SAN BENEDETTO DEL TRONTO – I protagonisti della movida sambenedettese – o della madrugada (“alba” in spagnolo) come hanno preferito ribattezzarla – chiedono regole chiare ed immediate in vista della prossima estate. Necessarie ed imprescindibili, secondo loro, per evitare malintesi dell’ultimo momento che nel 2010 portarono alla stangata di alcuni locali alla vigilia del ferragosto.
Nasce allora un’associazione che raggruppa tutti gli imprenditori della notte, che per ora ha ottenuto il consenso di varie strutture come “Bagni Andrea”, “Geko”, “Medusa”, “Americo Village”, “Jonathan”, “BB”, “45.com”, “Kontiki”, “Oltremare” e lo chalet “Claudia”.
“Siamo apolitici, vogliamo dare un’organizzazione precisa a molteplici voci” precisa il responsabile della Confesercenti Turismo, Sandro Assenti. “Chiediamo un incontro al sindaco Gaspari in tempi brevi. Non dobbiamo ricadere negli errori compiuti in passato. A causa delle elezioni comunali, il prossimo sindaco potrà essere operativo solo dai primi di giugno. Per noi sarà già tardi, quindi ci vengano date subito indicazioni in base alle norme in vigore”.
Una preoccupazione che lascia comunque trasparire una risaputa avversione all’amministrazione Gaspari, con la quale il rapporto non è mai stato idilliaco: “Su di noi vige una legislazione svizzera – protesta qualcuno – ogni anno si presenta qualche grana nuova. Abbiamo dignità, non dimenticatevi che diamo lavoro a più di 300 persone complessivamente. Siamo un’azienda che va salvaguardata e non attaccata”.
Non mancano poi le proposte. Come quella dell’installazione di un info-point all’inizio del lungomare nord nei pressi del monumento di Ugo Nespolo: “Servirebbe pure una segnaletica, magari mediante un’autotassazione che informi il turista dell’esistenza di punti d’intrattenimento”. Senza dimenticare l’allarme parcheggi: “Dei bus navetta attenuerebbero l’emergenza. Inoltre, è ridicolo che a San Benedetto manchi un servizio taxi. I servizi sono penosi”.
I titolari tornano infine sulla vecchia polemica dell’obbligo di consumazione nei locali, annunciando delle novità a riguardo: “Con l’ottenimento della licenza di pubblico spettacolo potremo far pagare l’ingresso. Sulla selezione all’ingresso basata sull’abbigliamento sappiamo invece di non poterla effettuare, ma ci affidiamo al buongusto dei clienti”.
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Spero che il direttore non me ne voglia ma intendo riproporre al Sindacato della movida una mia idea già esposta ma che non ha avuto riscontro dai vertici politici: l’idea consiste nello sviluppo di un servizio pubblico in grado di evitare gli incresciosi conflitti tra concessioni balneari e Comune come sono avvenuti quest’estate a San Benedetto del Tronto (Medusa ed altri…). L’idea va incontro a quelle concessioni che intendono lavorare anche dopocena fino a tarda serata. L’idea è la seguente: Il comune potrebbe erogare un semplice servizio (il nome che ipotizzo è “Beach Assessment”) in cui nei mesi di maggio… Leggi il resto »
Le regole già esistono. Le certificazioni già esistono. Basta rispettare le regole per avere le certificazioni. Il problema non è istituire un servizio (che pagherebbero i cittadini), quanto far svolgere tali attività in contesti adeguati e sicuri, rispettando le normative che sono ITALIANE e non SVIZZERE.
Oppure vogliamo continuare a parlare di DIRITTI DI POCHI e DOVERI DI MOLTI
Caro Seawolf ci sono stati non pochi casi, negli anni passati, di ordinanze poche chiare e azioni contro specifici operatori mentre altri sono rimasti impuniti. E’ successo anche che operatori hanno investito soldi per adeguare le loro strutture ed il Sindaco ha poi cambiato le carte in tavola. E’ la Pubblica Amministrazione ad essere a supporto del cittadino e metterlo nelle condizione di operare in conformità alle normative vigenti. Soltanto secondo la perversa logica di certi politicanti si possono fare ordinanze che letteralmente bruciano gli investimenti degli operatori. Quindi onde evitare situazioni imbarazzanti che non si vedono neanche alle scuole… Leggi il resto »
Parli di cose che già si fanno.
E chi le fa queste cose? Il comune si San Benedetto?? Non mi pare proprio!!!! Ti devo ricordare i casi in cui il comune se n’è fregato degli ingenti investimenti degli operatori mettendo ordinanze a casaccio vanificando gli investimenti fatti. Pensi che questi operatori faranno di nuovo investimenti vedendo in che modo corretto e trasparente l’amministrazione pubblica gli ha fatto buttare i soldi dalla finestra? Sai queste ordinanze superficiali hanno delle ripercussioni sul futuro: nessuno investirà più sulle strutture degli chalet proprio come è successo per gli hotel con conseguente decadimento delle strutture ricettive. In questo contesto che turismo puoi… Leggi il resto »
Assolutamente d’accordo con Seawolf.
