MONTEPRANDONE – Non saranno ancora rose e fiori tra il Comune e i commercianti di Monteprandone, ma con la riunione del 7 febbraio si è aperta una fase di confronto costruttivo che allenta la tensione dei giorni scorsi. L’amministrazione, rappresentata dal sindaco Stefano Stracci, gli assessori Pacifico Malavolta e Adriano Bordoni, il consigliere Fernando Gabrielli, il responsabile del III settore Giuseppe Morelli e l’amministratore delegato di Picenambiente Leonardo Collina, ha infatti incontrato gli esercenti per discutere delle nuove “misure anticrisi” e delle norme in materia di raccolta differenziata.

In particolare si è parlato del nuovo regolamento comunale per la realizzazione di interventi edilizi minori, entrato in vigore a fine gennaio (vedi allegato a destra). L’atto, approvato con delibera di Consiglio numero 58 del 2010, stabilisce le norme, rivolte ai privati e agli esercenti, per la realizzazione di piccole opere edilizie come serre di ferro e vetro, gazebo, casette ricovero-attrezzi da giardino o legnaie. Una parte del regolamento, l’articolo 9, è dedicato invece esclusivamente alle attività commerciali, turistico-ricreative e di somministrazione di alimenti e bevande, per le quali si autorizza la realizzazione di tettorie e gazebo (strutture in legno e metallo o in materiale plastico), nel rispetto di alcuni parametri. La dimensione di tali strutture è infatti stabilita in base alla superficie utile delle attività e per questo sono state individuate quattro categorie: massimo 30 metriquadri per i locali fino a 50 metri quadri, massimo 50 metri quadri per i locali fra i 50 e i 100 metri qudri, massimo 80 per i locali fra i 100 e i 200 metri e non più di150 metri quadrati per i locali con superficie superiore ai 200.

La proposta ha ricevuto il sì dei commercianti, anche se a detta di alcuni sarebbe stato necessario un più ricco confronto tra amministrazione ed esercenti, prima dell’approvazione del regolamento.

Il secondo punto all’ordine del giorno ha riguardato la raccolta dei rifiuti solidi urbani. Con l’intento di aumentare la percentuale della raccolta differenziata che ora si attesta al 35% (si punta a raggiungere il 50%), è stato proposto ai commercianti un sistema di raccolta settimanale porta a porta da effettuare il martedì mattina. “Su un totale di 6.600 tonnellate di rifiuti urbani – ha spiegato Collina –  4.200 vanno in discarica mentre 2.300 tonnellate sono invece destinate alla raccolta differenziata”. La Picenambiente concorderà con ogni utente le dimensioni e le tipologie dei contenitori da distribuire e il servizio verrà personalizzato in base alle esigenze dei singoli esercenti. Verranno raccolti cartone, carta e tetrapak e vetro, lattine, plastica, barattolame e cellofan, mentre per l’umido si utilizzerà il cassonetto stradale più vicino. I commercianti hanno accolto favorevolmente questa proposta, che alcuni volevano addirittura estendere anche ai privati.

Il sindaco Stracci ha anche lanciato un’altra iniziativa, che mira ad incentivare il commercio cittadino, ossia una collaborazione tra i commercianti e la ricicleria comunale. I cittadini che vi si recano a conferire i rifiuti potrebbero ricevere, invece che denaro, dei buoni acquisto da spendere nei negozi del paese.