“costosissimo, inutile ed ambientalmente devastante”). Priorità al contrario al progetto della Metropolitana di Superficie (“già avviato dalla Provincia”) e all’istituzione del Parco Marino. Banditi infine, e non è una novità, tutti gli eventi sul filone di Miss Italia: “Stop ai finanziamenti pubblici per certi modelli televisivi. Bisognerà puntare su eventi popolari che non siano solo promozionali ma anche motori di creatività artistica ed artigiana, cultura, valorizzazione del territorio e legami sociali”.

NO AL VOTO DISGIUNTO Rifondazione infine avverte: “Sebbene la normativa lo consenta, chiediamo di non optare per il voto disgiunto. Tale esercizio può compromettere la possibilità di elezione dei singoli consiglieri, in quanto il voto dato soltanto al candidato sindaco non concorre alla ripartizione dei seggi”.

I 24 CANDIDATI Fabio Adami, Maria Bernardini, Francesca Ciciolla, Roberta Cittadini, Giovanni Coccia, Marcello De Angelis, Silvia De Panicis, Marco Falaschetti, Pierfrancesco Gasparrini, Emidio Girolami, Giuseppe Greco, Sara Iobbi, Gabriele Marcozzi, Mirco Marcozzi, Matteo Pierantozzi, Luigi Piunti, Marco Primavera, Michael Rocchetti, Giampiero Tomolati, Augusto Torquati, Fosco Travaglini, Felice Vecchioni, Catia Venieri, Luciano Zazzetti.