ASCOLI PICENO – Le proteste dei cittadini di Villa Sant’Antonio,  riuniti in un comitato antinquinamento in seguito allo spegnimento di una centralina a Campolungo che aveva rilevato un livello di polveri sottili molto maggiore di quello consentito dalla legge, hanno ottenuto per il momento il ripristino della suddetta centralina.

Le proteste dei cittadini hanno trovato voce  perfino al Corriere della Sera, con la pubblicazione di una letttera di un residente che riportava i dati allarmanti, e anche presso il nostro giornale (leggi qui).

La motivazione dello spegnimento, tuttora ribadita dalla Provincia, è che  il corretto funzionamento  della centralina era  compromesso a causa  della presenza di alcuni cantieri edili che ne falsavano i valori.

“Ma, dal 3 dicembre scorso, – afferma l’Ente – alcune funzionalità, le  più importanti al fine del monitoraggio atmosferico dell’area, sono state ripristinate”.

“Proprio in questi giorni, – sostengono – si è definitivamente verificata l’attendibilità dei dati raccolti; quindi, ad oggi, ufficialmente si può finalmente asserire che la cabina è nella sua piena funzionalità operativa relativamente al monitoraggio delle polveri sottili. I dati rilevati fino ad oggi, sono a disposizione degli Enti ed Amministrazioni interessate e consultabili sul sito internet della Provincia. La  cabina rileverà i dati sicuramente per tutto il periodo in cui saranno vigenti i provvedimenti contingenti per la riduzione della concentrazione di polveri sottili PM 10 nell’aria, adottati a seguito dell’accordo di programma sottoscritto dalla Regione Marche, dalle Province e dai Comuni interessati”.

“In questa prospettiva – ha sottolineato  l’assessore all’Ambiente Andrea Maria Antonini – la Provincia  valuterà in futuro anche l’opportunità di riclassificare e di riposizionare tale stazione di controllo in una zona meno decentrata e più vicina ai centri abitati di Castel di Lama e Villa Sant’Antonio con l’obiettivo di migliorare ulteriormente l’attività di controllo a vantaggio della sicurezza e  tranquillità  della cittadinanza locale”.

Si tratta ora di valutare i nuovi dati forniti dalla centralina di rilevazione. Cabina o non cabina, è da capire se i residenti della zona corrono il rischio di una eccessiva esposizione alle micidiali polveri sottili.