SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ furibonda Giulietta Capriotti, dopo aver appreso dal Ministero dell’Interno gli importi dei gettoni di presenza da assegnare ai consiglieri comunali a partire dal prossimo mandato. 90 euro lordi ad ogni consiglio comunale che, con l’insediamento della nuova giunta diventeranno appena 36, in virtù dei tagli effettuati dal Viminale di concerto con il dicastero dell’Economia per ridurre i costi della politica. “E’ una vergogna – sbotta la Presidente del Consiglio Comunale – così facendo si umilia il lavoro dei Comuni. Si dovrebbe cominciare con interventi dall’alto, invece partono da noi”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere comunale di Rifondazione Comunista, Daniele Primavera: “La Costituzione dice chiaramente che deve essere rimosso l’ostacolo al diritto dei cittadini di partecipare ad organizzazioni politiche del Paese. Questa possibilità oggi si capovolge; chi non gode di rendita non può fare politica. Spiace dirlo ma è così. Il privilegio inizia dal consigliere regionale in su, per finire in Parlamento”.
L’esponente di Rifondazione Comunista arriva addirittura a parlare di “atto antidemocratico”, che fa il paio con la già grave futura riduzione dei consiglieri comunali da 30 a 24: “L’intera assise costa la metà di un semplice dirigente. La decisione va contro l’interesse di tutti. Mi auguro che ci sia una reazione forte nel centrodestra, ma dubito”. Una sensazione confermata in pieno dalle successive parole di che considera la mossa del Governo condivisibile: “Sono d’accordo, che sia d’esempio. E’ un ottimo segnale, che tuttavia deve essere amplificato alle altre sfere politiche, dove le indennità sono maggiori. La politica per me non deve essere una professione, la faccio per passione. Limitare i guadagni potrebbe addirittura essere una opportunità per effettuare una bella scrematura”.
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Il movimento 5 stelle fa politica RIFIUTANDO I FINANZIAMENTI PUBBLICI (HA RIFIUTATO 1.700.000 EURO) I consiglieri regionali del movimento 5 stelle si sono ridotti lo stipendio a 2.500 euro, i vostri prendono oltre 10.000 euro al mese!
stai dando i numeri. Un consigliere comunale di solito prende 150 euro lorde. E i consiglieri regionali di rifondazione prendono, da sempre, 2000 euro. va bene l’entusiasmo, ma prima di parlare informatevi.
Daniele… vorrei sbagliarmi ma a me non risulta che i consiglieri regionali di rifondazione si sn ridotti lo stipendio e prendano 2000 euro.
ti sbagli.
http://home.rifondazione.it/xisttest/content/view/3752/422/
Mi riferivo agli STIPENDI DEI CONSIGLIERI REGIONALI DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA. Era un esempio, e sta sul sito della Regione Emilia Romagna. I “vostri” era riferito ai consiglieri di TUTTI gli altri partiti non solo a rifondazione comunista. Togli i SOLDI ALLA POLITICA E LA POLITICA DIVENTA STUPENDA. Io la penso cosi.
Soldi giusti e trasparenza massima e la politica diventa stupenda. Ci si avvicinerebbero solo persone perbene che sono poche e quindi si concilierebbero ottimamente con la riduzione del numero. Come, per esempio, nella città statunitense di Irvine. Fin quando nell’amminsitrazione pubblica ci sarà spazio per fare imbrogli ed occultarli, nulla cambierà. Io e lei la pensiamo quasi allo stesso modo. Credo di aver completato il suo pensiero. Se baglio mi corregga?
Concordo, anzi, il fattore della TRASPARENZA, che Lei cita, è un fattore ancor più importante e di grande valenza.
Caro Primavera, intervengo con un commento così mi risparmio un DisAppunto. Sono d’accordo con te, 36 euro sono nulla per l’impegno che prevede il ruolo di consigliere comunale. Se non altro per le cifre dei “provinciali”, “regionali” e “nazionali” che nel rapporto diventano ancor più scandalose. Non la vedo invece come te per quel che il riguarda il numero che ritengo esagerato. Ne basterebbero molto meno visto che ai 24 devi aggiungere anche sei assessori che, credo, godano di una remunerazione nettamente superiore. Qualsiasi obiezione a questo mio pensiero va risolta con la trasparenza al 1000×1000 di quanto viene deciso… Leggi il resto »
piccola correzione: anche i provinciali prenderanno 36 euro e pure quelli, già oggi, fanno la fame. Inoltre, ciascun assessore prende 1000 euro se va in aspettativa, il che è una miseria; difficilmente una persona con una famiglia a carico può permettersi di abbandonare il proprio mestiere per fare bene quello dell’assessore. Quanto al numero, 30 persone per 50.000 abitanti non mi paiono affatto esagerate. Ma questa ovviamente è questione di opinioni. Quanto al compenso dei consiglieri, se si tagliano i già magri gettoni resteranno soltanto quelli che hanno un secondo fine, che sia la vanità o peggio la disponibilità ad… Leggi il resto »
Direttore si informi meglio, i consiglieri provinciali prendono la stessa misera cifra (o giù di lì) di quelli comunali. Sono i consiglieri regionali (chiamati anche deputati regionali) che prendono quasi 10.000 euro e si avvicinano al compenso dei deputati nazionali. BENISSIMO TAGLIARE I COSTI DELLA POLITICA, ANZI ANDAVA FATTO GIA’ DA ANNI. MA INVECE DI TAGLIARE A COMUNI E PROVINCE (i cui consiglieri prendono 4 becchi e gli assessori poco di più), iniziassero a tagliare dai piani alti… parlamento e regioni. Tagli sia ai compensi sia al numero di poltrone. Ridurre i gettoni di presenza di consiglieri comunali e provinciali… Leggi il resto »
Ci dica le cifre dei “provinciali” se le conosce. Magari lei è uno di loro. Mi scusi l’insinuazione ma se l’è cercata. Voglio credere che i tagli sono iniziati dal basso e presto arriveranno in alto in modo proporzionale, dico proporzionale. Per rialzarli in parte quando i consiglieri di ogni tipo (deputati, senatori compresi) diminuiranno numericamente, come avverrà, almeno del 70%. Grazie.
