SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Accorrere in aiuto a quelle persone che si trovano in un particolare stato di povertà rappresenta una delle principali prerogative delle missioni umanitarie. Una di quelle esperienze che spesso suscitano un sentimento di disagio e inadeguatezza per chi decide di offrire il proprio contributo di solidarietà quando si trova a vivere in prima persona la difficile realtà di quelle popolazioni.
Da qui, si è preso spunto per dare il via a un corso di volontariato missionario organizzato dall’associazione Croce del Sud. “L’obiettivo del corso – fa sapere Don Francesco Ciabattoni presidente dell’associazione – è rivolto a quanti vogliono intraprendere un percorso umanitario che richiede però una preparazione adeguata”. Il primo dei cinque appuntamenti del corso è previsto per venerdì 4 febbraio alle ore 21 presso la sede di via Madonna della Pietà seguiti poi da quelli del 18 marzo, 8 aprile, 6 maggio e 4 giugno ai quali seguirà una seconda fase nella quale si effettueranno dei corsi di lingua portoghese e di primo soccorso rivolti a coloro che desiderano fare un’esperienza all’estero.

Come spiega Don Francesco Ciabattoni, l’idea del corso si sviluppa dall’enciclica Redemptoris Missio di Giovanni Paolo II a vent’anni dalla sua promulgazione e ogni incontro si concentra sulla lettura e la riflessione di alcune parti della lettera del Pontefice – la quale ribadisce la permanente validità del mandato missionario – a cui seguirà l’ascolto di una testimonianza di un volontario, la storia della Croce del Sud e le attività di volontariato da realizzare.

Dal 2000 l’associazione Croce del Sud invia i propri volontari a Breves, una zona del Brasile situata nella parte nord-orientale dello stato del Pará sul delta del Rio delle Amazzoni attraverso una struttura che raccoglie circa 130 bambini. “Per la nostra associazione è ormai una costante preparare i gruppi e le partenze una o due volte l’anno in questa zona del Brasile – prosegue Don Francesco – lo scopo di queste missioni è quello di condividere una parte di vita con quelle persone che vivono in situazioni di svantaggio. Tutto ciò serve innanzitutto a noi per recuperare quel senso profondo di vita che spesso tendiamo a dare per scontato”.

Le iniziative a scopo umanitario dell’associazione proseguono con la tradizionale campagna di raccolta fondi “Natale senza Fame” che proprio nel decennale ha raddoppiato la quantità economica rispetto all’anno precedente. Grazie alla collaborazione della parrocchia Sacro Cuore di Martinsicuro, la parrocchia Sacra Famiglia di Porto d’Ascoli, il Santuario di San Giacomo della Marca e la chiesa di San Niccolò di Monteprandone, in due mesi sono stati raccolti 15 mila euro attraverso i quali è stato possibile dar da mangiare a circa 1600 famiglie durante la settimana natalizia grazie all’impegno di cinquanta volontari di Breves e venti volontari italiani. “Un riscontro alquanto positivo che ci incoraggia a proseguire con il nostro percorso anche se con molta fatica. La prossima spedizione – aggiunge Don Francesco – è prevista per il 17 febbraio fino all’8 marzo e tra i volontari ci saranno Ugo Marzozzi, medico di base, Daniela D’Antoni e Ramona Sguariglia”.

Altra iniziativa promossa dalla Croce del Sud è inoltre quella della costruzione de La Casa di Joelma, una casa di accoglienza per ragazze madri. Il 90% delle ragazze, come spiega il presidente dell’associazione, vive questa realtà dove diventare madri è un valore maggiore rispetto a quello della famiglia e del matrimonio. L’obiettivo di questa struttura è anche quello di creare un circuito che, attraverso l’accoglienza, possa far uscire queste ragazze dalla prostituzione minorile – e introdurle in una serie di attività di laboratorio come quello di taglio e cucito – e proteggere anche quei bambini quotidianamente esposti ai pericoli e alle malattie quali il tifo, il colera e la malaria. Breves infatti, è una zona che si espande lungo il Rio delle Amazzoni e registra un alto tasso di morti infantili in cui, fra l’altro, è necessario utilizzare le barche e le canoe per spostarsi.
“Grazie alla riuscita collaborazione con il centro per la Pastorale Familiare della diocesi – conclude Don Francesco – è stato possibile raccogliere 7400 euro attraverso una lotteria diocesana. Il clou della manifestazione è avvenuta domenica 9 gennaio al Teatro delle Energie di Grottammare con l’estrazione della lotteria seguita da diversi spettacoli. Grazie a questa somma, sarà possibile realizzare La Casa di Joelma per proseguire con la nostra missione e condividere la vita con le persone a noi lontane nello spazio ma vicine nella fede”.

Ulteriori informazioni sul corso di volontariato missionario, sono disponibili al numero 0735/594281, 348/7106477 oppure all’indirizzo web www.crocesud.it