SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dal settimanale Riviera Oggi numero 863, uscito in edicola il 22 marzo

FOTOVOLTAICO, FERMARE GLI SCEMPI
In settimana ha fatto notizia la protesta dei lavoratori della Troiani & Ciarrocchi durante il passaggio della corsa Tirreno Adriatico. Il motivo? Il nuovo decreto del Governo che secondo molti bloccando o anticipando la fine degli incentivi statali, affosserebbe l’economia fiorente del fotovoltaico.
La questione è in evoluzione, in Italia spesso escono leggi che puntano a 100 e che dopo le prevedibili proteste si fermano a 50, e sono pure contenti coloro che le fanno.
L’argomento è tecnico e complesso. In evoluzione. I lavoratori meritano rispetto, sempre, e futuro. Il futuro, ci merita. Noi meritiamo il futuro, e il futuro dovrà essere sempre meno carbone e petrolio, sempre più rinnovabile.
Ma una domanda va fatta. Il fotovoltaico sui terreni agricoli, è oppure non è un evitabile sfregio al paesaggio? Una distesa di pannelli laddove prima crescevano filari di vite o campi di broccoli, conviene davvero al sistema Paese? O conviene di più (e solamente) ai proprietari dei terreni e agli installatori degli impianti, senza un tornaconto alla collettività? O, addirittura, con un danno al paesaggio, a chi lo ama, a chi lo gode magari dal terreno accanto?
Questa è una domanda da fare. Seguiremo la vicenda degli incentivi, e ve ne daremo conto. Seguiremo le polemiche, daremo notizia delle posizioni e degli interessi in gioco. Sempre con le domande – di cui sopra – in testa.

LA COERENZA DI DE VECCHIS
Poteva Giorgio De Vecchis (Futuro e Libertà) stare sotto la stessa bandiera di Domenico Martinelli? Quando il primo era presidente del consiglio comunale, e il secondo era sindaco (2001-2005), De Vecchis fu battagliero esponente di maggioranza, indipendente, “laico”, e sorvegliante. Difficile oggi rivederli sotto la stessa bandiera. Infatti non succederà, come non successe alle elezioni del 2006 (l’allora An non sostenne la ricandidatura di Martinelli, come fece invece Forza Italia).
Poteva uno come De Vecchis, che del sindaco Gaspari è stato critico a volte feroce, spesso lucidissimo, raramente strumentale, mettersi assieme alla coalizione “stimolata” da quell’Amedeo Ciccanti (deputato Udc) la cui strategia fu nel 2009 di “salvare” Gaspari dandogli appoggio in consiglio comunale?
No, infatti De Vecchis dal Nuovo Polo Sambenedettese (Udc-Fli-Api-Lista Martinelli-Lista Civica Ucc-Dc Marche) si è tirato fuori in settimana. La candidatura a sindaco di Marco Calvaresi, definita poco discussa e per niente “nuova”, non gli è andata giù. E allora, tanti saluti e grazie agli ormai ex compagni di battaglia. E annunci di “pensione” dal consiglio comunale dopo 14 anni.
Dignitoso e sincero, sincero e dignitoso. Coerente.

FRANCESCHINI, E UN PO’ TROPPE UTOPIE
Non abbiamo esitato a dare giudizi positivi alle sue idee di riorganizzazione degli uffici del Comune. Non esiteremo a giudicare come “stimolanti ma innegabilmente utopiche” le proposte della lista civica Forza San Benedetto relative alla viabilità cittadina.
Nuove strade ricavate da tunnel sotterranei; tanti parcheggi sotterranei vicino al porto; addirittura l’eliminazione del passaggio a livello a Porto d’Ascoli, difficile già di suo, complicata dall’idea di fare passare sottoterra la ferrovia invece che la strada.
Il tutto, con i fondi degli abbonamenti per i parcheggi riservati ai residenti del centro. E non meglio identificati finanziamenti comunitari e statali. Un po’ pochino.
Siamo più seri. Sono idee suggestive, ma difficilmente realizzabili, non sufficientemente esposte all’opinione pubblica in quanto a realizzabilità (tecnica, economica).