I consiglieri regionali del movimento 5 stelle se lo sono tagliati da solo. Da 9.100 euro a 2.500. IL resto RESTITUITO ALLA REGIONE. Tutto documentato sul sito della regione Emilia romagna ed anche in Piemonte.
Piu’ che focalizzare le quote dei gettoni ai consiglieri sarebbe interessante capire, al di la’ del numero degli interventi, la sostanza degli interventi dei consiglieri comunali riguardo gli obiettivi prefissati. Il silenzio assoluto non e’ un buon biglietto da visita ma chiacchierare molto non offre spesso garanzie di sostanza.
Daniele io nel novembre del 2005 ho letto: “Il costo della democrazia” di Cesare Salvi e Massimo Villone, (Ti consiglio vivamente di leggerlo anche tù, se non l’hai già fatto) e lo condivido in toto.
Ma la casa più assurda è che ad attuare que consigli sia oggi il centrodestra, mentre in quei due anni fatidici (giugno 2006-giugno 2008), successivi all’uscita del libro, il centrosinistra non ha fatto NULLA.
Il giusto sarebbe il giusto!
Ossia è vero, come dice Primavera che tagliare il compenso a chi è l’ultima ruota “democratica” del carro ( consigliere comunale) e nel frattempo sapere che la sola camera dei deputati costa al cittadino Euro 2.215,00 al MINUTO …. sa molto di presa per i fondelli!!
Comunque noto una contraddizione tra l’articolo degli interventi di Primavera ( ottima l’analisi-denuncia) ed il numero dei consiglieri…
Nel giusto sarebbe bene anche solo 10 consiglieri ben retribuiti ( il giusto) e che intervengono e si impegnino!!!..
Io non credo ci sia la contraddizione, o meglio penso che la contraddizione sia solo apparente. Dire che la maggior parte dei consiglieri in carica è sostanzialmente ininfluente rispetto al dibattito consiliare non vuol dire che si possono tagliare; vuol dire che bisogna stare attenti a quelli che si nominano. E’ un pò come dire che siccome i soldi pubblici sono mal spesi allora bisogna tagliare le tasse. Io invece sostengo che quando i soldi pubblici sono mal spesi bisogna spenderli bene, perchè l’unico modo per garantire servizi efficienti e tutela dei diritti a tutti i cittadini è pagare le… Leggi il resto »
Daniele, questa volta non sono d’accordo con te! Sai benissimo cosa prendono i consiglieri (comunali, provinciali, regionali): gettoni presenza qua, gettoni presenza là, consiglieri di amministrazione di un carrozzone qua, consiglieri di amministrazione di un carrozzone là! D’altronde ne conosco alcuni che non lavorano mai ma che campano molto meglio di me!
ci faresti un nome…giusto per informarci su chi campa sulle nostre (ed anche mie!!) tasse!!!!
Stai dicendo una cosa che non esiste e non te lo permetto. Il mio CUD di consigliere comunale, se vuoi, è a tua disposizione, unitamente all’elenco delle mie presenze e all’illustrazione del mio operato. Quanto alle partecipate, c’è incompatibilità tra le partecipate e consiglio: chi rimane in consiglio non può avere ruoli nelle partecipate. Quindi quello che dici, mi dispiace, ma è qualunquismo. Approfondisci, sono sicuro che cambierai idea.
provate una volta ad andare a lavorare e prendere 8-900 euro al mese poi ne riparliamo…..sono pienamente daccordo con questi tagli e spero vivamente ma nn ci credo che arrivino anche a livello nazionale.
