CUPRA MARITTIMA – “Prima di procedere con la proposta del piano di riqualificazione urbana del quartiere Catasta, voi amministratori dovreste pensare ai servizi principali di cui la cittadinanza ha bisogno, come l’asfalto delle strade e la carenza dei parcheggi e proprio questi ultimi verrebbero a mancare dal momento in cui si procederebbe con la riqualificazione in un quartiere dove tra l’altro vi è anche una fabbrica”.
La dichiarazione di uno dei cittadini presenti all’incontro di urbanistica partecipata mercoledì sera, rappresenta un“no” alla riqualificazione del quartiere Catasta. Il secondo appuntamento tra l’Amministrazione comunale e la cittadinanza per discutere riguardo alla proposta di riqualificazione del quartiere è servito ai residenti per ribadire il loro totale disaccordo in merito a questa iniziativa. Al cinema Margherita hanno preso parte all’incontro il sindaco Domenico D’Annibali, l’ingegner Matteo Gualano e l’architetto Nicolino Calvaresi – ideatori del progetto – che nel corso della serata hanno illustrato ai cittadini le caratteristiche di un piano che prevede un costo di realizzazione pari a 1 milione e duecento mila euro.

Nel dettaglio, l’operazione di riqualificazione urbana del quartiere prevede la possibilità di edificare due lotti che hanno una cubatura massima di diecimila metri cubi caratterizzati da due aspetti distinti: per quanto riguarda le strutture di servizio, il progetto prevede la realizzazione di un polo di aggregazione disposto su due livelli e avente una superficie di 480 metri quadri nel quale poter svolgere attività ricreative, mostre espositive e riunioni di quartiere. A questa struttura, si aggiunge poi la realizzazione di un campo sportivo in calcestruzzo dotato del servizio spogliatoi e di un impianto di illuminazione notturna per una grandezza pari a 70 metri quadri.
Per quanto riguarda invece le nuove infrastrutture, il dibattito si è concentrato sulla costruzione di un ponte carrabile a doppia corsia con i relativi marciapiedi che collegherebbe le due sponde del torrente Sant’Egidio all’altezza dell’incrocio fra via Ruzzi e via Mostardi. Il ponte rappresenterebbe così – secondo l’ingegner Gualano e l’architetto Calvaresi – un nuovo accesso al quartiere Catasta per facilitare la viabilità di accesso e uscita sulla strada Statale.
Il progetto prevede inoltre la realizzazione di una strada a senso unico parallela alla provinciale San Silvestro dotata di un parcheggio con quaranta posti macchina in aggiunta a quelli già presenti nell’area sportiva e un collegamento ciclopedonale che prende inizio dal ponte dell’autostrada fino ad arrivare al viale Gorizia.
Il piano di riqualificazione intende infine mettere a punto un’opera di mitigazione idraulica del torrente Sant’Egidio, un intervento che ha lo scopo di mettere in sicurezza le abitazioni da eventuali esondazioni, specie per quanto riguarda la sponda sud del torrente.

Alla presentazione del progetto sono seguite numerose critiche da parte della cittadinanza. Fra chi accusava l’Amministrazione comunale di non mettere in atto le proposte facenti parte del programma elettorale, c’è stato anche chi ha bocciato del tutto il piano di riqualificazione poiché oltre a determinare una cementificazione sregolata del quartiere questa iniziativa andrebbe a ridurre le zone verdi e i parchi giochi esistenti.

“Per quanto Cupra rappresenti uno dei paesi più belli della costa adriatica – dichiara il sindaco D’Annibali – è necessario adeguarla ai tempi e il progetto di riqualificazione del quartiere oltre ad avviare un confronto tra l’Amministrazione comunale e la cittadinanza intende rilanciare la zona attraverso nuove infrastrutture che non incidono in nessun modo sul bilancio comunale e non perdono di vista l’aspetto paesaggistico e ambientale. Al momento nulla è stato deciso e lo scopo di questi incontri è quello di informare i cittadini sulle iniziative dell’Amministrazione comunale, un elemento che è alla base della democrazia”.
Al termine dell’intervento il sindaco D’Annibali ha assicurato a coloro che hanno preso parte all’assemblea cittadina di tenere conto delle varie posizioni in merito al piano di riqualificazione, dicendosi disponibile a un’eventuale raccolta firme da porre all’attenzione del Consiglio comunale.