GABRIELLI? LO FARÁ
Pervasiva e professionale, la campagna di comunicazione del candidato sindaco del centrodestra di Governo, Bruno Gabrielli. Colori rossoblu che stimolano l’orgoglio calcistico, un bel volto femminile, giovane e frizzante, che fa il gesto del silenzio come a dire “adesso parliamo noi”. Messaggi flash sui manifesti in cui si riprendono annunci del sindaco Gaspari fatti negli anni scorsi, e aggiungendo lo slogan “io lo farò”.
Polarizzazione del mondo politico in atto: da una parte, le chiacchiere, dall’altra i fatti. Il Fare. Bene, ottima campagna per un osservatore neutrale di cose politiche, di colori e di semantiche. Non appare una campagna fatta da quattro amici al bar, il tono è professionale. Va bene il contenitore, ma il contenuto? Poche le news finora su questo fronte.
Insomma, ora attendiamo di sapere come Gabrielli farà ciò che annuncia di voler fare. Come, con quali soldi, reperiti dal Comune attraverso quali canali. Con l’accordo di chi, perché, per come. “Adesso parliamo noi”, no? E allora, si parli…

“COPRIRE”, INFINITO DEL VERBO CALVARESI
Il candidato sindaco del Nuovo Polo Sambenedettese annuncia le sue idee. Molto condivisibile l’idea che la Grande Opera sia un patrimonio di strade e marciapiedi senza buche e senza abissi d’asfalto. Un po’ “naif”, se possiamo permetterci, l’idea di coprire parzialmente l’isola pedonale del centro per permettere lo shopping anche quando piove. Idem per l’Albula coperto di parcheggi. Dubito che la sicurezza idraulica ne gioverebbe. Dubito sia fattibile, altrimenti perché nessuno è mai riuscito a farlo?
Poi, dice che se diventa sindaco non permetterà manifestazioni che servono birra fino alle cinque del mattino ai nostri adolescenti. Quindi, si potrà bere una birra solo nei locali e negli chalet, e non all’interno di iniziative culturali e musicali organizzate su suolo pubblico come l’ottimo Maremoto Festival? Aspettiamo lumi, aspettiamo chiarimenti. Perché se fosse davvero una norma anti Maremoto e integralista pro Locali, davvero non ne vedremmo la ragione….

LE PRIMARIE GAS-SPADONI
Primarie del centrosinistra in vista, domenica 27 si vota. Il 16 c’è stato il primo duello pubblico fra Giovanni Gaspari del Pd e Luca Spadoni di Sinistra Ecologia e Libertà. Più navigato il primo, più sognante il secondo. L’uno si ispira a D’Alema e Veltroni, l’altro all’immaginifico Vendola. Uno cita fatti e risultati, seppur discutibili o contestabili quanto si vuole. L’altro parla di città ciclabile, no allo smog, no al cemento brutto e vuoto. Tutte belle cose, impossibile non essere d’accordo. Ma se la pars destruens appare convincente, meno lo è la pars costruens. Nel senso che quando si tratta di dire “come quando dove e perché”, Spadoni latita un pochino.

COSTI ELETTORALI, CANDIDATI PARLATE!
Gabriele Franceschini, candidato sindaco per la civica Forza San Benedetto, annuncia che renderà pubbliche le proprie dichiarazioni dei redditi.
Il sindaco uscente Gaspari rende noto il compenso di chi gli organizza la campagna elettorale (3500 euro) e il tetto di spesa che non intende superare per l’intera campagna elettorale (40mila euro, qualora vincesse le primarie, qualora siano proficue le sottoscrizioni economiche).
Finora gli unici due candidati sindaco a dire qualcosa di concreto sulla voce “politica e costi e tenore di vita del politico”.
Dagli altri, ancora nulla. Attendiamo fiduciosi.