ACQUAVIVA PICENA – Consiglio comunale vivace ad Acquaviva nella serata di giovedì. A riscaldare gli animi è stata soprattutto la comunicazione della Corte dei Conti in merito alle condizioni del Bilancio del paese. In un fax protocollato il 3 dicembre 2010, ma reso noto solo nei giorni scorsi, l’organo dello Stato ha sottolineato che “pur non rilevando elementi di grave irregolarità, si evidenziano profili di scostamento dalla normale fisiologia che potrebbero determinare eventuali rischi per la sana gestione finanziaria”.
Parole lette dall’opposizione come una vittoria, seppur ufficializzata con qualche mese di ritardo: “E’ la prova che il buco non era nella nostra testa”, ha replicato stizzita Daniela Straccia facendo riferimento ad una vecchia querelle con Andrea Infriccioli, quando quest’ultimo respinse duramente ogni addebito.
“Siamo felici di non essere vostri complici in questa gestione – ha proseguito la capogruppo di minoranza. La Corte dei Conti ha raccolto le nostre preoccupazioni. Mi stupisce notare che un l’assessore di competenza non si sia mai accorto o voluto accorgere della situazione”.
Immediata e piccata la replica dell’assessore al Bilancio: “Ci hanno solo chiesto maggiore attenzione, nulla più. Stiamo recuperando gradualmente dei fondi che si aggirano sui 150 mila euro ”. Poi l’annuncio a sorpresa: “Presto affiggeremo nuovi manifesti per continuare a spiegare ai residenti la realtà delle cose. I cittadini devono sapere, senno rischiano di parlare senza sapere”.
Maggiori informazioni saranno disponibili sul prossimo numero di Riviera Oggi, in edicola da martedì.
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“chi la fa sotto la neve prima o poi si scopre”, la butto lì giusto per ricordare che prima di parlare è bene riflettere accuratamente su cosa si sta per dire….. cmq siamo contenti che finalmente la nostra amministrazione abbia deciso di combattere seriamente la situazione di dissesto, è un bene per tutti i cittadini, dell’una o dell’altra sponda. siamo anche contenti che l’amministrazione ci renda partecipi della “realtà delle cose”, con la speranza che non porti via troppo tempo a discapito di un urgente, necessario e duro lavoro di recupero, di cui saremmo ancor più felici e grati essere… Leggi il resto »
Come Bart26 anch’io sono felice che si faccia chiarezza informando la popolazione ma qualche dubbio mi viene dopo aver letto i manifesti gialli già affissi dall’amministrazione, incompleti per molti aspetti e, soprattutto, venuti fuori tempo massimo: dopo nove anni che quest amministrazione governa il paese. Si vuole continuare con i manifesti? Va bene, ma non si straccino quelli dell’opposizione o vi sono dei mandanti? Per chiarezza si gradirebbe saèpere se i “comunicati” del capo siano stati stampati a spese del contribuente e se sia stata pagata l’imposta di pubblicità? Per quanto riguarda, infine, la comunicazione perché non si fanno pubbliche… Leggi il resto »
Carissimi, inutile dibattere, i nostri amministratori pensano che i cittadini abbiano …… problemi d’ udito quindi assemblee pubbliche o video conferenze che siano non sarebbero recepite,perciò affiggono MANIFESTI sperando che a scuola, almeno, ci abbiano insegnato a leggere e scrivere per comunicare graficamente le proprie ragioni senza essere contraddetti !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Gli Infriccioli riscoprono I “DAZIBAO” la comunicazione “Democratica e rivoluzionaria” Da wikipedia: “I dazibao sono usati in Cina dai tempi dinastici, ma divennero più comuni dopo l’incremento di alfabetizzazione seguito alla rivoluzione repubblicana del 1911. Particolarmente conosciuti sono quelli delle Guardie Rosse durante la Grande Rivoluzione Culturale (1966-1976). (…) Il 1º giugno 1966 Mao Zedong riconobbe pubblicamente l’importanza di quello scritto e chiese che fosse diffuso in tutta la Cina. (…) La Costituzione cinese garantiva il diritto di scrivere ed attaccare dazibao personali, considerati un’importante forma di democrazia rivoluzionaria. Non si poteva RICOPRIRE O STRAPPARE un dazibao senza il consenso… Leggi il resto »
Caro Erding, questo valeva per i COMUNISTI i “liberali” di Acquaviva, al contrario, tentano di non far conoscere le idee altrui e rifuggono dal confronto.
Perché l’Infriccioli non ha indetto le assemblee per il BILANCIO PARTECIPATO? Si sarebbe potuto discutere di tutti i problemi economici del Paese. E’ più facile mandare messaggi e non dialogare. Non è un buon segnale per tutti coloro che vorrebbero un Paese migliore.