GROTTAMMARE – “Lolita, luce della mia vita, fuoco dei miei lombi. Mio peccato, anima mia. Lo-li-ta: la punta della lingua compie un percorso di tre passi sul palato per battere, al terzo, contro i denti. Lo. Li. Ta.”: così ha inizio Lolita, il celebre romanzo di Vladimir Nabokov che narra l’amore folle di un uomo maturo per una ragazzina capricciosa. E di Lolita – a proposito: leggetelo, se non l’avete ancora fatto – si occuperà questo martedì 22 marzo l’associazione Blow Up nell’ambito del ciclo “Cine Ma Letterature” e poi, martedì prossimo, verrà visionato l’omonimo film (altrettanto capolavoro) di Stanley Kubrick. Appuntamento, oggi, alla Mediateca Comunale posta nel Palazzo della Biblioteca di Grottammare, alle ore 21:30.

Il programma prevede come al solito letture, commenti, riflessioni, analisi di sequenze, per comprendere i meccanismi adottati dal regista e dagli sceneggiatori nell’opera di trasposizione cinematografica.

Come ha affermato Kubrick: “Diverse persone mi hanno chiesto come sia possibile trarre un film da Lolita quando gran parte della qualità del libro dipende dallo stile della prosa di Nabokov. Ma considerare in un grande libro lo stile di scrittura come qualcosa di più importante di qualsiasi altra componente significa semplicemente non capire cosa sia un grande libro. Ovviamente la qualità della scrittura è uno degli elementi che rendono grande un romanzo. Ma questa qualità è il risultato della qualità dell’ossessione dello scrittore per il suo soggetto, per un tema e un concetto e una visione della vita e una comprensione del personaggio. Lo stile è ciò che un artista usa per affascinare lo spettatore in modo da poter trasmettere a lui i propri sentimenti, le emozioni, i pensieri. Sono questi a dovere essere drammatizzati, non lo stile. La messa in scena deve trovare uno stile proprio, cosa che farà se riesce davvero a impadronirsi del contenuto. E nel fare questo farà emergere un altro lato di quella struttura che è confluita nel romanzo. Il risultato può essere buono come il romanzo o non esserlo; talvolta può in un certo senso essere anche migliore”.

Ad accompagnare il pubblico durante la serata del 22 marzo, ci saranno, oltre agli animatori di Blow Up (Tommaso La Selva, Fabrizio Leone, Giovanni Massa e Sergio Vallorani) l’amico Filippo Massacci (di Leggere 54), e le letture di Edoardo Ripani e Fernando Micucci.