MONTEPRANDONE – Nuove polemiche nel giorno del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, ma stavolta non vengono dalla Lega Nord ma dall’Udc. La sezione di Monteprandone propone infatti di togliere dai luoghi pubblici i simboli della sinistra e di sostituirli col Tricolore, emblema dell’unità nazionale.
“Una bandiera alla finestra è un’idea molto bella per testimoniare la storia e l’orgoglio del nostro Paese”, esordisce la segretaria comunale Maria Provvidenza Silvano.
“Suggerirei però alla nostra amministrazione comunale di cogliere anche l’occasione della festa del 150° anniversario dell’Unità d’Italia – continua la nota – per sostituire la bandiera rossa che sventola ogni giorno nella piazza di Centobuchi con un bel Tricolore. Sarebbe un modo per dare forza e unità a tutti i cittadini, d’altronde è una piazza pubblica”.
Lascia un commento
Non lo faranno mai….fanno casino per il sole e le alpi esposti in un luogo pubblico, ma la bandiera rossa in piazza ci deve rimanere…tanto vale per il nome della stessa piazza.
A Monteprandone regna da sempre la sinistra, la bandiera, i nomi delle vie e delle piazze sono decisi da loro; è così e deve stare bene a tutti. Questa è la sinistra, questo è il comunismo.
Tra riempire una scuola con il simbolo del sole delle alpi e mettere una bandiera rossa per festeggiare la festa del primo maggio non è per niente la stessa cosa…
poi caro bonaldi non mi sembra che esistano via Ernesto Guevara o via Stalin…
A me sembra esattamente la stessa cosa, la bandiera rossa è palesemente un simbolo di sinistra esposto in un luogo pubblico http://it.wikipedia.org/wiki/Bandiera_rossa ….e a Centobuchi non esistono certo vie come Che Guevara o Stalin (ci mancherebbe solo questo) ma esistono vie come Antonio Gramsci (fondatore del partito comunista italiano), via Giuseppe Di Vittorio (esponente del partito comunista italiano), via Giovanni Amendola (scrittore e politico comunista)…devo proseguire? Anzi meglio di no…
Tra l’altro sig. “Alluccio”, che ha la possibilità ovviamente di interpellarmi utilizzando il mio cognome (possibilità a me evidentemente negata nei suoi confronti), è il primo maggio tutto l’anno?!
Antonio Gramsci fu un politico di sinistra se preferisci comunista, che fu incarceerato da Mussolini, la cui carcerazione ne causò la morte, ma ti ricordo che fu anche giornalista e filosofo.
Giuseppe di Vittorio sindacalista, anche lui arrestato da Mussolini.
Giovanni Amendola che non era un comunista ma un liberare e grandissimo giornalista anche lui morto causa le percosse ricevute dai fascisti di Mussolini.
Ha detto bene per ognuno di loro (io per rispetto continuo a darle del lei): oltre ad essere comunisti (non è che lo preferisco, è un dato di fatto) furono anche filosofi, scrittori ecc. ecc. e allora come mai oltre a via Foscolo, via Pascoli non esiste anche una via G. D’Annunzio come nelle altre città limitrofi (vedi Ascoli Piceno, Martinsicuro, ecc.)? Come mai?! Anche lui è stato un grande poeta nonostante la sua storia politica che potrebbe essere tutt’altro che condivisibile, “il Vate”, le cui opere di fama mondiale sono studiate ancora oggi a scuola e tengono alta la… Leggi il resto »
Per quanto possa preferire la bandiera rossa al simbolo padano, sono esattamente la stessa cosa. In edifici pubblici c devono stare solo simboli istituzionali. Via sia le bandiere rosse che il resto.
Caro Fabio, i komunisti sono fatti così, non riescono a relativizzare. Si sentono portatori del giusto, del bene e della verità. Riscrivono la storia pur di imporre la loro visione del mondo. Ora, i komunisti, si sono riscoperti bigotti e nazionalisti. Proprio loro che volevano cedere l’Italia all’Unione Sovietica, loro che beffeggiavano gli Italiani che abbandonavano l’Istria per non finire sotto Tito, loro che proclamavano l’amore libero e leggevano Lolita. E’ dura sorridere in faccia a chi la storia non la conosce; ma se abbandonassimo la nostra educazione e il nostro senso civico, verrebbe fuori una nuova guerra civile. Caro… Leggi il resto »
Infatti come volevasi dimostrare ora non trova più modo di rispondere. Ad ogni modo questa proposta di Maria Provvidenza Silvano non credo sarà ascoltata da chi di dovere e per questo credo altrettanto che ne sentirete ancora parlare, anche perché ci siamo stufati di questo modo di fare…