SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Maratona sulla Sabbia, un evento sportivo davvero peculiare per la città delle palme. Nona edizione, tanto entusiasmo, circa trecento gli atleti attesi domenica 13 febbrario, per correre su varie distanze nel circuito litoraneao dall’ex camping (dove ci saranno partenza e arrivo) e Rotonda di Porto d’Ascoli.
«Avremo un bel sole ma sarà proprio il buon tempo di questi giorni –dice l’organizzatore Francesco Capecci – a rendere il terreno di gara più difficoltoso”. Il mare infatti si è ritirato e la sabbia è più morbida. I piedi, quindi, sprofondano di più e la corsa viene resa più difficoltosa.
Il circuito è di otto chilometri, da ripetere cinque volte per la maratona e sei per la distanza dei 50 chilometri.
Le due prove vengono precedute da un mini giro di due km e 195 metri.
Ed è davvero una competizione podistica del tutto peculiare in Italia. In Danimarca si corre una maratona sulla spiaggia, infatti, ma la 50 km per quel che si sa viene disputata solo a San Benedetto.
Sono previste anche due gare non competitive di 10 e 2 chilometri.
Mancano nomi conosciuti al grande pubblico, in quanto il budget dell’organizzazione è ridotto, ma ci sono grossi personaggi della corsa su sabbia, come il vero mito Marco Olmo, 63 anni, grande runner delle gare in montagna e nel deserto. Poi Mario Fattore (campione del mondo dei 100 chilometri), Enrico Velidei, il “vichingo”, Giuseppe Togni che con i suoi 85 anni ha disputato e concluso in carriera 750 tra maratone e ultramaratone e Luciano Morandin, campione italiano di retrorunning, corsa all’indietro.
L’assessore Eldo Fanini plaude all’iniziativa manifestando il sostegno del Comune, pur ridotto in ragione dei tagli dei trasferimenti finanziari dallo Stato. “Questa è una manifestazione che davvero caratterizza San Benedetto. Anno dopo anno l’organizzazione è sempre più vivace, ci sono tante persone e famiglie al seguito degli atleti, possiamo dire che da domenica inizierà la stagione del turismo sportivo, visto che poi seguiranno altre gare in città di richiamo interregionale”.
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