PORTO SAN GIORGIO – In quest’anno sportivo, la Fabi Shoes Montegranaro ha mostrato facce variegate di una stessa medaglia al proprio pubblico: dalle vittorie inaspettate, ai testa a testa con Siena, alle inspiegabili sconfitte. Come quella casalinga contro Cremona, che ha annichilito il morale della squadra e dell’intero Palasavelli.

In sala stampa, il primo a presentarsi, evidentemente soddisfatto, è Tomo  Mahoric, allenatore della Vanoli-Braga Cremona. «Oggi abbiamo giocato con grande energia, consci che avremmo incontrato un’ottima squadra. Nelle ultime settimane, abbiamo lavorato duro negli allenamenti e, alla fine, il risultato si è visto. Penso di poter dire che potremmo vincere contro qualsiasi squadra di questo campionato. Le nostre sconfitte, infatti, sono state caratterizzate da un distacco di pochi punti. Abbiamo, inoltre, acquisito Cinciarini e lo abbiamo inserito nella rotazione. Adesso la panchina si è allungata e siamo in grado di farla ruotare bene. Nessuno dei nostri giocatori, infatti, gioca per più di 30 minuti. Ora tutti sono più riposati e non troppo stanchi come nelle precedenti partite».

Come da copione, a seguire, interviene Stefano Pillastrini, coach della Sutor, che non cerca scuse alla leggerezza con la quale la sua squadra ha abbordato la partita:« Il commento tecnico è piuttosto facile, perché  Cremona ha giocato con energia notevole, mentre noi eravamo un passo indietro rispetto a loro. Abbiamo interpretato la gara come dovesse essere facile e all’inizio ci siamo accontentati, cercando molto il tiro da 3. Ma avevamo difficoltà ad andare dentro l’area, sia per la loro fisicità sia per la nostra poca pazienza. Altre volte abbiamo avuto lo stesso problema, ma oggi i tiri non entravano, e loro segnavano in contropiede. Il problema maggiore è che andavamo poco dentro l’area .L’unico a farlo è stato Ray con penetrazioni  che hanno spesso fruttato . Ma il vantaggio iniziale lo abbiamo presto dilapidato: i nostri tiri non segnati diventavano loro punti fatti in contropiede».

La sconfitta, a detta dell’allenatore, sta tutta «nell’approccio difensivo e nell’interpretazione della partita non feroce». L’unico sprazzo di aggressività si è visto nel secondo tempo, quando i Gialloblu sono arrivati a -6 da Cremona. Ma di lì a poco è arrivata la reazione incalcolata della Vanoli che ha piazzato ben 4 bombe consecutive. «La squadra si è demotivata» spiega Pillastrini «e la partita non è più girata a nostro favore. Ci tengo, comunque, a dire che questa squadra ha fatto tante belle cose e ha avuto molte difficoltà. Musli, il nostro nuovo acquisto, stasera aveva la febbre e non ha giocato. Maestranzi è infortunato. Non è un momento facile per noi e per gli allenamenti. Il problema è che questo campionato è durissimo: si può dominare con Bologna in coppa, oppure perdere male come oggi, ma bisogna sempre essere pronti a lottare. Alle Final Eight abbiamo fatto una buona figura ma questo ci fa diventare il bersaglio delle altre squadre. Se a volte riusciamo e a volte non riusciamo vuol dire che dobbiamo crescere. La squadra ha questo tipo di problema ogni tanto. Bisogna dargli sostegno e non colpevolizzare i singoli giocatori. Cremona aveva una grande determinazione per vincere qui, noi no! La compattezza va cercata ogni giorno non solo tra i giocatori ma tra giocatori, società e tifosi».

L’ultimo a dire la sua sulla prestazione della propria squadra è Daniele Cavaliero, che nel secondo tempo si è reso protagonista del colpo di coda della Fabi: «Abbiamo giocato una pessima partita ed abbiamo fatto dei passi indietro. Non siamo i super della scorsa settimana, né i pessimi di oggi. Dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare con umiltà. Le squadre vincono se riescono a giocare con energia, come abbiamo fatto quasi sempre, non stasera. Sono deluso dalla nostra prestazione. Personalmente, ho iniziato male in difesa e non me lo posso permettere. Soprattutto per i miei compagni e per l’allenatore che mi da fiducia quando mi fa entrare in quintetto. Se partiamo male non riusciamo a ribeccare la partita. Voglio, infine, ringraziare Antonutti che ha giocato con la febbre e gliene va dato merito: una piccola nota positiva in questa brutta giornata».