Daniele, constato con amarezza che non hai letto il libro, che Ti consiglio vivamente di leggere a fondo e, comunque, non è vero che il centrodestra non sta facendo nulla. I CONTRATTI FERMI FINO AL 2013 COSA SONO? DOPO UNA PERDITA NETTA, NEGLI ULTIMI DIECI ANNI, DELLE RETRIBUZIONI PUBBLICHE DI UNDICI PUNTI PERCENTUALI NETTI SUL COSTO DELLA VITA, FONTE CGIL. COSA SONO? E’? BARZELLETTE? E POI NON MI PARE CHE CI SIA UNA MOBILITAZIONE POPOLARE CONTRO QUESTO.. Infine, nella Grecia Classica o nell’Antica Roma sti benedetti gettoni non mi pare che vi fossero, tanto per fare un esempio “classico”. Ma… Leggi il resto »
Tigro, non ho capito, scusa, sei a favore o contro il blocco dei salari? Io sono contro, e l’ho detto (sicuramente quello che l’ha fatto con più vigore) nel consiglio comunale, in occasione dell’approvazione del bilancio. E’ il massimo della mobilitazione che da solo posso mettere in campo, non mi pare ci sia un substrato particolarmente sensibile. Quanto al “nulla” mi riferivo alla razionalizzazione dei costi della politica: il centrodestra ha in maniera populista tagliato gli amministratori locali ma non ha intaccato minimamente i posti e le posizioni di privilegio che gli stessi parlamentari/consiglieri regionali si spartiscono. Forse così è… Leggi il resto »
Pienamente d’accordo con il taglio… Fare politica non dovrebbe essere un lavoro ma una passione che genera lavoro e dedizione alla causa comune. Altrimenti ci ritroveremo a farci governare sempre da persone incompetenti e/o arriviste. Per guadagnare ci sta la fatica fisica o fare ciò per cui uno ha studiato (per chi l’ha fatto!), chi sta in consiglio comunale dovrebbe alzarsi la mattina e andare a lavorare come tutti.
Andrea, perdonami la schiettezza, ma credo che tu non abbia capito assolutamente nulla del discorso che si sta facendo. Nessuno ha mai sostenuto che un consigliere comunale non debba lavorare. Io, ad esempio, grazie ad una passione che nutro da sempre il lavoro ce l’ho e le commesse non mancano neppure in questo periodo di crisi. Il problema è un altro. Il problema è che se sto in consiglio comunale, se vado la mattina a prendere gli atti, se faccio conferenze stampa, se raccolgo e studio dati, vuol dire che NON POSSO LAVORARE. O faccio bene il consigliere (e quindi… Leggi il resto »
Perdonami tu se invece ho capito bene e ho espresso il mio parere. Io sostengo il fatto che chi fa politica a certi livelli lo debba fare solo per passione e non per mestiere. La passione, traducibile anche con la parola “amore”, porta a fare cose fuori dal comune e proprio per questo chi lo fa veramente per passione, oltre ad avere un lavoro proprio, riesce bene anche a “raccogliere e studiare dati”. La scelta non è più tra il farlo BENE o il farlo MALE, ma diventa tra il FARLO e non FARLO…una semplice scelta. Il bene di San… Leggi il resto »
deduco che tu non hai bisogno di lavorare: io purtroppo ne ho bisogno. fare due cose contemporaneamente ancora non mi riesce; se tu ne sei in grado, insegnamelo. Sulla “passione”, poi, credo di non dover dire molto: chi ha seguito quello che ho fatto sa se c’ho messo passione. Ma la passione non si mangia. E infatti in consiglio è pieno di professionisti di mezza età e di dipendenti pubblici (c’è un affollamento di commercialisti, insegnanti, avvocati). Tutti gli altri, i giovani, i precari, i dipendenti privati, ne sono, di fatto, esclusi (non solo per motivazioni economiche, ma ANCHE per… Leggi il resto »
Pensi che un giovane sia incentivato a partecipare attivamente alla vita politica della città se gli si promettono neanche 100 euro in più in tasca a fine mese? Non pensi che ci sia comunque bisogno di lavorare per arrivare a fine mese? Quanto dovrebbe percepire un consigliere comunale che come te si dà tanto da fare? E quanto dovrebbe percepire uno che, come affermi anche tu, viene se va bene per riscaldare la sedia? Se non sbaglio la stessa cifra… E quale sarebbe questa cifra? Per le motivazioni che ho spiegato nei precedenti commenti per me basterebbe un rimborso spese.
Il fatto che si parli di “costi della politica” fa capire che la politica in Italia ha fallito.
Se la politica svolgesse il suo ruolo correttamente staremo parlando di “Investimenti nella politica”. Già perchè tutti i cittadini hanno interesse nell’aver i “i migliori” che prendano e decisioni “migliori” per l’interesse della collettività.
Politici “migliori” prendono “decisioni migliori” e tutta la città può trarne beneficio, politici che non decidono o che decidono male sono peggio di “chi ruba”!
