SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Se l’Italia dei Valori a livello nazionale si rivela quotidianamente un grosso grattacapo per il Cavaliere, in Riviera il medesimo partito rischia di far sudare le classiche sette camicie a Giovanni Gaspari.
Come anticipato ieri dal nostro giornale infatti, i dipietristi Eldo Fanini e Dante Merlonghi si sono incontrati al Calabresi con Amedeo Ciccanti, deputato Udc e promotore del Polo del Buongoverno.
“L’Idv e il nuovo Polo – dichiara il deputato centrista – sono pronti a parlarsi per costruire una comune piattaforma alternativa alla destra. Il nodo da sciogliere è se questa scelta può essere fatta con o senza il Pd di Gaspari. Infatti, un Pd disponibile a rinunciare a Gaspari e pronto a concordare un nuovo nome su un piano di pari dignità di tutti gli alleati, troverebbe oltre ad una convinta adesione dell’Idv anche una vasta aggregazione di forze del nuovo polo. Un Pd, invece, chiuso sulle sue posizioni e assetti di potere interno pone seri problemi di tenuta di alleanza anche all’Idv, che per tali ragioni guarda con interesse alla nostra iniziativa”.
Una vera e propria bomba, lanciata dal magnete ascolano su un sindaco salvato dalle ceneri nell’ormai celebre Consiglio del 23 dicembre 2009 (incurante persino di una rottura dell’Udc sambenedettese) e difeso a più riprese anche nelle recenti uscite pubbliche. Ora invece il clamoroso cambio di passo, col primo cittadino isolato e messo con le spalle al muro.
“L’annusamento è stato buono”, commenta il segretario comunale Udc, Luigi Orlandi. “Aspettiamo che si chiariscano al loro interno sulle scelte da fare. La riunione è durata un paio di ore e si è soffermata sui temi dell’urbanistica, del porto, del turismo, dello sviluppo e dell’occupazione, affinché si possa delineare una vocazione e una identità di San Benedetto che ancora manca”.
Non si sbilancia troppo, al contrario, Dante Merlonghi, che tuttavia si smarca dal Pd: “Lo sfilamento dell’Udc da una coalizione di centrosinistra in città rispetto ad un quadro regionale fondato su Pd, Idv e Casiniani, pone seri problemi di successo alle elezioni e costringe tutti ad una riflessione perché prevalga l’interesse a battere la destra sugli assetti interni del Partito Democratico”.
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in poche parole ciccanti vuole scegliere il sindaco in accordo con l’idv. mentre l’idv non voleva le primarie perche secondo loro la continuitaì era gaspari…
complimenti a merlonghi e fanini per la coerenza…
una domanda ma perche non ve ne tornate in ascoli invece di venire a sbt a fare danni?
Perché è nell’indole sambenedettese dare una mano agli ascolani.
http://www.nuovatvp.it/watch.php?par=2778
Ascolti quel che dice, ad esempio, l’ascolano Umberto Trenta che nel seggio del paese Alto alle ultime regionali ha preso solo due voti in meno del sambenedettese Luca Vignoli.
Boh, c’è questo gusto incondizionato che San Benedetto ha per tagliarsi i coglioni per far dispetto alla moglie (Direttore la prego di lasciare la parolaccia, perché rende).
Ancora non mi capacito come mai un politico ascolano riesca a dover decidere le alleanze a San Benedetto…
Non credo che si tratti tanto del fatto che sia o meno ascolano. E’ un caso.
Il fatto è che Ciccanti è il capoccia dell’UDC marchigiano… non è segretario regionale (e neanche provinciale tra l’altro) ma conta più di lui. Credo sia addirittura vicecapogruppo alla camera… ma di questo nn sn sicuro. Forse lo era al senato. Quindi ascolano o no, gli affari dell’UDC li conduce lui.
Perchè i Sambenedettesi sono disinteressati e distratti (basti pensare che molti per Mega-Variante intendevano la bretella collinare). Se nessuno si preoccupa di pretendere dai candidati sindaci idee e proposte per la città è normale che le elezioni diventino un affare per politici di mestiere che fanno alleanze improbabili pur di far pesare il loro calibro e magari cambiare idea al ballottaggio.
Tutti si candidano Sindaci ma proposte per la città nemmeno una, per me equivale a nessun candidato sindaco!
è nel DNA dei Sambenedettesi denigrare i valori dei suoi e farsi comandare da uno di fuori
Stesso riferimento dato al signor Coccia.
http://www.nuovatvp.it/watch.php?par=2778
Ascolti quel che dice, ad esempio, l’ascolano Umberto Trenta che nel seggio del paese Alto alle ultime regionali ha preso solo due voti in meno del sambenedettese Luca Vignoli.
bisognerebbe ricordarlo all’amico VIGNOLI…
Viene a San Benedetto perchè in Ascoli non lo calcolano per niente!
E quaggiù “li buatte” fanno a lotta per farsi “abboccare”!
…Dante Merlonghi…. Amedeo Ciccanti…. Questo si allea con quello, quello fà la corte a all’altro… Io mi metto con te se Lui si mette con l’altro….
Pietà…. Pietà…. Che abbiamo fatto di male??
Finalmente si è svelato il contenuto di quel gioco politico portato avanti da quel personaggio ascolano di ricollegarsi in un agone regionale essendo di fatto fuori dall’agone politico nazionale a favore degli attuali assessori regionali.
Peccato che diversi politici locali dell’ultima ora non si siano accorti di questa manovra avvalorata dal fatto che ancora non è stato fatto il nome del candidato sindaco.
Politica di logoramento è quella di portare alla decisione del candidato all’ultimo momento,cioè a fare il giuoco della ricandidatura dell’attuale sindaco.
Stavolta concordo alla grande con l’analisi e la sintesi di Mariano. SBT è il capoluogo di fatto (dal punto di vista demografico, economico, sociale, logistico ecc, ecc), e se AP riesce ancora a mantenere il potere amministrativo è solo per i motivi descritti in maniera perfetta da Mariano.
Quanto è bello sognare… ;-P
“La riunione è durata un paio di ore e si è soffermata sui temi dell’urbanistica, del porto, del turismo, dello sviluppo e dell’occupazione, affinché si possa delineare una vocazione e una identità di San Benedetto che ancora manca”. Benissimo…e cosa avete deciso? Quali sono le vostre idee? Il tempo passa, le elezioni si avvicinano, ma di idee non se ne vedono in giro. Ci si “annusa” (che brutto termine), ma a quanto pare non si dice che odore si sente. Occupare con il cemento l’ultimo spazio libero a SBT è una decisione drammatica. Quell’area potrebbe essere destinata a qualcosa di… Leggi il resto »
Ridurre la politica sambenedettese a questo, a questi teatrino, a questa guitteria postribolare, non è possibile, non ci credo.
Il preoccupante è l’idiozia dei piccoli apparati e le menti che ci speculano sopra, ri-istituiamo l’antica arte del forconage, i forconi a quattro punte per “scazare lu stabbie” e riempiera la cariola e gettarlo nello “stabbiaro”….