Samb. Interrompo per un attimo (il week end) l’analisi dei candidati alla carica di sindaco di San Benedetto del Tronto, per dare spazio ai problemi della Samb, società che mi sta particolarmente a cuore, e non solo come semplice squadra di calcio. Sono dell’avviso, infatti, che il suo valore sia strategico per l’intero territorio rivierasco.
Faccio un esempio puerile, puerile: la collocazione della centrale nucleare? Nei tempi in cui la squadra era in serie B aveva una visibilità tale che, nessuno avrebbe mai immaginato di inserire “la città dove gioca la Samb” tra i siti possibili. Dal 1990 ad oggi siamo usciti gradatamente nel dimenticatoio (per colpa anche di una classe politica insufficiente ed inefficiente) tanto da essere inserita (in modo realistico o no, non importa) in una lista di altri 12 nomi che sono da sempre sconosciuti o quasi. Chiusa parentesi.
Ieri sera si è tenuta presso la sede della Samb una riunione tra Spina, Bartolomei e Pignotti, i tre simboli di questa Samb ma il comunicato stampa apparso sul sito ufficiale non mi sembra l’esatta espressione di quanto i tre si sono detti. E’, secondo me, un modo abbastanza dilettantistico per coprire argomenti di importanza sicuramente maggiore ma, ancora troppo delicati per essere “sparati” al grande pubblico.
E, siccome non sono nato ieri ma tantissimi anni fa e sempre a stretto contatto con le vicende rossoblu, ho immediatamente contattato, come prassi, il più alto in grado per saperne di più, cioè Sergio Spina.
Due sole cose sono riuscito a carpigli ma ricavandone la netta sensazione che il mio presentimento non è campato in aria. Mi ha detto che hanno chiuso il “confronto” con la promessa che nessuno di loro avrebbe rilasciato interviste. Se già qualcuno di loro derogasse dall’impegno preso, significherebbe che, più di un “confronto”, quello di ieri sera sia stato uno “scontro”. Per il bene della Samb e della saldezza dei loro rapporti mi auguro di no. Spina ha voluto mantenere la promessa e va rispettato.
L’altra cosa non mi riguarda come giornalista ma come presidente dell’Associazione “Tifosi Pro Samb”. Mi ha detto che ha in mente per venerdì prossimo di convocare presso l’auditorium comunale i tifosi associati, ma anche altri se vorranno intervenire, per comunicazioni importanti. Non mi è lecito conoscere se si tratti di scelta societaria o di iniziativa sua personale. Vedremo. La mia sensazione è comunque che un simile annuncio non promette nulla di buono. Spero che non sia così.
Sì, c’è da sperare perchè, se Sergio Spina non è riuscito a coagulare forze pulite intorno alla società rossoblu, con l’intera città sportiva dalla sua parte (è così nonostante certi giornali non sambenedettesi stiano cercando di screditarlo), l’impresa sarà quasi impossibile per chiunque altro. A meno che non si voglia ricorrere a personaggi uguali o simili a quelli del passato, poco disposti a tenere alto il “blasone economico” della navicella rossoblu. Mai scalfito nell’era Spina-Bartolomei.
Prima di continuare, una chicca che ci farà felici anche se necessita di una verifica perchè è una voce che ci è giunta in forma indiretta. Sergio Spina ha un chiodo fisso, quello di riportare la Samb in serie B perché è un grande tifoso ma principalmente perché ne avrebbe le potenzialità economiche ma gli piacerebbe condividerle con chi ha il suo stesso amore e la sua stessa lealtà, per non ritrovarsi solo nei momenti di difficoltà sempre presenti in squadre di calcio, nonostante i grandi sforzi economici, vedi il passato di Moratti e l’Inter.
Non mi piace fare i conti in tasca agli altri per cui la bella notizia va presa con il beneficio di inventario anche se pare che qualcuno stia in qualche modo facendolo passare per un “insolvente” facendo ricorso anche a carte false.
E’ una mia accorata difesa al presidente (ma anche alla società tutta) perchè è fuori discussione che, dalla prima gara in Eccellenza ad oggi, dalle casse sono usciti tantissimi euro senza che nessuno possa andare in giro a dire che la Samb gli deve dei soldi, come accadeva regolarmente prima del suo ingresso in società. Fino a prova contraria. Ancora meglio se tali prove contrarie arrivassero tramite altri giornali.
Se Sergio Spina, come azionista di maggioranza ma anche Claudio Bartolomei o Roberto Pignotti si stufano, o se qualcuno si è messo in mente di sostituirlo, sono convinto che l’attuale cammino verso un futuro migliore è inevitabilmente destinato ad interrompersi.
Considerazione frutto di una mia forte convinzione che è questa: Sergio Spina ha commesso un’infinità di errori sotto molti punti di vista (tecnici e non) da quando è presidente, più di quelli che sento addossargli da più parti ma nessun errore ha scalfito la sua onestà intellettuale.
Per questo motivo preciso ho fiducia in un futuro con lui: agli errori si può rimediare ma a presidenti che ci mettono veramente i soldi, a quelli che gli stipendi li pagano, no. Sono talmente rari… L’unico rimedio per i presidenti che fanno finta di metterci denaro pulito è invece, e lo sappiamo bene, uno solo, quello del fallimento.
