MARTINSICURO – Approvato il Piano Spiaggia dopo sei ore di discussione in Consiglio comunale con 11 voti favorevoli (assente l’assessore Tommolini) e 8 contrari. Nervi tesi tra maggioranza e opposizione, con il consigliere delegato al Demanio Massimo Vagnoni che ha presentato il documento tra numerosi botta e risposta con Fli, Pd e Città Attiva. I toni si sono via via scaldati con il passare delle ore, tanto che si è dovuto anche sospendere la seduta per una decina di minuti per cercare di placare gli animi.

“Il Piano Spiaggia è la proposta che presenta l’amministrazione – ha esordito Vagnoni – e dopo l’approvazione tutti saranno chiamati al lavoro di condivisione, analizzando tutti gli aspetti e apportando suggerimenti o critiche”. Il consigliere delegato ha poi illustrato il documento in tutte le sue caratteristiche tecniche, sostenendo che i contenuti verranno resi noti anche alla cittadinanza attraverso una serie di incontri.

“Un’affermazione di questo tipo non ha senso logico – ha affermato Romano Antonini del Pd –. La condivisione si doveva avere in fase di elaborazione, non ora che i giochi sono fatti. A questa maggioranza il confronto non interessa. L’importante per questi pseudo – amministratori è commercializzare, svendere, portando avanti solo gli interessi di pochi. Poco importa se la spiaggia è un bene pubblico e se non sono stati interpellati i legittimi proprietari, i cittadini”.

“Un Piano Spiaggia si elabora in base ad un certo tipo di turismo che si vuole sviluppare – ha affermato Andrea D’Ambrosio di Città Attiva –  Qual è l’idea di turismo che l’amministrazione ha per Martinsicuro e che nel documento vuole promuovere da qui ai prossimi dieci anni? In questo Piano Spiaggia non c’è sviluppo turistico. Potevate chiamarlo benissimo Piano di lottizzazione demaniale. Turismo non è solo costruire chalet e dare ombrelloni, ma è anche garantire ordine pubblico, strade asfaltate, manutenzione e pulizia del territorio”.

Lo scontro si è fatto duro sulle concessioni previste nella Variante, che vanno ad incidere sulla spiaggia libera e la frammentano in tanti lembi. “Perché non sono state individuate due grandi aree per Martinsicuro e Villa Rosa da lasciare a spiaggia libera? – ha aggiunto D’Ambrosio – anziché lasciare strisce di 20-30 metri tra uno stabilimento e l’altro che, guarda caso, cadono proprio in prossimità di fossi e canali di scolo delle acque bianche?”

Le opposizioni hanno anche sollevato la questione dell’erosione, di cui l’amministrazione non avrebbe tenuto conto nell’elaborazione del Piano. Mauro Paci del Pd ha fatto notare come in questi casi sia necessario tener conto della Valutazione Ambientale Strategica (Vas) che invece manca del tutto. Ma i toni si sono alzati anche con la mancata riconvocazione della Commissione Urbanistica, andata deserta lo scorso 6 dicembre, e del cui parere si sarebbe dovuto tener conto per una tematica così importante. “E’ strano che puntualmente per le discussioni più importanti – ha affermato Paci – la Commissione Urbanistica vada deserta. Ritengo quindi sia necessaria l’istituzione di una Commissione di inchiesta per capire quali siano le motivazioni”.

“E’ stupefacente che la Commissione urbanistica non sia più stata riconvocata nell’arco di un mese – ha rincarato Alduino Tommolini di Città Attiva – e approvare un Piano Spiaggia senza tener conto del suo parere è semplicemente improponibile. Oltretutto, se per redigere un documento così complesso i tecnici hanno impiegato 2 anni, come è pensabile che i consiglieri potessero studiarlo in una riunione della Commissione della durata di un’ora circa? Abbiamo avuto poco tempo a disposizione in questo mese per conoscere gli atti”.

“La commissione urbanistica che doveva esprimersi in materia è andata deserta – ha rincarato Antonini – e i consiglieri di opposizione, ad oggi, non hanno avuto ancora la possibilità di confrontarsi con i tecnici della commissione stessa o con i tecnici che hanno redatto questo Piano di Spiaggia. Avete deciso di fare da soli, sminuendo gli strumenti e le professionalità che il nostro Ente mette a disposizione della città”.

Fli invece ha posto l’accento sulla tipologia di strutture ricettive che potranno ambire a nuove concessioni per ombreggio e servizi (alberghi, pensioni, campeggi, residence, bed&breakfast, affittacamere): “se permetterete a chiunque abbia un’attività turistica di realizzare uno stabilimento balneare – ha affermato Di Luca – lo farete in barba alle leggi vigenti che prevedono espressamente che dette concessioni debbano essere rilasciate con bando di evidenza pubblica, lasciando cioè che tutti abbiano la possibilità di concorrere. Voi così facendo regalerete chalet a chiunque abbia un’attività turistica”.