Ci ha scritto, oggi, 8 febbraio, il nipote Federico Portelli, che vive a Londra, criticando aspramente l’intitolazione a Pagliarini di una sede a nome di un partito che non rappresentava i suoi ideali di uomo. Riportiamo di seguito, integralmente, la lettera.
Se m’avessero raccontato, allora, che dopo 12 anni avrei dovuto spendere tempo a separare per iscritto la verità da una storia buffa, beh non ci avrei creduto affatto. A quel tempo, quando nel 1999 moriva mio nonno, il Cavalier Umberto Pagliarini, ero invece sicuro che prima o poi una futura Amministrazione Comunale (ben più memore e coerente di quella da lui lungamente partecipata) avrebbe in qualche modo ricordato, se non addirittura onorato ufficialmente l’uomo e il personaggio pubblico per gli anni di intensa attività civica legata alla lunga militanza politica.
Il tempo è volato sbiadendo i ricordi.
Poi improvvisamente, dal nulla, è stata arbitrariamente intitolata a “Umberto Pagliarini” la sezione cuprense del Pdl… E perché? Ditemi voi, più attempati o che magari ricordate mio nonno, la sua vita e la pagina politica locale dei decenni passati, ditemi cosa diamine c’entra lui col Pdl? Che c’entrano la sua semplice laboriosità ”proletaria” degli inizi, la sua vita dal profilo basso e tutta all’insegna poi della Democrazia e della Cristianità (come valori prima che simboli), il suo tempo e l’impegno gratuitamente spesi per la comunità cuprense fino agli ultimi suoi giorni; e quella sua indiscutibile onestà di ideali e d’intenti che l’hanno visto poi allontanarsi, alla fine dell’attività politica, proprio dai suoi storici alleati e dall’ex sindaco Giuseppe Torquati (guarda caso gli stessi che oggi, con “nuove” casacche, rispolverano il suo nome e il suo rassicurante ricordo appropriandosene come d’un vecchio trofeo allora notoriamente snobbato e finora dimenticato…).
Cosa c’entra quest’uomo col Pdl? Che c’entra mio nonno, un semplice e un giusto, con le linee politiche di un “partito di potere”, con la figura “neoliberista” del suo rampante capo, con l’audace “superuomo” che sbreccia con sorriso diamantato anche le ultime rovine della morale in un Paese ormai alla frutta? Se non per un improprio e insincero uso dell’altrui onorabilità, a garanzia e specchio d’un buonismo elettoralmente funzionale o d’un conveniente lustro locale (persino post mortem!). Che cavolo c’entrerebbe tutto questo co’ Pajarì, con la sua bicicletta, e con la memoria di un uomo onesto del secolo passato..?
Ve lo dico io: assolutamente (e vergognosamente!) nulla.
Se a sua moglie, mia nonna Rita, lascio con sincero affetto il comprensibile, sacrosanto diritto di gioire amorevolemente, come si fa quando la pubblica istituzione comunale ricorda con una civica intitolazione ufficiale un tuo caro e ne loda ad esempio il passato, a tutti gli altri consegno altresì il dovere di riflettere sul vero senso dell’intitolazione avvenuta da parte di una fazione politica non condivisa da mio nonno, e quindi assolutamente di nessun valore ed con la coerenza politica, col senso etico e coi fatti incontrovertibili.
Agli autori della improvvida intitolazione partitica voglio dire che coartare la volontà di un individuo è comunque atto privo di onore, flettere a proprio uso quella di un defunto che non può difenderla, nè può (come fece allora) allontanarsi e dissentire, è di un livello senza pari.
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La moglie e la figlia erano presenti, se avevano qualcosa da dire o che non gli andavano non partecipavano all’inaugurazione!!
Al nipote non va bene!!
Ma ne saprà di più la moglie e la figlia che il nipote!
