ASCOLI PICENO – Un secondo Centro antiviolenza tutto dedicato alle donne nascerà ad Ascoli entro i prossimi giorni.
La violenza domestica è un fenomeno presente anche nel Piceno. Per questo è stato adottato il 26 gennaio un protocollo operativo che consolida la collaborazione già esistente tra forze dell’ordine, Provincia, Prefettura, Asl, Centro antiviolenza e consultorio familiare, per intervenire sia sul piano preventivo, sia su quello assistenziale a favore delle donne vittime di violenze fisiche, psicologiche, economiche o sessuali.

“I dati disponibili delineano un quadro certamente meno drammatico di quello che si rileva nelle grandi aree metropolitane, ma è comunque necessario monitorare la situazione e adoperarsi per ridurre il fenomeno”, ha affermato il prefetto Pasquale Minunni.

La violenza di genere è trasversale e coinvolge spesso anche famiglie di livello sociale, economico e culturale elevato: “Individuare casi di abuso in famiglie disagiate è più facile perché i servizi sociali sono già presenti in contesti di questo tipo, ma non esiste una correlazione diretta fra violenza sulle donne e basso livello socio-economico”, ha precisato Vincenzo Luciani, responsabile del Consultorio familiare di Ascoli.

In base al protocollo siglato oggi, il Centro antiviolenza gestito dall’associazione “Realtà donna”, già attivo da marzo 2010 a San Benedetto, presso il poliambulatorio di via Romagna, a breve avrà una sede anche ad Ascoli, presso il Consultorio familiare, in modo da facilitare la fruizione del servizio anche da parte delle donne che, per qualsiasi motivo, abbiano difficoltà a raggiungere San Benedetto.

I casi di abuso denunciati rappresentano solo il 7% di quelli effettivi e, nonostante un aumento dell’emersione stimato intorno al 10% nei dieci mesi di attività del Centro antiviolenza, sono ancora molti gli episodi che non vengono alla luce. Lo scopo primario dell’iniziativa è proprio creare una rete di punti di riferimento cui le vittime o le persone che sono a conoscenza di situazioni critiche possano rivolgersi per segnalarle e ottenere aiuto.

Il prefetto Minunni si è detto fiducioso nel buon esito di questa iniziativa, illustrandone i contenuti alla stampa insieme al vicepresidente della Provincia e assessore alle Pari opportunità, Pasqualino Piunti.

Presenti anche il prefetto vicario Malgari Trematerra, la dirigente di polizia della Questura di Ascoli Patrizia Carosi e il capitano dei Carabinieri Felice Pagliara, la responsabile del Centro antiviolenza Elena Liodori, il presidente dell’ordine dei medici di Ascoli Antonio Avolio, Gabriella Sopranzetti del Servizio politiche sociali della prefettura di Ascoli, Donatella Guastaferro dell’Asur 12 di San Benedetto e Luigi Ficcadenti, coordinatore dell’Ambito territoriale sociale 23.