GROTTAMMARE – E il Nuovo Polo Scolastico (quasi) fu. Giovedì 17 marzo, in coincidenza con il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, avverrà la cerimonia per l’avvio ufficiale dei lavori al Nuovo Polo Scolastico in zona Ischia (di fronte al centro commerciale L’Orologio). Non la posa di una pietra, ma un forziere di legno, chiamato lo “Scrigno della Memoria”, verrà interrato nell’area dove sorgerà l’edificio, a partire dalle ore 11, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose del territorio e della banda cittadina “La Marchigiana”.  

La data del 17 marzo non è casuale: infatti proprio 100 anni fa, quando ricorrevano i 50 anni dell’Unità d’Italia, era in costruzione l’attuale scuola Speranza: il 24 luglio 1911 tra tra gli eventi del programma della commemorazione cinquantenaria dell’Unità d’Italia avveniva “la visita e l’inaugurazione ufficiale ai lavori dell’edificio scolastico”*. A 100 anni di distanza, qui un altro edificio scolastico entra nella storia cittadina per la Festa nazionale dell’unità d’Italia.

Per l’occasione, tornerà a Grottammare il Tricolore originale che sventolava sulla costruzione  nel 1911, grazie alla famiglia Speranza che in questi giorni ha preso contatti con il sindaco Luigi Merli, annunciando il rinvenimento del vessillo e offrendolo per onorare i festeggiamenti cittadini.  
Il forziere lo “Scrigno della memoria” contiene scritti e disegni attraverso i quali  gli scolari di Grottammare hanno interpretato il proprio presente e come immaginano il futuro. Lo “Scrigno”, che è la sintesi concreta del progetto “Le radici nella memoria”, verrà successivamente conservato nell’edificio scolastico, a conclusione dei lavori di costruzione. Solo tra 50 anni, le lettere contenenti i pensieri dei bambini di oggi potranno essere riaperte e celebrare così il bicentenario dell’Unità d’Italia, nel 2061, sulla scia del filo immaginario della storia. 

“L’iniziativa è il ponte ideale che collega la storia di ieri a quella di oggi e proietta la città verso il futuro – afferma il primo cittadino, Luigi Merli – Il polo scolastico costituirà la più grande opera realizzata a Grottammare dal dopoguerra e rappresenta una speranza di futuro che vogliamo restituire ai nostri giovani. Le nostre celebrazioni, infatti, vogliono essere una ripartenza, una ricostruzione alla quale noi possiamo, e vogliamo, dare il nostro piccolo contributo”.