Ho letto lo sfogo di Federico ed onestamente non posso dargli tutti i torti. Umberto Pagliarini ha ricoperto per anni la carica di segretario della Democrazia Cristiana cuprense nonchè assessore comunale al personale ed ai lavori pubblici. Ha dato il cuore per il paese, con tutti i pregi e difetti che poteva avere e che tutti hanno, era di sani princìpi morali e cristiani e una persona semplice e disponibile, ed io mi sento di testimoniarlo sia come dipendente comunale che collaborava anche con lui, sia nella mia veste di allora vice-segretario del PSI cuprense nonostante la diversità delle opinioni… Leggi il resto »
Complimenti per la coerenza ed il coraggio. Sì il coraggio di affrontare con la verità questi politici che vogliono a tutti i costi impossessarsi di spirito e trascorsi altrui, che cercano in ogni modo di gestire la verità delle cose al loro fine politico. A Cupra opera sfortunatamente un’opposizione consiliare che, difformemente dagli impegni presi, collabora con l’ex sindaco Torquati, distorcendo le promesse e gli impegni fatti in campagna elettorale. Fine politico? Rientrare in amministrazione. L’attuale amministrazione è troppo trasparente, capace e sopra tutto equa, può andare bene? Le opposizioni non erano forse Liste civicche, come mai si confluisce nel… Leggi il resto »
Mi chiedo quale sia il suo metro di giudizio per valutare le capacità di questa amministrazione, se mi spiega lei cosa di buono è stato fatto in 2 anni (oltre ad essere campioni nello sport nazionale del “non c’è più un centesimo, facciamo quello che possiamo…”) sarò pronto a ricredermi, visto che l’elenco di ciò che stiamo perdendo a Cupra è davvero molto lungo, il paese sta muorendo lentamente.
Lei parla di coerenza, ma le ricordo che all’interno dell’attuale maggioranza, anch’essa qualificata come “lista civica” ci sono molti rappresentanti di partiti politici di centro-sinistra.
Il non c’è più un centesimo è testimoniato dati fatti. La precedente amministrazione ha lasciato un debito, tanto per fare un esempio, con Picena Ambiente di 500.000 euro.
L’attuale amministrazione ha ridotto il costo dell’illuminazione pubblica del 50%.
Forse dovrebbe dire che è lungo l’elenco di ciò che abbiamo perso, non dimentichi 20 anni di amministrazione Torquati, improntati sulla gestione familiare del comune…
Vogliamo parlare del fallimento della Gestor?
Conoscevo Umberto. Anch’io lo ricordo sopra la sua bici in giro per il paese in rappresentanza dell’amministrazione: lui ci metteva la faccia, sempre. Ricordo anche quando venne a casa mia, allora io fresco diciottenne, per proporre alla mia famiglia di votare per il giovane Torquati: fu la prima e unica volta che lo votai!!! Anche io mi sono chiesto, leggendo sui giornali dell’intitolazione della sezione PDL, cosa mai c’entrasse lui con un partito del genere. Non posso che esprimere tutta la mia solidarietà e ammirazione per suo nipote che con coraggio e senza giochi di parole ci ha restituito, anche… Leggi il resto »
Se la moglie e la figlia hanno gradito il gesto,non capisco come può un ragazzo,appena ventenne alla morte del nonno,conoscere la volontà dello stesso. Forse ha qualche contatto con l’aldilà?!?! Io lo vedo più come un pretesto per salire su un pulpito,probabilmente a lui non concesso se non in questa circostanza,per sparare a zero contro le amministrazioni lontane dal suo pensiero politico.
Lo stesso pulpito concesso a Lei no?
Da quello che si è letto l’intervento di Federico non è stato autogenerato, ma è consequenziale di una scelta da lui non accettata e fatta da altri. Per cui non credo che vada accusato di aver voluto sparare contro amministrazioni lontane, lo avrebbe comunque potuto fare, non crede? in altri contesti o situazioni.
Ha espresso quello che pensa e sente, perchè toccato in un affetto intimo.
Lo si può condividere o no, però era suo nonno e non il nostro o degli attuali coordinatori della sezione pdl cuprense..