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Intervista Pier Paolo Flammini, riprese e montaggio Maria Josè Fernandez Moreno.
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Arriviamo tardi all’indicazione del candidato sindaco soltanto perché abbiamo preferito confrontarci con tutte le aree in relazione con il nostro partito”: Daniele Primavera è il candidato sindaco di Rifondazione Comunista-Federazione della Sinistra e mostra gli intendimenti suoi e del suo gruppo affianco a Massimo Rossi, ex presidente della Provincia ed attuale portavoce nazionale del gruppo, il quale afferma che “farò campagna elettorale ma senza candidarmi come consigliere, anche se, prima dell’incarico nazionale, avevo dato la mia disponibilità nel caso fosse stato opportuno”.
Primavera lancia la sua campagna intercettando anche alcune richieste di RivieraOggi.it, non tanto sui temi che, naturalmente, sono propri delle liste, ma sulla forma di rappresentazione. Messaggi abbinati a promesse accompagnate da tempi di realizzazione e conseguenze (presto tutte saranno nella nostra pagina Wiki: clicca qui). Vale quindi la pena di riportarle perché il “contagio”, nell’infomazione politica, può essere rapido a tutto vantaggio di una informazione corretta e di una cittadinanza consapevole (delle realizzazioni e degli impedimenti).
CASE POPOLARI L’impegno, “entro 5 anni”, è a “rispondere all’emergenza casa per oltre 300 famiglie sambenedettesi aventi diritto, creando nuove aree Peep entro 6 mesi dall’insediamento, pianificando 300 alloggi e realizzandone almeno 150 in 5 anni”.
GRANDI OPERE? MANUTENZIONE E INTELLIGENZA “Non servono grandi opere da milioni di euro, ma strade pulite, in buono stato”. E inoltre “progettazione di piazze, giardini, prevedendo immediatamente le risorse necessarie per la loro manutenzione. O saranno soldi buttati”.
DIPENDENTI COMUNALI “Entro 12 mesi dall’elezione bandiremo concorsi trasparenti per tutte le posizioni dirigenziali della macchina comunale. I vari settori, la cui riorganizzazione sarà effettuata secondo indicazione dei nuovi dirigenti e non dai politici, si avvarranno di consulenze esterne soltanto per attività straordinarie. Gli uffici comunali otterranno maggiore autonomia e il contribuente risparmierà centinaia di migliaia di euro annui”.
PARTECIPAZIONE “Non di facciata, nessuna delega, il cittadino è protagonista”: l’impegno è di “condividere con la città, attraverso referendum consultivi e procedure partecipate, le scelte più importanti del nostro mandato, sopratutto in tema di urbanistica e viabilità. Attiveremo entro sei mesi strumenti informatici per il dibattito e la partecipazione popolare”.
ACCESSIBILITA’ Rifondazione ha aderito al decalogo dell’Aida-Ruote in movimento, e “si impegna a realizzare un Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (Peba) entro un anno, al fine di rendere fruibili a tutti i cittadini le strade e i trasporti pubblici”.
Cinque punti dunque per iniziare un’analisi e un confronto con un consigliere che, sicuramente, è stato tra quelli che più hanno fatto opposizione alla giunta Gaspari, forse mancando di un’apertura politica al momento del Comitato per il Prg a Crescita Zero, che poteva diventare un volano per la sua (e di altri) esperienza politica amministrativa. Così non è stato e Primavera confida anche: “Quando ho abbandonato la maggioranza qualcuno mi ha anche cercato per sapere se, nel caso avessi avuto un assessorato, la mia posizione sarebbe cambiata. Evidentemente non mi conosceva”. Cinque punti che comunque, ora, possono essere spesi come “promesse elettorali” ma che in futuro saranno validi “indicatori” dell’attività della eventuale giunta Primavera.
Sulle prossime elezioni Primavera afferma che “sono difficili, con tanti candidati. Il ballottaggio del secondo turno? Non è all’ordine del giorno, ma se dovessero esserci proposte le valuteremo assieme al gruppo”.
Un gruppo che, oltre Massimo Rossi, comprendeva anche Gabriele e Mirko Marcozzi (nessuna parentela, però, tra i due), e Luigi Piunti, uno dei titolari della Galaxy Top, il quale ha detto “di apprezzare la politica di Primavera e di essere qui per dare il mio contributo al cambiamento, alla trasparenza”
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Mi complimento con Daniele per la tempestività con cui ha prodotto idee e proposte per la città Ho un piccolo appunto sulla sezione relativa all’organico; i concorsi sono tutti “trasparenti” nel senso che ai tempi di oggi le raccomandazioni arrivano prima di scrivere i bandi di concorso e quindi i bandi di concorso vengono tarati su particolari esperienze difficilmente replicabili da altri candidati, la differenza la fa se si vuole amministrare con le clientele o con il consenso! Il tema della riorganizzazione va affrontato prima di avere i dirigenti, perchè una nuova organizzazione impatta inevitabilmente sul numero stesso dei dirigenti… Leggi il resto »
Grazie Alessandro, farò tesoro dei tuoi suggerimenti e, nel caso mi trovassi nelle condizioni di incidere su questa scelta, li approfondirò di certo. La sostanza del mio ragionamento al di là delle precedenze, comunque, era che la scelta delle modalità organizzative debba essere di competenza assolutamente tecnica e non politica. Quanto ai concorsi, io non sono convinto che siano tutti così “pronosticabili”, altrimenti ti assicuro che li avrebbero già fatti, e invece vanno avanti a contratti a termine. La prima cosa da fare è liberare i dirigenti dal ricatto contrattuale e restituire loro dignità (almeno quelli nelle posizioni più delicate).… Leggi il resto »
Assolutamente d’accordo.
Il problema dei dirigenti (a differenza dei dipendenti) è più complesso e non si risolvono con il toglierli dalla precarietà, perchè è anche vero il contrario, una volta assunti si “siedono” e non c’è più modo di mettere altri più freschi e volenterosi. La Bassanini ha dato loro stipendi più corposi, di diverse misure più consistenti del più vicino sottoposto proprio per questo motivo. Con loro bisognerebbe fare come è in uso nelle università americane con i professori. Con SeL, visto che in quell’area di governo “cementizio” non contano nulla, sono solo oggetti, dei soprammobili, un di più tra altri… Leggi il resto »