lunedì servizio video sulla serata

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Circa 500 persone ed il gotha del Pdl locale e regionale hanno accolto venerdì sera Maurizio Gasparri, giunto al ristorante “Il Rustichello” di Acquaviva Picena alla vigilia di un lungo tour elettorale che ha interessato le Marche.

Un’occasione per lanciare definitivamente la campagna elettorale di Bruno Gabrielli, candidato sindaco di un Popolo della Libertà che, almeno a parole, sente di potersi imporre: “Non possiamo permetterci la cattiveria di lasciare Gaspari a governare”, ha sbottato l’onorevole Carlo Ciccioli, supportato dal presidente della Provincia di Ascoli Piceno Piero Celani, che ovviamente farà il tifo per il suo assessore: “San Benedetto è un punto strategico – ha spiegato – deve diventare di centrodestra come Ascoli. Bisogna riprendere il cammino interrotto con Martinelli del 2005”.

Speranze più forti di ogni timore, che sulla carta potrebbe essere rappresentato da Marco Calvaresi, candidato sindaco del Nuovo Polo centrista: “Non abbiamo paura”, ha garantito Gabrielli. “Non esiste una terza alternativa, non fatevi prendere in giro. Siamo stufi di Ciccanti”.

Al contrario, l’avvocato sambenedettese si sente carico: “Ho tanto entusiasmo, non possiamo far rivincere chi per cinque anni ha speso soldi a profusione ed in maniera dissennata. Appena insediato l’attuale primo cittadino investì 35 mila euro per arredare il suo nuovo ufficio e ha pagato profumatamente un architetto per redigere un Piano Regolatore Generale di cui ad oggi non c’è traccia. Piuttosto ha realizzato la cassa di colmata, un mondezzaio utile solo a portare qui i rifiuti regionali”.

Stesso ritornello per il senatore romano, che tuttavia ha per forza di cose allargato i concetti a livello nazionale: “Al primo turno è normale che ci siano tante liste, ma alla fine a scontrarsi saranno sempre centrodestra e centrosinistra. Il Nuovo Polo è il polo dei sabotatori, dei servi sciocchi della sinistra”. Ed ancora: “Non prendiamo lezioni di moralità e legalità dalla sinistra. Abbiamo combattuto l’immigrazione clandestina, abbiamo riformato la pubblica amministrazione e vogliamo riformare la giustizia, dove la maggioranza dei magistrati onesti viene offuscata da magistrati di sinistra che passano il loro tempo ad Annozero. La sinistra, che oggi riscopre il valore del tricolore, un tempo sventolava la bandiera dell’Unione Sovietica. Noi abbiamo sempre creduto nell’Italia, non abbiamo dovuto attendere speciali ricorrenze”.

Intervistato da Rivieraoggi.it, Gasparri ha infine affrontato il caldo tema del Nucleare, optando per una valutazione riflessiva: “Bisogna pensare bene prima di prendere decisioni. Si deve capire bene e riflettere su quello che è accaduto in Giappone, senza farsi prendere dall’emotività del momento”. E sulla polemica tutta comunale legata agli irrisori gettoni di presenza destinati ai consiglieri comunali e provinciali a partire dal 2012, l’ex ministro a sorpresa lancia un assist: “E’ un eccesso di demagogia e l’eccesso di demagogia può allontanare la gente dal far politica. Pure i parlamentari hanno ridotto il loro stipendio. Ripeto, ci vorrebbero meno demagogia e più rigore morale”.