ANCONA – Dai tagli alla cultura, di cui molto si è parlato negli ultimi tempi, la Regione Marche sembra essere tra le meno colpiti, almeno apparentemente. Nonostante questa nota positiva infatti la crisi delle sale cinematografiche si è abbattuta, inevitabilmente, allo stesso modo delle altre regioni. Il caso del cinema Mr.Oz di Ancona, multisala cittadino inattivo da oltre una settimana, è il simbolo del difficile momento per i gestori di sale cinematografiche.

“E’ una crisi che desta preoccupazione in chi ha la responsabilità pubblica in materia culturale e cinematografica” commenta l’Assessore regionale alla Cultura, Pietro Marcolini “e diviene sempre più evidente la necessità di individuare soluzioni articolate ed organiche per sostenere l’attività delle sale in una logica polifunzionale, capace di promuovere la programmazione ordinaria, le rassegne, facendole diventare centri di attività culturali al servizio del territorio. In un’auspicabile confluenza tra iniziative culturali e associazionismo, la sala potrà riempirsi di contenuti e pubblici diversi per implementare e far circolare una ‘nuova corrente’ culturale e civile”.

In merito al cinema Mr.Oz di Ancona l’assessore ha già sottolineato l’esigenza di un intervento riparatore nel caso specifico, ma con possibilità di estensione regionale vista la simile situazione in cui versa ormai gran parte della sale dei centri storici, dedicate a una programmazione di qualità e impegnate a valorizzare i circuiti marginalizzati dalla cultura del multisala di periferia.
In alcuni dei progetti sostenuti dalla Regione Marche, già a partire dal 2009, il passaggio al digitale è stato lo strumento che ha introdotto a interessanti iniziative di utilizzo polifunzionale delle sale, come nel caso di Macerata e Fermo: due progetti di attività di sale a gestione privata all’interno di una proprietà pubblica. La Regione inoltre, come ulteriore risorsa, sta attivando un tavolo di coordinamento a livello provinciale di governo del settore cinematografico, oltre che un tavolo di lavoro dedicato alla progettualità europea.