In attesa di una settimana caldissima invito il presidente Sergio Spina a tener duro perché, alla fine, il bene vince sempre. E questo è quello che vogliono tutti i veri tifosi della Samb: vincere.
Scusatemi per la lunghezza ma l’argomento non poteva prevedere fraintesi.
PS In una recente intervista allo storico vice presidente della Samb Floriano Bollettini, lo stesso ci dettò il titolo e noi ubbidimmo: “Non fatevi scappare Sergio Spina”
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“Se Sergio Spina, come azionista di maggioranza ma anche Claudio Bartolomei o Roberto Pignotti si stufano, o se qualcuno si è messo in mente di sostituirlo, sono convinto che l’attuale cammino verso un futuro migliore è inevitabilmente destinato ad interrompersi”
Esattamente Direttore, in realtà questa è una cosa talmente elementare che dovrebbero averla capita tutti i sambenedettesi purtroppo però in tanti ancora credono alle favole, non capendo che non siamo né nella sbt degli anni 80 né nel calcio di quegli anni, in più c’è chi crede ancora nei profeti del calcio ( gaucci ).
Faccio un esempio puerile, puerile: la collocazione della centrale nucleare? Nei tempi in cui la squadra era in serie B aveva una visibilità tale che, nessuno avrebbe mai immaginato di inserire “la città dove gioca la Samb” tra i siti possibili. —– Fortuna che se l’è detto da solo che è puerile… ma poteva evitare di scriverlo perchè fa davvero sbellicare dal ridere. E’ come se dicono che non fanno la centrale in Provincia di Ascoli perchè l’Ascoli è in serie B. Per il resto sono d’accordo… Spina mi pare persona onesta… sbaglia, anche molto… ma è onesto. E alla… Leggi il resto »
Non so se non capisce o fa finta di non capire. Le risulta che ci sia qualche capoluogo di provincia tra i siti possibili? Non mi pare, guardi attentamente i nomi e capirà (forse) il motivo del mio esempio. San Benedetto del Tronto, le ripeto, ha perso molta visibilità dal 1990 e si stenta oggi anche a considerarla una città turistica “di massa” che a Luglio e Agosto arriva quasi a 100 mila abitanti, pardon presenze ma è uguale. La Samb Calcio c’entra di riflesso ma lei difficilmente lo capirà. Pensi anche a tutti gli ascolani che nei mesi estivi… Leggi il resto »
Direttore voglio sperare che tra i siti possibili per una centrale nucleare non ci siano copoluoghi perchè sono centri ad alta densità di popolazione. Và bene che il calcio è lo sport nazionale ma scegliere siti per una centrale in base alla posizione in classica della squadra del posto mi sembra esagerato. Infine sono convinto che la notizia di una centrale a SBT sia una bufala proprio perchè è una zona ad alta densità specialemente nel periodo estivo. Per il resto sono d’accordo con lei anche se sinceramente non credo che la Samb riesca a tornare ai fasti di un… Leggi il resto »
Ho già spiegato il mio pensiero a Marucci. La Samb in B o in A è una conseguenza in quanto darebbe visibilità e quindi volano turistico ad un territorio che ha già un suo valore turistico seppur in calando. Pare che non sia vero che Sergio Spina non ha l’opportunità economica per portare la Samb in serie B.
Lo spero direttore ma se si vogliono spendere così tanti soldi perchè chiedere al comune quasi come fosse una conditio sine qua non un terreno per costruire impianti con tutti i vincoli che la cosa comporterebbe e non comprare direttamente il terreno in modo da poter gestire tale impianto anche se l’avventura con la samb dovesse per qualsiasi motivo andare male?
Sinceramente ancora non riesco a darmi un risposta, magari lei che è molto più vicino di me al mondo Samb può aiutare me e chi come me ha questi dubbi.
Per me Spina non ce l’ha la possibilità economica per portare la Samb in B. Come non ce l’avrebbe Ubaldi (sono entrambi costruttori, anzi Ubaldi è anche proprietario della Pantofola d’Oro) ad Ascoli. Se vuole accelerare e andare a “colpo sicuro”, da solo Spina non ce la fa. Però mai dire mai. Una gestione oculata e seria, col tempo potrebbe portare al miracolo come accaduto a qualche piccola società. E per me paga molto di più l’onestà, la serietà, il passo piccolo ma sicuro, che i soldi a palate investiti male e che porterebbero magari all’ennesimo fallimento. Ma molto probabilmente… Leggi il resto »
A me pare che lei non capisca o non voglia capire. Io non ho detto che il calcio ad alti livelli non sia un veicolo promozionale per la città. Ascoli Piceno, prima della serie A, era semisconosciuta anche in Italia. Oltre 30 anni di A e B hanno fatto MOLTISSIMO e l’hanno fatta conoscere anche in Europa. Idem sarebbe per San Benedetto. Il calcio dà visibilità in Italia. Io ho detto una cosa BEN DIVERSA, cioè che è una barzelletta sostenere che con una Samb in B molto probabilmente non si sarebbe inserita SBT nella lista dei possibili siti nucleari.… Leggi il resto »
Lei non vuol capire. Rilegga bene la mia replica precedente ed in particolare i nomi che sono stati citati insieme a San Benedetto del Tronto. Io qui non racconto barzellette né ci vedo nulla di assurdo in quello che ho scritto. Ririlegga. Grazie.