Alessandro, come ultimamente succede spesso, stavolta sono completamente d’accordo con te. Ma ad aver fallito non è la “politica”, è piuttosto un’idea di cittadinanza democratica. Se fossimo davvero cittadini e non sudditi menefreghisti vedremmo la politica come il più alto degli strumenti utile a selezionare i più alti dei nostri valori e non come l’ultima delle professioni. Purtroppo ci vorrà ancora tempo. Nel frattempo continueremo a giustificare il nostro menefreghismo con frasi tipo “la politica è sporca”, e a tagliare anche le speranze di chi vuole cambiarla, le cui ambizioni mostrano le proprie meschinità, continuando a umiliarle con ragionamenti del… Leggi il resto »
Piu che ai tagli ai consiglieri la mia proposta ( consiglio comunale ) è quella di : fai una tua lista ?? Ti candidi a Sindaco? in consiglio comunale ci siederai SOLO se la tua lista arriva al 15%.. Vedrete quante pseudo liste si faranno e quindi quanti pseudo Sindaci si candideranno. TUTTI VOGLIONO UN POSTO AL SOLE per mercificare il voto degli altri
Questa discussione mi ricorda il “dagli all’untore” di manzoniana memoria. Penso che siamo completamente fuori strada. Solo chi arriva al 15% può sedere in consiglio? Solo chi ha una grande forza economica e (conseguentemente) mediatica riesce a malapena in questo, quindi, i partiti minori ed eventuali liste nemmeno a pensarci. A questo punto eliminiamo le elezioni ed il cambio dei consiglieri lo facciamo fare all’interno dei partiti presenti nei consigli (ormai praticamente inamovibili). Una lista civica o uno dei partiti minori, propone cose buone e giuste e quindi raggiungerà il 15%? Pura fantasia! Le vicende politiche recenti e la discussione… Leggi il resto »
Lei scrive. «Una lista civica o uno dei partiti minori, propone cose buone e giuste e quindi raggiungerà il 15%? Pura fantasia!». Le sue parole equivalgono ad una rinuncia insensata per le cose buone e giuste e quindi si autodefinisce un rassegnato. Pensi a tutti i cambiamenti che avvengono giornalmente e sono avvenuti nel mondo grazie a chi ci crede veramente. Senza crederci, come fa lei, non si ottengono miglioramenti. Mi sembra poi che lei sia abbastanza giovane per rifiutare ogni speranza. Se credere in chi propone cose serie è pura fantasia, credo che lo è ancora di più pensare… Leggi il resto »
“…Pensi a tutti i cambiamenti che avvengono giornalmente e sono avvenuti nel mondo grazie a chi ci crede veramente….” Concordo pienamente con quanto ha scritto, infatti è giornalmente che si fa politica: facendo la spesa, prendendo o meno l’autobus, seguendo o meno i propri figli … Azzardo: Il punto più alto della partecipazione politica non sono le elezioni (queste le ritengo il livello minimo di partecipazione civica), bensì le “banali” scelte quotidiane. Con questo non voglio sminuire le elezioni e ciò che si decide nei consigli, giunte … Non so se è chiaro quel che ho scritto, ma In poche… Leggi il resto »
“non sta scritto da nessuna parte che tale lista o partito sia il detentore della verità e giustizia”, scrive ora forse contraddicendosi. Ha detto lei e non io le frasi che ho sottolineato in neretto nella mia precedente replica.
Si, la frase «Una lista civica o uno dei partiti minori, propone cose buone e giuste e quindi raggiungerà il 15%? Pura fantasia!» l’ho scritta io. Sarebbe bello, ma le possibilità sono molto poche, almeno nell’immediato. Riguardo a quest’altra “..non sta scritto da nessuna parte che tale lista o partito sia il detentore della verità e giustizia.”, non la ritengo in contraddizione con la prima frase. Ipotizziamo che questa lista o partito, promotori di buone politiche arrivino oltre il 15% (ripeto: magari! Sarei il primo a festeggiare), non è detto che siano i detentori della verità …. La democrazia, perciò,… Leggi il resto »
La democrazia ha bisogno di voci ma quello che conta è chi ha il 51%.
Anche questa è la base della Democrazia. La difesa della maggioranza viene prima dei particolarismi!
Non mi pare di aver detto nulla di contrario. Fammi capire
@alessandro84 Quel che dico non è l’inno al particolarismo, ma occorre stare attenti a non eliminare il particolare, la voce , che seppur solitaria, può far riflettere e cambiare le cose; solo allora si potrà parlare di vera maggioranza democratica. Il 51%, inoltre, non la ritengo una reale maggioranza: definiresti il restante 49 minoranza? Riducendola così non si avrà più democrazia e le varie percentuali saranno buone solo per chi vuole crederci. La democrazia richiede necessariamente partecipazione e confronto (non contrapposizione strumentale) e tempi adeguati affinché il maggior numero di punti di vista siano posti in evidenza; solo questo permette… Leggi il resto »
@giovanni Marucci: ben vengano i contributi di tutti, ma quando bisogna “fare” e si devono prendere delle decisioni preferisco che a scegliere sia il 51% piuttosto che un singolo magari ricattato da qualche consigliere comunale che ha offerto delle stampelle.
