MONTEPRANDONE – Via l’Irpef per due anni. È la proposta di Monteprandone Libera, avanzata nell’ultimo Consiglio comunale del 31 marzo scorso, mentre si discuteva dell’approvazione del bilancio previsionale 2011. Tuttavia l’emendamento che avrebbe sospeso l’addizionale comunale è stato respinto sia dalla maggioranza sia dal resto della minoranza, ossia La Nostra Città e il consigliere autonomo Barbizzi, mentre Puzielli e Caponi del Pdl erano assenti. “La nostra è stata una proposta per i cittadini – ha spiegato il gruppo di Mozzoni – a cui avrebbe fatto comodo un po’ di soldi in più soprattutto in questo momento di crisi economica. Abbiamo spiegato che per il Comune di Monteprandone non si sarebbe trattato di un grave danno economico e abbiamo illustrato alternative differenti che avrebbero coperto le mancate entrate senza gravare sui cittadini monteprandonesi”.

“Ci rammarichiamo che la nostra proposta sia stata respinta – continuano i consiglieri – ne siamo rattristati perché era fattibile per il Comune e sarebbe sicuramente stata apprezzata dai cittadini”.

Mozzoni, Di Girolami e Camilli sono poi intervenuti su gli altri punti all’ordine del giorno, in particolare sul piano triennale delle opere pubbliche. Il gruppo ha fatto notare che il programma presentato nel 2010 è stato totalmente disatteso, poiché molte opere sono tuttora incompiute: “Lì si stabiliva che la famosa rotatoria sulla Salaria sarebbe stata completata entro la fine del 2011; quanto al nuovo parcheggio di Monteprandone, costato fin’ora 500 mila euro, ne è stata costruita solo la prima parte e si sta rivelando totalmente inutile. Anche il Centro Anziani Pacetti, che è costato già un milione di euro e potrà ospitare solo 8 anziani, doveva essere completato nel 2008, mentre l’ex delegazione comunale è ad oggi incompleta e per di più i lavori sono fermi”.

Il gruppo ha quindi invitato la giunta a non mettere nel programma opere che poi non verranno ultimate, ma di scegliere poche fondamentali opere da portare a termine, senza scaricare la responsabilità su altri enti per la mancata realizzazione.