Elezioni San Benedetto. Se tutto finirà come è facile ora pronosticare, sul futuro scenario politico sambenedettese incombe un pericolo gravissimo. Quello di avere un prossimo consiglio comunale senza una vera opposizione perchè composto da persone che hanno (forse!) propensione al comando, alla gestione del potere ma nulla o quasi sul piano della difesa gratuita della minoranza quindi della cittadinanza. Un pericolo ancora peggiore della mancanza di trasparenza che, visto l’andazzo, rimarrà esclusivamente (fino a prova contraria) un optional come lo è adesso.
Secondo me, infatti, nei cinque anni di Gaspari, l’opposizione “ufficiale” (Pdl) che ora punta a scalzarlo, è stata molto tenera e lo sarà ancor meno nel prossimo quinquennio, se Gabrielli fallisse l’obiettivo. Stessa cosa per Gaspari & C., se dovessero perdere le attuali poltrone.
Vedo, infatti, un po’ in difficoltà figure come De Vecchis e Primavera che, lottando contro i mulini a vento, un minimo di pressione alla giunta Gaspari, nella precedente legislatura, sono riusciti a metterla.
Altre figure, che probabilmente entreranno in Consiglio Comunale, non le ritengo in grado di perdere tempo per tenere sulla corda, come è sempre necessario, i prossimi amministratori della città di San Benedetto del Tronto.
In attesa di essere smentito dai fatti, proporrei che gli attuali candidati, ai loro progetti o programmi in caso di vittoria, unissero l’assicurazione che lo stesso impegno lo metteranno anche in caso di sconfitta. Amen.