SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una missione che la nostra Diocesi, con i fondi dell’otto per mille e il know how della Caritas, sta sostenendo nelle Filippine per portare un concreto aiuto in un paese tropicale, nel quale il clima poco salubre, un sistema sanitario pubblico non certo universale e la pur dignitosa povertà creano seri problemi di mortalità infantile.

Ne ha parlato il diacono Umberto Silenzi, direttore della Caritas di San Benedetto, durante il tradizionale incontro con la stampa del 24 gennaio, giorno della Festa di San Francesco di Sales, Patrono dei giornalisti.

Silenzi, reduce dal Natale nelle Filippine, racconta: “La missione è partita con due suore Teresiane di Ripatransone, che nove anni fa su esortazione del Vescovo Gestori giunsero nelle isole di Cebu e Bohol per creare una missione. Partirono senza sapere l’inglese, ultra sessantenni, con il grande coraggio che solo l’Amore dà. Hanno gettato le basi per un lavoro che stiamo completando con i fondi dell’otto per mille. Abbiamo acquistato un terreno, lo abbiamo recintato, ci stiamo realizzando una chiesa e un ambulatorio, organizzano corsi per infermiere con l’aiuto di medici volontari filippini”.

Sono stati fatti degli scavi ed è stata trovata l’acqua, è stato costruito un centro per le suore novizie, un centro di accoglienza per i volontari della Caritas che vogliono fare un’esperienza di Aiuto laggiù, all’insegna del valore della Mondialità.

E, novità degli ultimi giorni, con l’aiuto di due case farmaceutiche partirà a breve un progetto per produrre “spirulina platensis”. Si tratta di una micro alga conosciuta fin dall’antichità per le sue virtù curative e per il suo grande potere calorico. Ha proprietà anti infiammatorie, anti virali, di integrazione per le disfunzioni alimentari. Davvero una manna dal cielo per quelle latitudini, che può essere coltivata in vasche e prodotta a partire dagli ultimi mesi del 2011. Un sostegno concreto per le popolazioni del posto, un bel modo di fare solidarietà.

Il Vescovo Gervasio Gestori, molto convinto del progetto e conoscitore delle Filippine, ha manifestato entusiasmo per l’attivismo dei diaconi laici, essenziali per la Chiesa in un momento di crisi delle vocazioni.

E, rivolto ai giornalisti e ai comunicatori, ha ribadito il messaggio di Papa Benedetto XVI in occasione della 45a Giornata Mondiale delle Comunicazioni, cogliendo l’occasione per ricordare una importante figura della Comunicazione cattolica locale, don Andrea Marozzi: “Comunicare vuol dire essere in contatto con l’Altro, un contatto fra diverse menti e diverse libertà. E vuol dire anche educare, oppure non educare. I giornalisti possono educare o possono diseducare. Le agenzie educative non sono solo la Famiglia, o la Scuola, che non sempre oggi educa, spesso informa soltanto. Ci sono le parrocchie, ci sono i mass media, che sono una grande agenzia educativa. Tenetelo sempre presente”.