Continuo a non capire cosa c’entra il 51% con la mia replica
Direttore, il 51% si riferisce al commento di alessandro84 e non a quel che ha scritto lei. @alessandro84, penso di aver spiegato cosa significa dare voce ai singoli per poi arrivare alle decisioni di maggioranza. Ritengo fuorviante, inoltre, mettere davanti il problema dei consiglieri ricattati: potrebbe esistere il singolo consigliere, ma anche una maggioranza ricattata. Come la mettiamo allora? Non è eliminando la singola voce che metti fuori gioco il ricatto e non sta scritto da nessuna parte che è più facile mettere sotto ricatto una persona piuttosto che un’intera maggioranza (i consigli comunali mafiosi sono un fatto). Chi è… Leggi il resto »
@giovanni Marucci: il singolo consigliere è più facile da convincere basta fare una nuova configurazione del lungomari per accertarsi la sua fedeltà, e poco importa se crea più disagi che benefici.
E’ in questi casi che la cultura del particolarismo crea danni: ogni consigliere farà proposte per la sua circoscrizione elettorale in modo da potersi garantire voti e poco importa se la città non ha uno sviluppo armonico.
Ben venga il confronto, ma non deve servire come ricatto, ma solamente per affinare la soluzione proposta e migliorarla.
@alessandro84 “Consiglieri che fanno solo quello che la circoscrizione richiede …. , …cultura del particolarisco (aridaje!)” Non è assolutamente vero che il singolo consigliere sia più facile da convincere, inoltre, a questo punto cosa ci sta a fare la maggioranza (quel famoso 51%?) che non è stato facile convincere? Quanto scrivi è figlio del pregiudizio e come tale è sbagliato e non prendere ad esempio casi singoli perché tali sono e non confermano la tua teoria. La debolezza, o il voler fare gli interessi della propria circoscrizione per ottenere voti, è personale e non è certo far parte di una… Leggi il resto »
Insomma, credo di averlo già detto in passato in qualche altro commento, io penso che chi oggi vuole OFFRIRSI alla politica deve doverlo fare senza alcuna ricompensa perchè fare politica non è lavorare. Come per il volontariato non dovrebbe essere assolutamente ricompensato, al massimo è prevedibile un rimborso spese, solo per quanto riguarda le spese di trasporto ed, eventualmente, di vitto ed alloggio. Su questo vedete sono più a sinistra ma molto più a sinistra (forse fuori retta), da Rifondazione Comunista. Utopia? Non credo, Di questo passo ci si arriverà presto. L’unico rammarico è che a far questo ci abbia… Leggi il resto »
Scusa tigro, ma tu non sei affatto a sinistra: sei a destra che più destra non si può, anzi, nemmeno “destra” (perchè in italia la destra è identificata col fascismo, che aveva altri connotati) ma piuttosto iper-capitalista. Essere a “sinistra” significa permettere ad un operaio di fare politica senza fare morire di fame la propria famiglia. E per questo è necessario che chi fa politica sia pagato. Fare politica non è un atto semplicemente volontario; è un diritto costituzionalmente sancito. Essere eletti è un diritto di chi è in grado di raccogliere i consensi per farlo. Capisco che in questi… Leggi il resto »
Daniele, senza continuare a fare della demagogia, mi piacerebbe avere delle risposte alle domande che ho fatto nel mio precedente commento. Le domande erano: – Pensi che un giovane sia incentivato a partecipare attivamente alla vita politica della città se gli si promettono neanche 100 euro in più in tasca a fine mese? – Non pensi che ci sia comunque bisogno di lavorare per arrivare a fine mese? – Quanto dovrebbe percepire un consigliere comunale che come te si dà tanto da fare? – E quanto dovrebbe percepire uno che, come affermi anche tu, viene se va bene per riscaldare… Leggi il resto »
perdonami, deve essermi sfuggito. Sull’incentivo: io non ho mai detto che una persona debba essere incentivata a fare politica. Ho detto che deve essere PAGATA IL GIUSTO per quel tempo che gli dedica perchè, se non viene pagata, chiunque non campi di rendita non la può fare. E vale per ogni livello politico. Sul “bisogno di lavorare fuori dall’ente”, questo va valutato in base alle mansioni interne all’ente, cioè il ruolo (consigliere, assessore etc). E’ evidente che un consigliere comunale avrà SEMPRE bisogno di lavorare, perchè i lavori del consiglio non saranno mai lavori “a tempo pieno”, come ad esempio… Leggi il resto »
Ora è tutto più chiaro, perchè supportato da esempi. In linea di massima quello che dici è proponibile appunto per sostenere chi si troverebbe in difficoltà nello svolgere il ruolo di consigliere comunale. Su una cosa mi trovi ancora perplesso e cioè sul fatto che così facendo ci si troverebbe di fronte al rischio, molto concreto, che in molti “precari” sarebbero attratti dall’idea di fare il consigliere comunale pur non “in buona fede”…non so se mi spiego…che poi è la stessa cosa che dirà Tigro2008 più avanti. La butto là: si potrebbe fare una sorta di valutazione meritocratica SOLO per… Leggi il resto »
