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Intervista Massimo Falcioni, riprese e montaggio Maria Josè Fernandez Moreno
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Consiglieri comunali sambenedettesi taciturni, o quasi. E’ questo il responso di una ricerca statistica effettuata dal consigliere comunale di Rifondazione Comunista Daniele Primavera in merito agli interventi dei singoli esponenti nel corso delle adunanze di tutto il 2010. (In allegato a questo articolo, trovate il file pdf con la ricerca integrale)
Un intero anno, contornato dal lavoro di appena otto consiglieri che, da soli, hanno effettuato più del 70% delle prese di parola complessive.
In compenso, ben quattro eletti non hanno nemmeno una volta alzato la mano. Trattasi di Pierluigi Tassotti, Libero Cipolloni, Giuseppe Cappelli e Giulietta Capriotti, quest’ultima giustificata in quanto Presidente del Consiglio Comunale. “E’ agghiacciante – denuncia Primavera – possibile che non abbiano sentito mai l’esigenza di dire qualcosa? Chi parla tanto di meritocrazia prenderà in considerazione questi dati? Ricandiderà certi soggetti?”.
L’inchiesta fa riferimento alle sole interrogazioni ed interpellanze e non considera le mozioni in ordine all’andamento dei lavori e le prese di posizione relative alle questioni organizzative. Nessun cenno inoltre ai battibecchi, che non fanno ovviamente testo, mentre è inserita quella dichiarazione di voto non ridotta al mero annuncio.
Il più “loquace” in questa particolare classifica risulta Giorgio De Vecchis con 63 interventi, affiancato dallo stesso Primavera con 48 interventi (assieme hanno effettuato più di un terzo dell’apporto totale). A seguire, distaccatissimi, Antonio Felicetti (28), Bruno Gabrielli (27), Marco Lorenzetti (19), Lina Lazzari (18) e Pasqualino Piunti (14). Ulteriore maglia nera invece per Gianluca Pasqualini (1), Edio Costantini (1), Andrea Assenti (2), Sergio Pezzuoli (2) e Giovanni Poli (2).
“Siamo di fronte a dei consiglieri paletta, che alzano la mano senza interessarsi di discutere sui temi”, conclude Primavera. “Da consulente informatico mi impegno a regalare al Comune un software che monitorizzi queste attività per il futuro. Sono dati di interesse che i cittadini hanno interesse a conoscere”.
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Soltanto un piccolo dato ulteriore: nello stesso lasso di tempo sono stati discussi oltre 150 atti. Questo significa che non è straordinario chi è intervenuto 50 o 60 volte. Anzi, forse i miei interventi sono il minimo sindacale per la sufficienza, per poter dire di essersi impegnati. La ricerca non è un tentativo di far emergere una o due prestazioni presunte straordinarie; ma certifica piuttosto la completa assenza intellettuale e politica di tre quarti dei consiglieri. Per me il dato più significativo è che VENTIQUATTRO consiglieri sono intervenuti, in media, MENO DI UNA VOLTA A CONSIGLIO COMUNALE, cioè meno di… Leggi il resto »
In pratica sono stati eletti per scaldare la seggiola (da parte degli elettori)
oppure impossessarsi della mitica “poltrona” (da parte dei silenziosi)
i famosi trainati che cominciano a parlare solo ai comizi… o magari neanche quello.
Sono stato tentato a non pubblicare il commento per il semplice motivo che, in effetti, specialmente chi sta dalla parte della maggioranza non è tenuto a parlare molto in Consiglio ma, magari, a farsi sentire prima durante le riunioni in cui si decide cosa fare. Non credo infatti che la Giunta o il sindaco stesso prendano decisioni senza consultarsi prima con il gruppo di maggioranza. Voglio dire che non si può addebitare il silenzio come colpa se non citando, magari, specifici momenti in cui un tal consigliere non è intervenuto quando avrebbe dovuto farlo. Caro Fabrizio tutto qui. Replica che… Leggi il resto »
Caro direttore, quel che dice è vero solo in parte, e le spiego subito perchè: sono sicuro che per quanto in questi giorni scrive non può non rendersene conto. Infatti un consigliere, che sia di maggioranza o di minoranza, ha il dovere di intervenire in consiglio. Cosa fa nella maggioranza non deve interessare l’istituzione: soprattutto se la si pensa come lei (e me), ovvero si pone al centro del proprio operato il criterio della trasparenza. Il consigliere è eletto per stare in consiglio, e il cittadino ha diritto di sapere cosa ne pensa ciascun consigliere sui punti di proprio interesse,… Leggi il resto »
Volevo solo dire che il silenzio in aula non può essere considerato in assoluto un valore negativo. Poi tu conosci meglio di me i meandri delle decisioni politiche per cui hai fatto bene a fare le tue precisazioni. Come replico in un altro articolo anche in questo caso la trasparenza al mille per mille attenuerebbe di molto le tue e nostre preoccupazioni.
