SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nuovo Polo sull’orlo di una crisetta di nervi? Può darsi. Mentre il corteggiamento alla candidatura di Marco Calvaresi continuerebbe, uno dei componenti della nascente coalizione centrista, Orlando Ruggieri, critica duramente i “movimenti” del gruppo.

“A tutt’oggi e non ho motivo di pensare che non lo sia anche domani, sono il candidato espresso dall’Api e da una nascente lista civica che intende porre l’accento su alcune problematiche esistenti sull’intero territorio e in particolare a Porto D’Ascoli – scrive Ruggieri – Sulla richiesta pervenuta da più parti all’interno del Terzo Polo di un azzeramento della mia candidatura in favore di una candidatura “esterna” riferibile alla cosiddetta società civile, l’Api e la nominata lista civica a me riferibile, ha respinto la richiesta, chiedendo, anzi, un confronto aperto, costruttivo e democratico con gli eventuali candidati esterni che, questo, è un dato di fatto, non hanno concorso minimamente alla stesura del programma, né hanno finora partecipato ad alcuna riunione del Terzo Polo”

“Sono assolutamente convinto della validità del percorso intrapreso della creazione di un Terzo Polo che per non snaturarsi deve includere e non escludere nessuno e ritengo, altresì, importante l’ingresso di personalità che possano portare quel valore aggiunto alla coalizione – continua l’ex deputato della Margherita – Il Terzo Polo, però, deve rifuggire da tentazioni tatticistiche o, peggio, tutorie o personalistiche, che arrecherebbero solo danno al nascente Polo. Personalmente sono convinto che per scendere nell’agone politico occorra innanzitutto passione e capacità e voglia di confronto, mentre non sono stato mai tanto incline a riconoscere personalità politica a chi preferisce rimanere fuori fino a che non si trova qualcuno disposto a tirare la volata finale”.

Termina Ruggieri: “Sono sicuro che all’interno del terzo Polo si potrà a breve aprire un confronto serrato e vero tra tutte le componenti e tutti i candidati fin d’ora espressi, ma non potrò mai accettare candidature che non siano adeguatamente “pesate” all’interno della coalizione che, non bisogna scordarselo, annovera personaggi politici di verificata esperienza e capacità amministrativa come Giorgio De Vecchis, Domenico Martinelli, Mauro Calvaresi e personalità della cosiddetta società civile come Massimo Urbani”.