ASCOLI PICENO – Classe 1980, si diploma ballerina nel 2000 al Teatro dell’Opera di Roma ed inizia la sua carriera che vanta apparizioni in televisione, teatro, video musicali, film e trasmissioni. Buona domenica, C’è posta per te, La vita in diretta, Sanremo estate, Sarabanda, Alle falde del Kilimangiaro, I fuoriclasse, La corrida, sono solo alcuni esempi di questo lungo percorso professionale culminato con la partecipazione, dal 2009, ad Amici di Maria de Filippi.

Da ballerina diplomatasi al Teatro dell’Opera di Roma a professionista di Amici. Raccontaci la tua storia.

La mia storia è fatta di sacrifici, soddisfazioni, rinunce e tante belle esperienze lavorative e di vita, infatti mi ritrovo ad Amici dopo 10 anni di televisione e dopo aver lavorato con importanti coreografi; in questo programma ho la possibilità di crescere sia professionalmente che a livello personale, di aiutare i ragazzi nel loro percorso attraverso le mie esperienze. E’ un lavoro impegnativo in cui non smetti mai di studiare e di imparare e ti metti in discussione con te stesso ma è una grande soddisfazione essere pagata e riconosciuta per quello che mi piace fare; nel mio caso la passione è diventata professione.

Nell’ambiente della danza classica siamo abituati a vedere ballerine esili, quasi scheletriche. Le tue curve sinuose ti hanno mai ostacolato in questo percorso?


Sicuramente il classico ha bisogno di linee esili per cui può disturbare il bacino sporgente ma dipende dai casi, non è detto sia sempre così; comunque vengo dal Teatro dell’Opera in cui ci pesavano e ci mettevano continuamente a dieta, per cui il mio corpo era sicuramente idoneo a quel tipo di danza; sono stata io a scegliere di cimentarmi nel genere moderno perché avevo bisogno di lavorare su delle qualità fisiche che potevano essere rispecchiate artisticamente in uno stile diverso.

In questo ambito sono frequenti i casi di anoressia. Come pensi si possa arginare questa piaga moderna?

È un problema che esiste da molti anni e non solo nel nostro ambiente; forse nel mondo della danza è maggiore perché si lavora con il fisico e quindi si diventa esigenti con se stessi ma anche nell’ambito della moda, in cui lavora mio marito, la maggior parte delle ragazze ne soffre. Io non ho mai avuto questo tipo di problema perché seguo un’alimentazione vasta, sono una buongustaia e cerco di mangiare un po’ di tutto, nelle giuste dosi; magari mi limito un po’ sui dolci ma siamo mediterranee.. le forme fanno parte di noi! L’importante è aiutare il fisico, fare massaggi che stimolano la circolazione e non smettere di fare sport. Non so se sia possibile arginare l’anoressia ma certamente è un problema che va affrontato con un aiuto psicologico; è importante volersi far aiutare ed avere vicino persone in grado di farlo.

Hai studiato e faticato per arrivare dove sei. Qual è la tua opinione su veline, letterine e su chiunque arrivi al successo senza alcun sacrificio?

Come in ogni ambiente ci sono persone meritevoli e persone che vengono aiutate da altri mezzi; ho sempre lottato per ottenere le cose con le mie forze e con lo studio perché comunque credo che chi semina raccoglie; è importante la professionalità, non solo qualitativa: in alcuni provini ho visto che alla fine venivano scelti ballerini non proprio fenomenali ma sicuramente puntuali , affidabili, seri e disciplinati per cui conta molto come ti poni ed il tipo di persona che sei. Comunque sono contraria a qualunque tipo di raccomandazione, anche se in ogni ambiente ce ne sono.

La danza: rigidità di regole e requisiti di base o personalità ed espressività?

Entrambe. La danza è severità, dedizione, impegno, grande personalità ed interpretazione; è un’arte nobile ed è abbinata alla recitazione perché quando balli entri in un personaggio; nel canto puoi arrivare alla gente attraverso le parole mentre nella danza lo fai attraverso il corpo per cui devi renderlo elegante, cercare la giusta misura per arrivare al pubblico senza esagerare o scendere nel volgare; è un’arte raffinata e delicata.

Classico, moderno o tango. Quale genere senti più tuo?

Mi piace mixare. Adoro il tango perché è passionale, ti permette di lavorare sulla sensualità e sull’essere donna ma sicuramente non si può approdare al tango senza conoscere prima il classico ed il jazz; è un genere proprio di una certa maturità stilistica e di studio; anche se quello che ballo io è modernizzato, con passi di jazz e moderno riadattati su una base di tango; quello puro non l’ho mai studiato.

Sei sposata con il modello Humberto Glaffo. Come concili il lavoro con la tua vita privata?

Troviamo sempre del tempo per noi; io sono fuori tutto il giorno e lui lavora di notte perché è direttore di una discoteca ma ci ritagliamo dei momenti in cui andiamo a cena fuori e facciamo i fidanzatini.. e comunque ci sentiamo spesso al telefono.

Hai in progetto di diventare mamma?

Tra un paio di anni spero di avere un maschietto ed una femminuccia, non so se tutti e due insieme..prendiamo due piccioni con una fava!