Da Espresso Rossoblu N. 1098

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un primo tempo con chiara supremazia territoriale degli ospiti forti di una condizione psicologica migliore dopo aver battuto la capolista Teramo. Ma anche per il punto in più in classifica e una partita in meno. La Samb gioca di rimessa pronta a sfruttare il minimo errore avversario che arriva puntuale al 17’ con Caligiuri che batte imparabilmente il portiere Canaletti. Nella ripresa i rossoblu partono con un piglio diverso e dopo un minuto e mezzo realizzano il secondo gol sempre con Caligiuri. il terzo arriva su contropiede a 10 minuti dalla fine quando il giovanissimo Cuccù regala a Covelli l’undicesimo gol personale.
Terzo gol che dimostra una delle tre cose importanti viste oggi in campo che hanno regalato a Ottavio Palladini la prima vittoria in assoluto in D, serie dove non ha mai giocato da calciatore.
Riguarda Cuccù, un giovane che può giocare anche senza la regola dei 4 under, a dimostrazione che la qualità non ha età, cosa per esempio che non aveva capito Boccolini da Recanati, oggi sconfitto… due volte.
La seconda cosa riguarda la bravura di Palladini che fa dell’umiltà la sua forza. Ha messo da parte quel complesso di superiorità che aveva contraddistinto la prima metà del campionato rossoblu quando si scendeva in campo convinti di fare un sol boccone di ogni avversario, schierando formazioni sbilanciate nonostante una difesa claudicante, con portiere e centrali difensivi insufficienti. Palladini, appena rientrato al suo posto ci ha detto: “con me giocherà sempre Chessari mentre per il resto della difesa devo vederci più chiaro”.
Cosa ha visto si è capito oggi: per rimediare al difetto cronico ha deciso innanzitutto di coprirsi di più, lasciando l’iniziativa all’avversario e rinforzando il centrocampo, oltre a chiedere a D’Angelo e Caligiuri di agire anche in fase di contenimento. Unica punta Covelli che ha coraggio, classe, fisico e forza per reggere l’urto di più difensori.
Insomma Ottavio si sta dimostrando un grande allenatore per umiltà e voglia di imparare. Intanto. Verrà anche il tempo di vincere diversamente, per ora ha trovato la strada più giusta e, sono convinto, che i risultati gli daranno ragione. “Vai Ottavio”. Uno di noi, proprio così.