SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Oltre diecimila persone: a tanto ammontano i cinesi residenti nelle Marche e in Abruzzo, come è stato riferito dal palco della festa per il capodanno cinese, che si è svolta nel pomeriggio di lunedì 7 febbraio al Palazzetto dello Sport di San Benedetto del Tronto.

Molte le autorità presenti, da quelle locali italiane, come il sindaco Gaspari, la presidente del Consiglio comunale Capriotti, il presidente della Provincia Celani, l’assessore regionale al Turismo Moroder, i rappresentanti di tutte le forze dell’ordine. E molte, naturalmente, le autorità cinesi, dai vertici delle comunità locali, ad un rappresentante dell’Ambasciata di Roma, il quale ha ricordato il sempre più fitto scambio tra Cina e Italia, con reciproci “anni culturali” nei rispettivi paesi.

Dopo aver dato il suo benvenuto dal palco, il sindaco Gaspari ha accennato al tema dell’integrazione, «che riesce in maniera del tutto naturale», ha detto, «soprattutto tra i nostri figli, che frequentano le stesse scuole e le stesse classi». Il sindaco ha poi concluso il suo intervento sul tema della ripresa economica, da favorire insieme, attraverso una collaborazione sempre più stretta. Al rappresentante dell’Ambasciata cinese il sindaco ha donato un modellino del monumento al gabbiano Jonathan Livingston, mentre le autorità cinesi hanno donato al sindaco un quadro.

Il capodanno cinese vero e proprio è stato festeggiato la sera di mercoledì 2 febbraio: alla mezzanotte è iniziato l’“anno del coniglio”. La data di questa festa cambia di anno in anno, dal momento che i “mesi cinesi” iniziano ad ogni novilunio. Al capodanno seguono quindici giorni di festeggiamenti, che si concludono con l’altrettanto tradizionale “festa delle lanterne”. Il rappresentante dell’Ambasciata ha pure riferito della grande manifestazione per il capodanno cinese, che si è svolta nei giorni scorsi a piazza del Popolo a Roma, per la prima volta in Italia, con la partecipazione di oltre ventimila persone.