dal settimanale Riviera Oggi numero 851 del 13 dicembre 2010

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Echo è il suo nome d’arte. Echo come quella voce che ripercorre la musica italiana e straniera degli ultimi quarant’anni che tanto ci ha emozionato e da cui si è preso spunto per dar nome a un gruppo, gli Echo’s, vincitore della prima edizione del festival del piano bar nella rassegna musicale Cupra in Note. La bellissima voce di Francesca Spaletra rende la cantante sambenedettese il “giovane leone” di questa settimana.
Nota appunto per essere la voce degli Echo’s, il percorso di formazione musicale della Spaletra, classe 1980, si alterna tra la partecipazione a diverse rassegne musicali locali e nazionali, un esempio è il Festival dell’Adriatico Alex Baroni e il concorso Divi di domani vicino Pavia, e alcune collaborazioni fra cui quella con il cantautore Fernando Simone per la pubblicazione dell’album Il veleno del serpente.
Ma è con i membri del gruppo Secondavera (Sergio Morganti, Pino Neroni, Stefano Spinelli, Marco Zinnia, Carlo Coccia e Roberto Pagnanelli) che la Spaletra parte alla volta di Sanremo quando nelle edizioni 2009 e 2010 del Festival il gruppo presenta, nella sezione Sanremo Online, due brani dai titoli “Sarebbe bello” e “Destinata ad amarti”.
Inizia così l’esperienza degli Echo’s con alcuni membri dei Secondavera attraverso delle esibizioni premiate per la bravura vocale della loro vocalist oltre che per l’accurata scrittura degli arrangiamenti in luoghi che ricalcano i palcoscenici dei big della musica. Un esempio, è l’arena Alpe Adria di Lignano Sabbiadoro, per diversi anni una delle location del Festivalbar.

Nel corso della sua carriera musicale, ha sempre fatto parte di un gruppo o ha alternato momenti da solista?
“La mia carriera musicale è iniziata da solista e col passare degli anni ho iniziato a lavorare con un gruppo. Tuttavia, sono anche stata impegnata con delle collaborazioni, alcune delle quali ancora in corso, ad esempio con Cinols, uno dei componenti degli East Side Beat. Cinols è un ex deejay con cui ho realizzato un vinile dal titolo “Mon Cheri”, passato da diverse emittenti radiofoniche nazionali. Si tratta di un gruppo famoso negli anni Ottanta per aver remixato il brano Ride like the wind”.

Quando inizia la sua esperienza con gli Echo’s?
“Il mio percorso con questo gruppo inizia questa estate nel momento in cui abbiamo deciso di partecipare al concorso musicale Cupra in note”.

La sua tecnica di canto si è trovata subito in sintonia con il tipo di musica suonata dal gruppo?
“Assolutamente si. Il nostro repertorio è alquanto vasto poiché abbraccia diversi tipi di musica, da quella leggera al rock riclassificando il tutto in chiave acustica. Ad esempio, in alcune delle nostre esibizioni abbiamo ripercorso alcuni dei successi di Mina fino a quelli rock dei Goo Goo Dolls”.

La musica che lei interpreta s’identifica in uno stile in particolare?
“Nessuno stile in particolare. Posso dire che la musica che interpreto e che produco s’identifica in quasi tutti i tipi di genere. Ad ogni modo, la musica dagli anni Sessanta agli Ottanta, da Gino Paoli a Patty Smith fino a quelli anni Novanta sulla scia dei Roxette, rappresentano per me un punto di riferimento”.

Il canto per lei rappresenta un hobby o una passione che la accompagna da sempre?
“Il canto, come la musica in generale, sono per me una passione che mi accompagna sin da bambina”.

Quest’anno gli Echo’s inaugurano da vincitori la prima edizione del “Cupra in note”, il primo Festival del Piano Bar. Cosa pensa riguardo a questo tipo di iniziativa culturale?
“Nonostante sia stato considerato in modo negativo da qualche partecipante, ritengo che sia un’ottima iniziativa organizzata dall’Amministrazione comunale di Cupra dotata tra l’altro di una giuria seria e competente. Cupra in Note è quel tipo di rassegna musicale che fa da cassa di risonanza per i gruppi come noi oltre a essere un esempio per i Comuni limitrofi dal punto di vista culturale e un’occasione per invogliare i giovani a mettersi alla prova”.

Insomma, un’esperienza che le ha permesso di viaggiare considerando che Cupra in note è un progetto gemellato con Lignano Sabbiadoro?
“Esattamente. Un’esperienza che ci ha permesso di esibirci in un contesto extraregionale. A Lignano Sabbiadoro infatti la rassegna musicale si è svolta nella bellissima scenografia tipica dell’arena Alpe Adria, una location ideale dal punto di vista acustico per il tipo di musica che noi degli Echo’s interpretiamo”.

Le vostre esibizioni si svolgono anche al di fuori del contesto piceno?
“Abbiamo partecipato col gruppo Secondavera a Metteng del mare, una rassegna culturale che si svolge tutti gli anni d’estate a Marina di Camerota, un bellissimo paese che si affaccia sulla costa campana. Anche qui un’occasione per approfondire le mie conoscenze e quelle del gruppo nell’aspetto tecnico”.

Oltre alle esibizioni, al momento ci sono progetti musicali in particolare a cui si sta dedicando?
“Al momento sono impegnata a collaborare col Premio Letterario Comune di Castorano, un’iniziativa organizza appunto dal Comune di Castorano che si svolge di solito nella prima parte dell’anno. Si tratta di un concorso a cui prendono parte i poeti provenienti da tutta Italia e colui che si aggiudica il premio per la miglior poesia vede il proprio componimento riproporsi in chiave musicale. Ad esempio, nell’edizione 2009 la poesia vincitrice, Di notte il mare di Luciano Tallone, è stata da noi riarrangiata e suonata. Il brano, prodotto dalla PDD di Milano, è poi stato trasmesso nelle principali emittenti radiofoniche nazionali. Al momento della premiazione interviene il nostro tastierista “il Maestro” (Sergio Morganti) che inizia a lavorare all’arrangiamento del brano per poi proporlo nella serata finale della premiazione”.