GROTTAMMARE – Sarebbe dovuto scadere ieri 31 gennaio il concorso fotografico “Sconfiniamo: il bello dell’accoglienza” indetto dalla Consulta per la fratellanza tra i popoli che ha posto una proroga al 30 aprile 2011.

“Abbiamo ricevuto numerose richieste di informazioni e anche dalle scuole ci hanno sollecitato a rimandare la scadenza del concorso, fissata inizialmente al 31 gennaio – fanno sapere dalla Consulta – abbiamo quindi ritenuto opportuno prorogarla per assecondarle. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti, adulti e bambini in apposite categorie. Al momento, comunque, ci stiamo preparando a designare la giuria del concorso che, oltre a figure istituzionali, comprenderà naturalmente anche esperti del settore. Per quanto riguarda l’impegno con il Popolo Saharawi, stiamo definendo la data della serata, che comunque manterremo ad inizio primavera. Sappiamo già che questa estate arriveranno  altri 15 bambini. La cena di solidarietà è stata sempre un ottimo strumento di solidarietà. Non ci aspettiamo grandi numeri, quest’anno, ma sicuramente confidiamo nel potere della comunicazione che un evento sempre tanto partecipato porta con sé”.

Il tema del concorso fotografico è “Il bello dell’accoglienza”, ovvero le buone pratiche di inclusione sociale, con l’obiettivo di condividerle con gli altri per moltiplicarne l’emozione e, possibilmente, anche l’azione: “Il senso dell’iniziativa è dare valore alle buone pratiche – spiegano infatti dalla Consulta – , in un mondo in cui  a fare notizia sono principalmente fatti negativi, in particolare episodi di intolleranza e resistenza alla diversità. Il nostro obiettivo è di promuovere una migliore cultura dell’accoglienza, di stranieri o non stranieri, nelle comunità locali, attraverso la testimonianza di esperienze, circostanze, che abbiano come soggetto persone, situazioni o cose, appartenenti a culture diverse dalla propria, etnie, religioni, stili di vita”.  (Sconfiniamo- bando di concorso)

La decisione è stata presa in una recente riunione in cui è stato dato il via anche all’organizzazione della cena di solidarietà per il Popolo Saharawi, il tradizionale appuntamento per la raccolta di fondi a sostegno del programma di cure e assistenza sanitaria dei bambini profughi nel deserto algerino. Nella stessa seduta, è stata data lettura dell’accoglimento di dell’adozione a distanza di un bambino ospite di una struttura per l’infanzia in Uganda. L’iniziativa è la risposta all’appello di solidarietà lanciato da due religiose del posto, operatrici dell’orfanotrofio, in una recente visita al Comune di Grottammare.