Beh Andrea, le finalità di chi si candida le dovrebbe valutare chi vota, no? Non è un ufficio di collocamento, si chiamano elezioni… sta ai partiti, alle liste civiche, ai cittadini selezionare le persone da candidare. Non dobbiamo dare per scontato che chiunque vuole può candidarsi, perchè le candidature le devono sottoscrivere i cittadini; e comunque anche chi è candidato non è detto che sia eletto. Insomma, è un problema un pò improprio, un vero processo alle intenzioni. Dopotutto chi ti garantisce, oggi, che un candidato si presenti con motivazioni nobili? Potrebbero tranquillamente candidarsi nella speranza di essere eletti (anche… Leggi il resto »
Meglio Tremonti che Padoa Schioppa, io mi sto ancora chiedendo che fine abbia fatto il famoso “tesoretto” di Prodi, ma qualcuno l’ha mai visto? Senza poi considerare il disprezzo che Padoa Schioppaha nutrito verso le generazioni più giovani, al limite dell’indecenza (soltanto perchè sono a carico dei genitori e non sono tassabili)! Inoltre la visione del cittadino come suddito da tassare e spennare è veramente pessima (da sovrani assoluti del pre-illuminismo). Poi io faccio un allarme: chi entra gratis in politica può essere corrotto più facilmente. Immaginate un signor qualunque, disoccupato, che si getta in politica, viene eletto ma non… Leggi il resto »
Caro Alessandro, al di la di quello che è giusto dare ad un amministratore pubblico, non consideri un aspetto importante: non è assolutamente vero e proporzionale il rapporto tra nullatenente o disoccupato e disonestà. O meglio l’onestà non si misura con i soldi che una persona ha. Il mio parere è che un amministratore (consigliere) comunale dovrebbe aver una retribuzione equa, diciamo intorno ai 400-500 euro ma per un comprensorio come il territorio da San Benedetto a Cupra Marittima, da Acquaviva a Montefiore, insomma i 13 comuni della “vecchia” Riviera delle palme, ne basterebbero 30 più un sindaco e assessori… Leggi il resto »
Sul dimensionamento del consiglio comunale è giusto trovare una dimensione idonea.
Sulla retribuzione non intendevo mettere in dubbio l’onestà delle singole persone ma la possibilità che in quel contesto ci siano più probabilità che si affaccino nel panorama politica persone che non hanno l’interessi del pubblico e dei cittadini al primo posto nel loro operato.
Ho seguito con molto interesse tutta la discussione,e credo che non ci sia chi abbia veramente torto o chi abbia veramente ragione,perché di solito la “verità” sta nel mezzo. Questo perché ritengo giusto che un consigliere (o chiunque altro dipendente statale) venga retribuito per il lavoro che svolge,ma ritengo ancora più giusto che venga retribuito per COME lo svolge.Io faccio l’impreditore e retribuisco i miei collaboratori per quello che producono e non per quello che sono.Questo è esattamente il contrario di quello che succede in tutta l’amministrazione pubblica,e spiega chiaramente il motivo per cui in Italia non funziona nulla….comprese le… Leggi il resto »
Peppe, in teoria il tuo ragionamento non fa una grinza. Anch’io lavoro nel privato e non pagherei un collaboratore non produttivo, è ovvio. Chi non ragionerebbe così? Il problema però è “come” si misura la produttività e “chi” lo fa. Basta il numero di interventi? No, perchè chiunque (ci sono casi) può alzarsi, parlare 10 minuti e non dire nulla. Basta il numero delle presenze? No, perchè chiunque può entrare e uscire, o entrare e non “esserci” mentalmente. Insomma, un principio oggettivamente sacrosanto (premiare il “merito”) si scontra con una impossibile applicazione pratica. Allora questo principio lo buttiamo nel cesso?… Leggi il resto »
D’accordo che non devono esserci automatismi però il consiglio comunale potrebbe proporre, sempre per trasparenza e fornire un aiuto ai cittadini per valutare, delle schede sull’operato di ogni singolo consigliere.
Butto già alcuni driver significativi che potrebbero facilitare la valutazione dei cittadini:
– % di partecipazione al consiglio comunale
– n° proposte/emendamenti
– n° interventi
– partecipazioni alle commissioni
che ne dici?
basterebbe che quei dati, che sono grosso modo gli stessi che sono forniti per i deputati, fossero messi automaticamente a disposizione degli utenti dal sito del comune. Sono ovviamente completamente d’accordo, con una integrazione che secondo me è utile: la percentuale di presenza al momento della votazione. Spesso infatti, specie tra gli eletti in minoranza, ci si sottrae al voto effettivo per diversi motivi, quasi nessuno “difendibile”. Sarebbe un incentivo per tutti ad approfondire e prendere posizioni chiare su ogni punto. Tra l’altro, in commissione ho suggerito di utilizzare un software proprio per fare una sorta di benchmarking e mettere… Leggi il resto »
Il discorso diventa arduo se ci mettiamo anche la qualità del servizio del consigliere. Il numero degli interventi potrebbe essere un indice, ma nemmeno tanto, anche perché occorre vederne la qualità. Chi stabilisce la qualità dell’intervento? Come definire, quindi, un cattivo consigliere? Qui dobbiamo necessariamente stabilire dei parametri oggettivamente riconosciuti e non interpretabili in nessun modo, altrimenti si producono ingiustizie. Alcuni parametri esistono anche sullo Statuto e sul regolamento, forse basta applicarli, ma non è detto che non se ne possano aggiungere degli altri. Il gettone di presenza, di fatto, non favorisce l’allontanamento del “cattivo” consigliere, perché non penso che… Leggi il resto »
Evidentemente, in questo caso, fa per noi il proverbio: “Non c’è più sordo di chi non vuol sentire”. Mettiamola così. Grazie.