Il mio commento, però, direttore, non era offensivo. Era solo una considerazione personale. Stavo leggendo rivieraoggi.it come tutti i giorni. Prima ho letto l’articolo in cui Primavera citava la mancanza di interventi di alcuni consiglieri. Poi ho letto l’articolo del Sig. Pierluigi Tassotti . Mettendo a confronto i 2 interventi , mi sembravano , e questo è un parere del tutto personale, veramente incoerente l’intervento del Sig. Tassotti. “Se gli elettori me ne daranno l’opportunità, vorrei impegnarmi, impegnarmi davvero….”. Ma dico io, se in opposizione , non hai fatto nemmeno un intervento in tutto il 2010, e come dice Lei… Leggi il resto »
Mi scusi io non ho parlato di giustificabilità o meno, pur ritenendo che per un consigliere di maggioranza l’aspetto è meno rilevante. Ho detto però che il silenzio non può essere considerato un colpa in assoluto per motivi che ho spiegato. Tutto qui.
Mi scusi compagno Primavera, ma quelli che non ha neppure menzionato.
Bovara, Laversa, Evangelisti, Vignoli, Forlì, Marinucci, Menzietti, Benigni
Nico, Palestini, Narcisi e gli altri che non ricordo, che stavano a fare?
io non ho menzionato nessuno in conferenza. L’elenco è allegato.
…sarebbero quelli di “metà classifica” (vedi file allegato)
Certo che il solo numero degli interventi non è elemento di valutazione positiva se non supportato dalla qualità delle teorie esposte. Comunque nel caso dei due maggiori oratori, seppur rappresentanti di idee politiche opposte, non si può non apprezzare la coerenza e la onestà intellettuale, oltre che la loquacità. Resta cmq il rammarico che gente onesta e di valore abbia seguito l’unico requisito non richiesto ad un buon amministratore, l’essere di destra o di sinistra, sensa pensare che il fatto che li accomuna è essere di …San Benedetto. L’Interesse di partito in questa tornata ha prevalso su l’interesse Cittadino tante… Leggi il resto »
Tra quelli che non sono intervenuti mai o pochissimo ce ne sono di alcuni che non hanno un lavoro, che fanno la bella vita più di me che mi faccio il mazzo dalla mattina alla sera! Saranno pure questi che dicono di no alla diminuzione dei gettoni di presenza?Daniele, sei contrario per queste persone alla riduzione dei gettoni?
Il gettone di presenza non può essere soggetto ad alcuna valutazione meritocratica, o si aprirebbero dei fronti antidemocratici; ovvero chi valuta la bravura degli eletti, il loro contributo, e con quale autorità? Gli unici che possono farlo sono gli elettori. Se gli elettori riusciranno ad eleggere persone che fanno con correttezza il loro lavoro non ci saranno storture. Ultimamente si fa un gran parlare (retorico e ipocrita) sulla legge elettorale che non permette le preferenze. Beh, qui le preferenze ci sono. E non mi pare che vada meglio che in parlamento. Forse ci vorrebbe un pò più di onestà da… Leggi il resto »
In riferimento a quanto sopra vorrei anche aggiungere alcune mie riflessioni: 1) nei consigli Comunali la partecipazione della cittadinanza è scarsa, anzi è del tutto assente tranne quando qualche politico di alcune zone, in occasione della vendita di alcune strutture è riuscito a mobilitare i soliti militanti politici, solo ed esclusivamente per divergente politiche, non di concetto; 2) fa specie vedere il relatore di mozione o di interrogazione e vedere i cosiddetti colleghi uscire dal consiglio, parlottare tra loro, leggere i giornali uscire a fumare, etc, etc, per poi tornare e votare senza neanche aver fatto finta di aver ascoltato;… Leggi il resto »
Direttore ..posso condividere anche il tuo pensiero sulla opportunita o meno di pubblicare .. la maggioranza ……..non aveva l’obbligo di parlare .Voglio però mettermi dentro una persona (consigliere votato dai cittadini ) che ha responsabilità amministrative.. e ti dico :
possibile che ha approvato ” sempre ” TUTTO QUELLO CHE GLI HANNO DETTO DI VOTARE o GLI HANNO MESSO SOTTO IL NASO DA VOTARE ?? ma soprattutto argomentare le ” CHIACCHIERE ” della minoranza??..non crede che sia un fatto penoso ??
Mah…
Nel mio lavoro mi capita spesso di intervenire alle assemblee condominiali.
Quasi sempre ci sono tre o quattro persone che discutono e tutti gli altri che si limitano ad ascoltare e votare. Questo non vuol dire che siano disinteressati a quello che accade al loro fabbricato.
Anzi di solito chi parla spesso tende a tergiversare per boicottare i lavori dell’assemblea…
Apprendo quindi della sostanziale inutilità del dibattito consiliare. Bene.
Tuttavia, in una assemblea condominiale ognuno di coloro che interviene rappresenta (di norma) esclusivamente se stesso, il che mi pare una differenza non da poco. E anche in questo caso, se su 150 punti in discussione (su temi un pochino più ampi di quelli di un condominio) nessuno avesse mai niente da dire, qualche domanda me la porrei.