SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Quartiere San Pio X, la nuova piazza e una riqualificazione razionale e sostenibile della zona potranno essere possibili ad opera e a spesa dei proprietari e delle imprese che già hanno diritti edificatori su quella zona. 
Se, come pare, andrà in porto l’iter di approvazione del “Piano particolareggiato di iniziativa pubblica” in variante al Piano regolatore vigente, nel quartiere Marina di Sotto ogni futura lottizzazione, ogni futura costruzione, dovrà seguire le indicazioni contenute nel Piano
E, quindi, chi costruirà gli edifici di cui ha diritto in base al piano regolatore vigente, dovrà realizzare anche a beneficio della collettività l’attesissima piazza davanti alla Chiesa, e diverse zone verdi. 
Lunedì un passaggio formale relativo al Piano sarà un piatto forte del consiglio comunale. Il sindaco Gaspari ne parla con entusiasmo, lo ritiene un fiore all’occhiello della propria programmazione urbanistica. Giá, ribadiamolo. Questa va considerata come programmazione, non come annuncio di spesa o come stanziamento di fondi pubblici.
Quindi, dal programmare al realizzare concretamente, al vedere gli effetto del Piano, potrebbe passare X tempo. Comunque, il Comune ha previsto la realizzazione del Piano in base a stralci. A puntate, insomma, e questo potrebbe favorire la velocità di realizzazione. 

“Dopo tanto parlare, dopo tante polemiche, finalmente portiamo in consiglio comunale un piano che risponde alle aspettative del quartiere ed è fortemente innovativo – afferma Gaspari – si prevede un minor consumo di energia per due milioni 470mila kilowatt annualmente, in base alle caratteristiche di autonomia energetica che il Piano prevede nella sua realizzazione”.

Sono indicazioni cogenti, ribadisce il sindaco a precisa domanda di Rivieraoggi.it. 
Qualsiasi mattone verrà mosso in quel quartiere, dovrà attenersi alle prescrizioni contenute in queste norme che il Comune sta approvando.
Per Gaspari, questo Piano riveste una importanza concettuale che definisce non da poco. E che spiega così: “In passato bastava un bastian contrario in una lottizzazione per bloccare tutto, ora invece abbiamo fatto cinque ambiti che possono partire a stralcio, ma credo che ci sia ampia condivisione fra i proprietari dei terreni in quella zona. Abbiamo la sensazione che i progetti ci saranno. E qui, per la prima volta a San Benedetto, avremo vero Verde e veri Servizi. Non solo la piazza, dunque, ma 53mila metri quadrati di proprietà privata attrezzata che passano al Comune, ad uso totalmente pubblico, e non in un luogo inaccessibile o in un giardino privato, come purtroppo accadeva finora in molte lottizzazioni. Lo ritengo un esempio di come si dovrebbe pianificare una città, faccio un plauso all’ufficio di Piano e ai tecnici del Comune”.