No Direttore.
Questo che significa?
Le ho chiesto semplicemente dove sta la contraddizione.
Io non riesco a vederla leggendo solamente le frasi, quindi le chiedo un aiuto visto che lei l’ha notata.
Chiedo scusa, ma quanto ha appena scritto lo leggo un po’ offensivo (e non me lo legga in senso “bifronte”).
Sbaglio?
Ok, sono io a non capire bene. Purtroppo non ho il tempo di rielaborare il nostro colloquio e darle una risposta più precisa. I commenti che devo valutare singolarmente sono sempre di più. Magari chiariremo a voce. Chiedo scusa ma non volevo offenderla.
Lancio una provocazione: se “Fare politica non è un atto semplicemente volontario; è un diritto costituzionalmente sancito” come ha scritto @Primavera, perché non inseriamo anche il “dovere” di svolgere un servizio politico amministrativo almeno una volta nella vita?
E’ una provocazione molto interessante e anche stuzzicante. Tuttavia l’amministratore viene scelto democraticamente, e questo è un vincolo fondamentale. Non appena avremo costruito una società meritocratica, vedrai che anche la democrazia lo sarà, ne sono convinto. L’errore è che spesso pensiamo di dover fare il contrario, e in quel modo non ci riusciremo mai. :) Comunque sto condividendo ogni parola dei tuoi interventi.
Daniele,è molto semplice misurare la produttività e controllarla ci sarebbe un terzo “incomodo” per controllare quello che produce la politica;il cittadino. Solo che da parecchi decenni è in corso un’inversione di tendenza , nella quale il popolo diventa “schiavo” del potere e ne diventa succube; partecipa perfino alla rendita politica dell ‘eletto di turno, senza distinzione del colore politico.Ormai sono tutti della stessa pasta. Questa inversione deve cessare,e bisogna ridare al popolo il potere sovrano sul proprio territorio, per potersi scegliere chi lo rappresenti (senza condizionamenti e senza ricatti) in base a quello che di buono ha “prodotto”,per la città… Leggi il resto »
Mamma mia che replica, ma io riesco a visitare il sito solo la sera (mi piacerebbe poterlo fare prima!). A proposito Direttore un consiglio: vabbè che sono sul letto, in una posizione scomoda, con la luce fioca dell’abajour, le spalle ricurve e col portatile con i tasti neri, ma da quando scrivo i commenti (anche questo per opera di piacevole volontariato), ho perso una diottria, anche se aumento lo zoom della pagina web poi mi va fuori sulla destra il form quindi più di tanto non posso aumentre lo zoom, ma, per favore, non si può aumentare la dimensione del… Leggi il resto »
infatti non mi sono lamentato per i 54 euro, la situazione era GIA’ insostenibile, questa è una ulteriore umiliazione. Sul Quantum c’è un mio commento precedente, prendilo in considerazione.
Credo nella buonafede di Primavera..che interviene ( unico consigliere) esponendo la sua idea ed il suo credo! Purtroppo però a sinistra ( e per sinistra intendo coloro che hanno avuto tessera PCI) hanno capito e fiutato l’affare della politica e distorto lo scopo di essere voce del popolo per crearsi un attività simil imprenditoriale allo scopo (progetti ad hoc, associazioni, finte fondazioni,ecc..) per “surchiare” dal pubblico a loro favore ( progetti no – sense sono definiti) ed attraverso un clientelismo ( in tempi di crisi anche 30-50 euro vanno bene a chiunque ) e crearsi il consenso! Questa è la… Leggi il resto »
Sinceramente quello che non mi piace della politica è il doppio stipendio: perchè pagare un fisso più un gettone di presenza, è come dire a un operaio ti do un fisso poi se vieni a lavorare di do un premio. Al di là della cifra che un cosigliere o un parlamentare percepisce mi piacerebbe che si cancellasse la parte fissa e si aumenti il gettone, in modo da aumentare la partecipazione, poi la qualità della partecipazione sono gli elettori che la dovrebbero giudicare.
Non c’è alcuna parte fissa, forse mi sono spiegato male?
