MARTINSICURO – Arrestata banda di albanesi autori di numerosi furti tra Teramo e Ascoli. Quattro le persone finite in manette nell’operazione effettuata dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Alba Adriatica venerdì pomeriggio in un appartamento di Martinsicuro, dove è stato rinvenuto oltre un chilo e mezzo d’oro tra gioielli ed oggetti preziosi rubati.

Ernald Taci, 25 anni residente a Martinsicuro e suo fratello Ardit, 24 sono stati arrestati con l’accusa di ricettazione per via del materiale rubato rinvenuto in casa. Nello stesso tempo è stata anche effettuata una perquisizione in un altro appartamento di Martinsicuro, dove abitava Roland Cela, di 29 anni, che ospitava il fratello 27enne clandestino Rudhzi: qui sono stati trovati 60 grammi di cocaina e per i due è scattato l’arresto per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e per il 27 anche per immigrazione clandestina.

Il collegamento tra le perquisizioni e gli arresti è stato dato da un’ingente refurtiva trovata negli scantinati dei due appartamenti, ossia merce rubata per un valore di circa 200mila euro, costituita da abiti, scarpe e accessori firmati rubati in boutique e negozi della zona (con pezzi del valore compreso tra i 500 e i duemila euro ognuno). Roland Cela è stato denunciato per ricettazione insieme ai fratelli Taci e ad una prostituta 24enne romena, fidanzata di Cela.

A far supporre che i cinque fossero gli autori dei numerosi furti che ultimamente si sono susseguiti in Val Vibrata e nell’ascolano il ritrovamento nelle auto degli arrestati di una serie di attrezzi da scasso, come piedi di porco, mazze, guanti per non lasciare impronte e altri oggetti necessari per forzare porte e serrature.

L’operazione è la conclusione di una serie di indagini compiute dai Carabinieri di Alba Adriatica diretti dal luogotenente Gregorio Camisa e coordinati dal capitano Pompeo Quagliozzi.

I militari infatti da tempo tenevano d’occhio Cela, pregiudicato noto alle forze dell’ordine, e venerdì pomeriggio lo hanno fermato in auto mentre era a bordo con i fratelli Taci. L’auto è stata perquisita e sono stati ritrovati gli arnesi da scasso: elementi che hanno portato ad effettuare le perquisizioni domiciliari e a ritrovare l’ingente quantitativo di refurtiva.

Tutti gli oggetti ora sono depositati presso la Caserma di Alba Adriatica a disposizione per eventuali riconoscimenti da parte dei proprietari (per visualizzare la refurtiva vedi allegato a lato). Per la restituzione bisogna presentarsi nella caserma dove è stata sporta la denuncia del furto per avere tutte le informazioni necessarie.

Già alcuni oggetti sono stati restituiti ad una cittadina di San Benedetto che qualche settimana fa aveva subito un furto in casa.