SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Se il centrosinistra non ha perso tempo nel considerare le primarie del 27 marzo un momento di “straordinaria partecipazione democratica”, tra le fila del Pdl al contrario sono ampie le critiche alla maggioranza comunale, soprattutto dopo l’uscita al veleno del sindaco nei confronti di Gabrielli, a pochi istanti dall’ufficializzazione della vittoria su Luca Spadoni.
“Chi non è uno sprovveduto ha capito chiaramente che le primarie di San Benedetto sono servite a Gaspari per farsi un po’ di pubblicità, non pago di quella già fatta coi soldi dei contribuenti”, tuona il candidato azzurro. “Ovviamente mi riferisco alla campagna di comunicazione intitolata Insieme abbiamo cambiato il volto della città, un’opera omnia su cinque anni di sole promesse che ha richiesto un notevole sforzo di fantasia per arrivare a mettere insieme qualche paginetta”.
Gabrielli analizza poi il risultato della sfida: “E’ stato bulgaro ed era scontato, tanto che lo stesso Gaspari appena trascorsi alcuni minuti dallo spoglio integrale ha diramato un manifesto con su scritto Sarò il candidato sindaco di tutti, (come segnalato puntualmente da Rivieraoggi.it) preparato da qualche settimana. Contento lui…”. Appuntamento dunque al 15 maggio: “Quel giorno non andrà a finire così. Ieri giocava da solo”.
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Beh se a maggio sarà diverso, un motivo in più per mollare la poltrona da assessore in provincia.
Comodo fare una campagna elettorale, con la certezza di avere un paracadute in caso di sconfitta.
Come si fa a parlare, ad esempio, agli imprenditori che ogni giorno affrantano il rischio d’impresa se uno non è disposto a correre i rischi nella propria specifica attività (nel qual caso, amministratore pubblico).
Direttore, non ho capito: che per caso hanno deciso di fare le primarie anche nel partito di Gabrielli? No, perché da (ex) elettore di DESTRA (quando c’era…) sono anni che aspetto e non volevo perdere l’occasione!