E’ una richiesta permettetemi il termine che fa sorridere giacchè le regole sono stabilite per legge esistono già e forse l’unica cosa che si può rimproverare al Comune (ma non mi sento di farlo) è un’eccessiva tolleranza.
Fra parentesi in tema di rumori il Sindaco Gapari da diversi anni (a mio modo di vedere in modo intelligente) redige apposite ordinanze atte a rendere meno stringerti i limiti di classificazione acustica.
Scusate ma di che regole stiamo parlando? Di quelle che si interpretano per gli amici e si applicano per i nemici? Ma ci rendiamo conto dell’arbitrarietà delle ordinanze comunali? Senza poi entrare nel merito della loro applicabilità e degli effetti di “lungo periodo” che possono avere queste regole come ad esempio gli operatori che non investono più nelle loro strutture. Il Pubblico non può essere un ostacolo alla libera iniziativa per ciò le regole devono essere chiare, non interpretabili ed applicabili (cioè si deve poter effettivamente misurare lo stato di adeguatezza alle normative vigenti). Se si rifiutano questi principi ricadiamo… Leggi il resto »
Pienamente d’accordo, l’Italia è piena di leggi inapplicabili fatte solo per poter sanzionare i nemici e avvantaggiare gli amici!
Se questo modo di legiferare non cambia questo paese è candannato a una triste agonia!
E sopprattuto gli imprenditori italiani andranno ad investire sempre più all’estero dove le regole sono chiare e la magistratura è efficente e veloce nel condannare chi non rispetta la legge.
Ma “madrugada” non significa alba!
La madrugada è lo spazio di tempo tra la mezzanotte e l’alba…
Cosa c’è di sbagliato nelle regole svizzere? Ho trascorso lunghi periodi in Svizzera e credo che se San Benedetto cercasse di assomigliare di più al mondo civilizzato non potrebbe che guadagnarci.
Rispetto alle regole, penso che già ci siano, quindi, mi sembra inutile mettere altri procedimenti. Fare festa, divertirsi dalle 9:30 (o anche prima) fino alle 24:00 o anche all’una cosa cambia? (dopo le 24:00 si attiva la ghiandola del divertimento?) Comprenderei la voglia di far festa da mezzanote all’alba (per poi dormire di giorno) in luoghi desolati, orrendi, ma a SBT che senso ha? Ma avete mai provato un bagno all’alba? Una passeggiata la mattina presto? Che senso ha venire a SBT per dormire di giorno? Ricordiamoci, inoltre, che abbiamo un entroterra ancora molto bello (attiviamoci per difenderlo!) e che… Leggi il resto »
Perche’ lo splendido lungomare di San Benedetto del Tronto deve diventare la discoteca all’ aperto della valle del Tronto (con tutto quello che ne deriva e fino alla alba)?
Ma le concessioni demaniali possono essere utilizzate contro l’interesse comune?
alessandro84, La invito a redigere un disegno di legge da proporre a qualche parlamentare che conosce affinchè lo avanzi in Parlamento, perchè quello che sostiene NON E’ SCRITTO IN NESSUNA NORMA LEGISLATIVA ITALIANA, nè sul piano urbanistico-edilizio, nè sul piano demaniale marittimo, nè sul piano paesaggistico-ambientale, nè sul piano igienico-sanitario, nè, infine, sul piano della sicurezza e visitabilità dei pubblici esercizi, “nè tantomeno sull’e-governament”. Se qualcuno si presenta oggi in un pubblico esercizio per fare quello che Lei chiama un “Beach Assessment” (valutazione), al termine del quale i “tecnici (???) dovranno rilasciare un documento in cui si dice cosa si… Leggi il resto »
Carissimo Tigro2008, non conoscono nessun parlamentare. Noto che non sei ferrato in materia di Pubblica Amministrazione perchè sull’eGovernment ci sono linee guida Italiane del ministero per la Pubblica Amministrazione e per l’Innovazione con il CAD ed il Piano eGov 2012 e linee Guida Europee con il piano WeGov 2015 (e fattela una ricerca su Google prima di dire inesattezze!!!!). La mia idea è una proposta, se fosse prevista in leggi non servirebbe che ne parlassi, è logica!!!! Poi prima di criticare impara a leggere: il servizio va richiesto (è facoltativo) per cui nessun abuso d’ufficio (ti vedo alquanto distratto); se… Leggi il resto »