ROMA – Si ricomincia da capo. Su due fronti diversi. Nel tavolo tecnico avente come ordine del giorno la direttiva Bolkenstein tra Stato, Regioni e associazioni di categoria avvenuto nella giornata di martedì 12 aprile nella sede del ministero degli Affari Regionali si è deciso di invalidare la bozza di accordo redatta dalle stesse associazioni nei mesi scorsi. Tutto ora è stato rimesso al Governo e più precisamente al Consiglio dei Ministri. Si apre dunque uno spiraglio per uscire dalla direttiva o perlomeno essere derogati.

L’Itb Italia del presidente Giuseppe Ricci si ritiene soddisfatta di questa soluzione nonostante gli sia stato impedito di partecipare al tavolo a cui hanno partecipato Assobalneari, Fiba Confesercenti, Sib Confcommercio, Oasi Confartigianato e Cna – Balneatori.

Ma sotto il ministero di via della Stamperia 8, lo stesso presidente e folto gruppo di concessionari di spiaggia provenienti da Marche, Toscana, Lazio e Abruzzo hanno inscenato una rumorosa contestazione con tanto di megafoni, fischietti e bandiere. Tanto che addirittura sono state chiamate le forze dell’ordine per prevenire eventuali momenti di eccessiva foga, cosa che naturalmente non è avvenuto.
“Noi siamo stati sempre contrari alla Bolkestein chiedendo che le aste non vengano eseguite – precisa Ricci – Altri, invece, si sono piegati ad accordicchi che significano la morte del settore balneare. Eravamo noi, da sempre, a dire “No alle aste”, e con noi si sono aggregati i ragazzi del Ciba abruzzese, rappresentati da Riccardo Ciferni e l’avvocato Leila Di Carlo, gli imprenditori toscani del Movimento Balneari e del Comitato Salvataggio Imprese. Ed io, che rappresento la storia dell’associazionismo balneare, sono stato lasciato fuori, mentre all’interno, fortunatamente, tutto saltava. Ora speriamo che Fitto ascolti le nostre ragioni”.

“Se da una parte possiamo gioire perché vediamo che finalmente vengono riviste le nostre idee e proposte, portate avanti con fermezza già da qualche anno, dall’altra non possiamo farlo perché non riusciamo a farci ascoltare da chi di dovere. Il ministro Raffaele Fitto ha preferito non far partecipare all’incontro una nostra delegazione. Abbiamo notato però con piacere che altre associazione libere come Movimento Balneari si stanno affiancando a noi. Tutto il contrario degli altri “carrozzoni istituzionali” che nella bozza, fortunatamente messa da parte ora, avevano inserito proposte scandalose per la nostra categoria”.

Una polemica interna che riguarda quindi anche chi, come la sambenedettese Francesca Rossi Bollettini, ha invece incontrato il ministro Fitto come presidente di Assobalneari Marche aderente a Federturismo Confindustria (presente anche l’assessore al Turismo della Regione Marche Serenella Moroder). 

“L’odierno incontro, che segue quelli della scorsa settimana con l’onorevole Casini ha avuto lo scopo di ribadire all’esponente di Governo le istanze già sottoposte all’attenzione del Governo, in ordine agli effetti della Direttiva Bolkestein sul comparto balneare italiano. Abbiamo avuto modo – dichiara Francesca Rossi Bollettini – di ribadire la posizione di Assobalneari Marche sull’intera vicenda che mette a serio rischio il futuro del nostro comparto e di tutto il sistema turistico regionale “.

Al Ministro abbiamo ribadito l’urgenza di una proroga della fase transitoria, antecedente la messa a regime delle nuove regole sul demanio marittimo, suggerendo come ipotesi il 31 dicembre 2030.