dal settimanale Riviera Oggi numero 857 del 7 febbraio 2011

CUPRA MARITTIMA – Nella Palestra fornita dalla scuola elementare di Cupra si tengono corsi di ginnastica tenuti da Deborah Di Mambro e Lorenza Fazzini. Una scelta di vita sana fin dalla tenera età, vediamo di cosa si tratta.
Com’è nata questa vostra idea?
“Il progetto nasce da me e dalla mia collega Lorenza. Iniziai a fare ginnastica a tre anni prima come allieva poi come insegnante, lavoro a Fermo e Porto San Giorgio e guardando altre realtà ho deciso con Lorenza di aprire una nostra Società Sportiva Dilettantistica sperando che i nostri obiettivi a Cupra crescano. Iniziando i corsi per i più piccoli continueremo creando corsi anche per adulti. L’esigenza nasce dal fatto che qualcosa di specifico al femminile non c’è, esistono attività di pallavolo, di calcio ma non di ginnastica”.
Come cercate di incuriosire i bambini che hanno il primo contatto con la ginnastica?
“Per un bambino la palestra viene intesa come stanza dei giochi, un luogo dove il piccolo può manifestare sé stesso senza alcuna paura. Ed è qui che giochi, colori e oggetti di vario genere, misti ad un efficace rapporto ludico, costituiscono la base per un buon punto di partenza dell’attività sportiva”.
L’insegnante di ginnastica è una figura da cui dipende molto dell’esperienza motoria del bambino?
“E’ opportuno affidare i più piccoli ad un insegnante preparato a livello professionale e soprattutto consapevole delle fasi di crescita del bambino dal punto di vista emotivo e corporeo. Attraverso la ginnastica, infatti, si soddisfano diverse esigenze, sia a livello fisico, sia a livello psichico e sociale”.
Per il bambino fare ginnastica è un’occasione di divertimento o diventa anche una necessità salubre, visto che si vive ormai in una società sedentaria?
“Il nostro stile di vita negli anni è mutato sia in senso culturale che tecnologico, e se questo ci consente di avere dei vantaggi, sotto altri aspetti ci allontana dallo stile di vita naturale per il quale il nostro organismo è stato progettato”.
Ci spieghi meglio questo concetto, che è molto interessante.
“I bambini vivono troppo poco all’aria aperta ed alla luce del sole, fanno una vita sedentaria, si alimentano con cibi di derivazione industriale, stanno troppe ore davanti alla TV o davanti a giochi elettronici. Per questi motivi è importante una scelta sportiva, per far muovere il proprio bambino in maniera che consumi positivamente la propria energia”.
A che età sarebbe opportuno iniziare a fare sport?
“Per ogni bambino il rispetto dell’età minima in cui cominciare l’avviamento sportivo è intorno ai cinque anni. Lo sviluppo motorio del corpo tramite la ginnastica permette al bambino di interagire con qualsiasi sport, inoltre offre uno sviluppo emotivo che è davvero efficace”.
Non è troppo piccolo a cinque anni?
“A questa età non si hanno grandi pretese e bisogna rispettare l’equilibrio psicologico del bambino. Quindi si apprende la disciplina giocando, divertendosi, sfogandosi e sentendosi felici per quello che si fa. Sono dell’idea che la pratica di sport in tenera età condurrà sempre alla nascita di un fuoriclasse, sicuro e determinato, praticamente con una marcia in più”.
Che fasce di età accogliete nei vostri corsi?
“La ginnastica è la base di tutti gli sport. Io iniziai all’età di tre anni e la ritengo una giusta età per iniziare esercizi di psicomotricità giocando nello spazio, spronandoli al movimento. Facciamo anche corsi per bambini più grandi dai sette anni in poi di ginnastica con attrezzi come la trave, gli anelli, la fune”.
Quanti iscritti frequentano i vostri corsi?
“Abbiamo venticinque iscritti in soli tre mesi, la quota di partecipazione è di venti euro mensili più dieci di iscrizione, può definirsi simbolica ma a noi è sufficiente far conoscere il nostro sistema d’insegnamento, certo una palestra nuova sarebbe il massimo e la struttura dove esercitiamo non ha tutte le attrezzature necessarie ma speriamo nel tempo di attrezzarla e tramite il Comune avremo dei nuovi tappetini per fare gli esercizi di corpo libero”.
Fare ginnastica significa fare movimento, un concetto che non implica solo movimento fisico, ma anche educazione della mente, un lavoro che sicuramente darà i giusti frutti e molte soddisfazioni.