SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Gigi Cagni e la Samb, un rapporto durato per ben nove stagioni (dal 1978 al 1987) e che continua nel cuore di quello che oggi è uno stimato allenatore. Lo testimonia l’attenzione rivolta dallo stesso Cagni ai ricordi degli anni in rossoblu sul suo blog ufficiale (qui, ad esempio, un post toccante sul rapporto con Stefano Borgonovo). Risale più o meno a un anno fa la pubblicazione di questo video, un servizio della tv genovese Primocanale con le immagini del bellissimo gol con cui il 4 ottobre 1981 Cagni permise alla Samb di espugnare Marassi e di battere la Sampdoria per 1-0.
Un tiro improvviso da 40 metri che sorprese i blucerchiati, che nella stagione 1981-82 si presentavano al via della serie B con i favori del pronostico (infatti a fine stagione arrivarono secondi e tornarono in serie A, iniziando il grande ciclo del presidente Paolo Mantovani). La Samb di Nedo Sonetti, invece, era neopromossa, ma si rese protagonista di un buon campionato, terminato all’ottavo posto. La prima salvezza in B del ciclo del presidente Ferruccio Zoboletti, che durò fino alla fine degli anni ‘80, per buona parte nel segno del capitano Gigi Cagni (recordman di presenze in B: ben 496 tra Brescia e Samb).
Così su Espresso Rossoblu Pino Perotti fece il titolo per quella partita: Cagni gela Marassi.
Queste le formazioni delle due squadre:
SAMPDORIA: Conti, Ferroni, Vullo, Sala, Logozzo, Guerrini, Rosi, Roselli, Garritano, Scanziani, Sella (Bistazzoni, Galdiolo, Pellegrini, Bellotto, Zanone). All. Riccomini
SAMBENEDETTESE: Zenga, Falcetta, Bogoni, Schiavi, Cagni, Rossinelli, Caccia, Cavazzini, Moscon, Ranieri, Colasanto (Deogratias, Petrangeli, Speggiorin, Perrotta, Garbuglia). All. Sonetti
Così La pagella di Cagni: 9, secondo Nazzareno Perotti: Non abbiamo parole per elogiarlo, tanto superba è stata la sua prestazione difensiva, coronata oltretutto dal gol vincente.
Gigi Cagni a fine gara dichiarò: «Sono felicissimo e ci tengo a dichiararlo all’Espresso Rossoblu, il merito più importante va va tutti i giocatori della rosa. Il mio gol? Ho tirato in porta da lontano e mi è riuscito un rasoterra che ha battuto Conti»
Profetiche invece le dichiarazioni di Invernizzi (osservatore dell’Inter) a fine gara: « Sono venuto a Genoa per vedere Zenga sul quale facciamo molto affidamento. Il futuro dell’Inter si chiama Tacconi o Zenga. Tacconi, anche perché più esperto, mi sembra un portiere più naturale anche se Zenga non ha praticamente difetti»
Ndr: Invernizzi (scomparso alcuni anni fa) aveva visto talmente bene che qualche anno dopo, Zenga sarebbe diventato il numero 1 del mondo.
L’azione del gol e un’altra azione decisiva: 11′ Cagni con un gran tiro da 35 metri, in seguito da corner calciato da Caccia e ritoccato da un altro rossoblu. 15′ lo stesso Cagni evita il pareggio con un salvataggio in extremis sulla linea di porta.
Lascia un commento
Di quale scudetto parlate?
Invernizzi da allenatore lo ha vinto nel 70/71 subentrando ad Heriberto Herrera.
Zenga da giocatore lo ha vinto nel 88/89 col Trap in panchina e forse Invernizzi non era più nemmeno un osservatore…
Ho capito male?
E’ vero, ha ragione si è trattato di un lapsus. Invernizzi non ha vinto lo scudetto con Zenga in porta mentre è assolutamente vero che era a Genoa in qualità di consulente interista. Fu, infatti, il sottoscritto ad intervistarlo e lui stesso mi disse che era allo stadio “Ferraris” proprio nella veste di osservatore della società nerazzurra. Grazie per la precisazione-correzione.
Sono venuto a Genoa per vedere Zenga sul quale facciamo molto affidamento. Il futuro dell’Inter si chiama Tacconi o Zenga. Tacconi, anche perché più esperto, mi sembra un portiere più naturale anche se Zenga non ha praticamente difetti»
….. se ad italia 90 il portiere fosse stato tacconi ora avremmo 5 titoli mondiali
…..si ricorda che zenga e’ stato il miglior portiere al mondo…negli anni 90!!tanto di cappello anche a tacconi che e’ stato un grande anche lui.
da tifoso 40 enne ho un ricordo un po sfocato del capitano cagni al ballarin.era una grande bandiera un libero all’antica un grande professionista ma era sempre criticato da un gruppo cospicuo dei distinti.non gli veniva perdonato nulla e spesso veniva ricoperto di fischi a volte anche ingenerosi.povero gigi da ltimo uomo spesso era costretto ad atterrare l’attaccante e causare un infinità di rigori.
Non metto in dubbio che fosse un grande professionista e come libero non avesse molte colpe sui rigori concessi ma io ero nei distinti in quegli anni e gli errori (talvolta clamorosi) che faceva Cagni me li ricordo ancora.
Ma se non ricordo male nei distinti del Ballarin non si fischiava la squadra durante la partita ma la si incitava sempre almeno io vicino alle trombe di Vincè.