Caro Direttore, visto che nei suoi commenti a questa notizia, ha citato il sistema di governo comunale negli Stati Uniti e il sistema di governo di Irvine con il suo piccolo Consiglio comunale (4 consiglieri piu’ il Sindaco per 217.000 abitanti), piu’ pero’ il City Manager, le voglio inviare altri dati che aiutaranno senz’altro il dibattito. Los Angeles che ha una popolazione di quasi 4 milioni di persone, ha un sistema di governo comunale chiamato Mayor-Council (Sindaco-Consiglio) che, a differenza del sistema adottato da Irvine, il Council-Manager, non prevede la figura del City Manager, ma si basa solo sul Consiglio… Leggi il resto »
Caro Daniele, se si recita bene l’articolo 3 della Costituzione, si nota che dice una cosa diversa da quella che scrivi: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i LAVORATORI all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.” Questo significa che la Costituzione non vuole nullafacenti, studenti o disoccupati impegnati nella vita politica, economica e sociale del Paese. Voi che difendete tanto la Costituzione, imparatela bene prima di considerarla un testo sacro: è piena… Leggi il resto »
Leggitela tutta, la costituzione; e magari ne comprenderai meglio lo spirito.
art. 51. Tutti i cittadini dell’uno o dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. […] Chi è chiamato a funzioni pubbliche elettive ha diritto di disporre del tempo necessario al loro adempimento e di conservare il suo posto di lavoro.
Zio Daniele,
guarda che l’art. 51 conferma quello che sostengo: la Costituzione impone che ci siano solo lavoratori a ricoprire le cariche elettive. Infatti tutela il cittadino conservandogli il posto di lavoro.
Sono d’accordo che un consigliere si veda rimborsato per la sua attività. Quello che trovo scandaloso, invece, è la eccessiva rappresentanza. Troppi consiglieri, troppi comuni, troppe spese.
I comuni vanno ampliati e il numero di consiglieri va abbattuto, sperando che funzioni la formula “meglio pochi, ma buoni”.
La lana si sta esaurendo, le capre ed ovini vari si stanno estinguendo. la politica ha un costo, la malapolitica anche, se facciamo ancora le distinzione per senso di appartenenza e basta è solo una rimessa, il bene comune sta altrove.
Caro Direttore, visto che ha gradito le notizie sui compensi ai politici della California, le invio altri dati interessanti, che possono contribuire al dibattito in corso e spiegare meglio la differenza del ruolo soprattutto e dei relativi compensi tra i Consiglieri comunali statunitensi e i Consiglieri italiani. Il Consigliere comunale qui in USA e’ visto nella quasi totalita’ dei casi, come un professionista a tutti gli effetti. Certo, appassionato di politica, ma un vero professionista, che svolge il lavoro di Consigliere comunale a tempo pieno (full-time) o a meta’ tempo (part-time). Oltre a svolgere il suo ruolo in Consiglio comunale,… Leggi il resto »
“Chi sbaglia paga seriamente” è la giusta conclusione delle utilissime informazione forniteci dall’ingegner Cocchiaro. E c’è un’altra cosa da sottolineare: con meno persone ma sufficienti individuare le responsabilità è più facile e non permette uno sport-politico italiano molto diffuso, quello dello… scaicabarile.
E’ difficile, leggendo l’articolo 3 della Costituzione, arrivare alle conclusioni di Gundam; molto difficile, talmente difficile che nemmeno i padri costituenti ci sono riusciti.
Marucci, non hai proprio capito… “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i LAVORATORI all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.” C’è scritto “la partecipazione di tutti i LAVORATORI”! Perché la Costituzione ha dovuto specificare LAVORATORI e non semplici cittadini? Gli studenti e i pensionati, le casalinghe e chi fa volontariato, non sono lavoratori? Non meritano forse di partecipare all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese? Non interpretare a modo tuo la frase,… Leggi il resto »
No, Gundam, forse stavolta non ha capito Lei.
Forse la ratio è quella di favorire l’accesso ai lavoratori perché probabilmente il costituente voleva evitare fenomeni di Aristocrazia, per cui l’attività politica è ESCLUSIVAMENTE appannaggio di classi abbienti, possidenti, nobili etc. (Ho volutamente utilizzato la maiuscola perché anche nobili, possidenti etc. in quanto cittadini italiani hanno diritto a fare politica attiva, ci mancherebbe.)
Credo che anche il manuale di istituzioni di diritto pubblico su cui ha studiato (che spero non sia stato scritto da Topo Gigio) spiegherà così l’articolo della costituzione su cui si dibatte.
Forse…forse…no Alessandro, la ratio non è “forse” quella che dici tu.
La nostra è una Costituzione avvelenata dall’ideologia komunista e da quella cattolica. Non sono l’unico a dirlo (meno male), ma ripeto, su “La Repubblica” difficilmente vi faranno leggere e capire la Costituzione Italiana.
Cosa fai, interpreti la legge fondamentale facendo voli pindarici??? Ma stiamo scherzando??? La legge fondamentale dovrebbe dare il minore spazio possibile all’interpretazione, mentre dovrebbe essere chiara e trasparente.
Per tua info presi 30 (e lode?) in Diritto Pubblico. Saluti.