segui tutti gli aggiornamenti delle WikiElezioni sambenedettesi nella pagina http://elezionisanbenedetto.rivieraoggi.it
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “La denominazione della Provincia deve cambiare, diventando Ascoli-San Benedetto”. Lo dice Marco Calvaresi, candidato sindaco del Nuovo Polo Sambenedettese (composto da Udc, Fli, Dc Marche, Lista Martinelli, Lista Uniti in Comune per Cambiare e, seppur con frequenti maldipancia, anche dall’Alleanza per l’Italia).
L’imprenditore turistico, che una settimana fa ha accettato la proposta di scendere in politica dopo molti tentennamenti, ha anche dichiarato: “La nostra sarà una campagna elettorale propositiva, senza polemiche e attacchi agli candidati. Vengo dal mondo del commercio, dove per far crescere la propria “bottega” non bisogna certo far chiudere la bottega vicina. Non ho lobby alla spalle, anzi la mia lobby è San Benedetto”.
Ma una frecciata al sindaco uscente riusciamo a tirarla fuori. Già, Calvaresi avrà pure un giudizio su questi cinque anni, no? Eccolo: “Prendo le distanze dall’amministrazione Gaspari, perchè se governare significa fare come ha fatto lui, allora non ci vuole tanto per governare”.
PROPOSTE PER LA CITTA’ Fra le idee di Calvaresi portate all’attenzione in questi giorni, il candidato del Nuovo Polo ha parlato di sviluppo e occupazione come “direttrici in ambito economico”.
E ancora: “La mia Grande Opera saranno meno buche e più marciapiedi. Cose concrete per gente comune, no ai voli pindarici. Le polveri sottili? Non ci devono essere in una città che fa turismo. Le barriere architettoniche? Voglio abbatterle. Politiche giovanili? Mai più manifestazioni che servono birra fino alle cinque del mattino ai nostri adolescenti. I parcheggi? Verificare se è possibile la copertura dell’Albula. Riguardo all’incentivo al commercio nel centro cittadino, suggerisco di pensare alla parziale copertura dell’isola pedonale come da progetto dell’architetto Giostra. Permetterebbe di avere la gente al passeggio anche quando piove. La Sentina? Va valorizzata, senza nuove volumetrie, ma incentivando le attività all’aria aperta”.
LA LISTA UCC DEL GIORNALISTA CARLO DI GIOVANNI Sabato mattina presso l’hotel calvaresiano Villa Corallo è stata presentata ufficialmente la lista civica Uniti in Comune per Cambiare, il cui capolista è il giornalista televisivo Carlo Di Giovanni: “Scendo in campo perchè voglio fare qualcosa per San Benedetto. Lo faccio assieme a Calvaresi perchè provo stima e amicizia nei suoi confronti. Siamo dei semplici cittadini che pagano le tasse e che vogliono aiutare la città”.
La lista “Uniti in Comune per Cambiare” presenterà il proprio programma politico la settimana prossima. Tra i candidati consigliere, troviamo gli imprenditori Piernicola Aliventi e Emanuele Bassetti, l’avvocato Loridiana Biscotti, l’ingegnere Alfeo Antoniani, il veterinario Marina Brancaccio, il professor Luigi D’Orazio e il rappresentante del mondo giovanile Norman Di Lorenzo.
Lascia un commento
Chi fa o chi vuol fare gode sempre del mio massimo rispetto. Temo però che le proposte qui avanzate, siano sintomatiche di un’ottusità tutta sambenedettese, ovvero di chi pensa ad una città che và dall’Albula a Piazza Garibaldi. Le opere possono essere anche valide di se e per se, ma senza una visione d’insieme “molto più allargata” si finisce per fare l’inutile.
Signor Calvaresi, ritengo che sulle sue “Proposte per la città” ci siano delle idee non proprio di grande successo. Primo- La sua Grande Opera sarebbe riparare le buche ed i marciapiedi? Ritengo che le opere da realizzare per la mobilità o per lo sviluppo siano ben altre. Perchè gli interventi da lei citati devono essere di MANUTENZIONE ORDINARIA del demanio. Strade,marciapiedi,percorsi pedonali e ciclabili, cordonate stradali,illuminazione pubblica e quanto altro non menzionato,devono essere l’obiettivo di ogni BUON Amministratore , cioè di mantenere questi beni perfettamente efficienti. Anzi direi di più ( e questa mia considerazione deve valere per qualsiasi perosana… Leggi il resto »
la fiera del qualunquismo e del campanilismo da provincialotti… a questo punto perché non proporre la denominazione “Ascoli-Offida” o “Ascoli-Centobuchi”?