GROTTAMMARE – Un figlio alle primarie vi costerà quasi come un figlio all’università. La presentazione del bilancio per il 2011, mostrato alla stampa il 28 dicembre 2010, prevede 800 mila euro di tagli nei finanziamenti esterni. Gli aumenti ci saranno e chi ne risentirà sarà anche l’istruzione, in particolare le tariffe per gli scuolabus, che rientrano tra gli aumenti previsti dal Comune.

Le famiglie grottammaresi sono indignate, per l’imponente aumento che si sono visti arrivare a casa, tramite una lettera intitolata “Tariffa del servizio scuolabus” che spiega: “Vista altresì l’attuale situazione economica globale abbiamo colto l’occasione per sostenere le famiglie con un reddito ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente che permette di misurare la condizione economica delle famiglie nella Repubblica Italiana) inferiore a 6000 euro annui che vedranno una diminuzione da 46,50 euro a 36,00 euro l’anno. Le nuove tariffe approvate dalla giunta comunale attraverso la delibera 199 del 23 dicembre 2010 saranno: 4 euro al mese per le famiglie con reddito ISEE inferiore ai 6000 euro, di 10 euro al mese per le famiglie con reddito ISEE compreso tra i 6000 e i 10000, e di 20 euro al mese per le famiglie con reddito ISEE superiore ai 10000,01 euro.

“Un conteggio che ha stangato quasi tutte le famiglie, visto che la fascia ISEE dei 10000,01 euro l’anno è la fascia di operai, impiegati etc – sostiene Alessandra Manigrasso, madre di due figli – facendo un conteggio veloce tramite il nostro commercialista, abbiamo scoperto che per l’anno 2011 la spesa per lo scuolabus è quadruplicata, da 45 euro dell’anno 2009/2010 siamo passati a 120 euro per l’anno 2011, considerando che stiamo parlando di sei mesi, altrimenti la reale quota che andremo a pagare, considerando settembre, ottobre, novembre e dicembre sarà di 180 euro l’anno. Io ho due figli, le spese per quest’anno sommate ai 70 euro mensili di buoni mensa ci porteranno a sostenere un’uscita superiore ai mille euro. Questo è insostenibile”.

Le mamme, infatti, si stanno muovendo. Hanno già richiesto tramite la scuola un incontro con i piani alti, cercando di spiegare al sindaco, Luigi Merli, il loro disagio. Il 15 febbraio scadrà il termine di pagamento della prima tranche (prevede i mesi da gennaio a giugno per un costo di 120 euro, per le famiglie che superano i 10000,01 all’anno) e già 20 famiglie non hanno iscritto il proprio figlio al servizio di scuolabus, inoltre, si stanno muovendo tramite una raccolta firme, ora a quota quaranta iscritti, per sensibilizzare l’amministrazione.

In allegato PDF della lettera arrivata alle famiglie.