SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Lo abbiamo definito “magnete” perché lui, Amedeo Ciccanti, sta esercitando una azione di aggregazione politica fra soggetti che, in teoria, mostrano polarità in certi casi persino opposte (basti pensare a lui stesso, nell’ultimo anno molto dialogante con il sindaco Gaspari, schierato assieme al centrodestra dei finiani o al socialista dissidente Mario Narcisi, criticissimo verso l’attuale sindaco).

Ma secondo il deputato dell’Udc, il “nuovo polo” che si va creando un obiettivo l’avrebbe già raggiunto: la ventilata denuncia di un asserito metodo “padronale” di gestire la politica e selezionare la classe dirigente.

La collocazione? Alternativa rispetto a Gaspari e Bruno Gabrielli e Gabriele Franceschini, i candidati sindaco ufficializzati finora (Gaspari non è ufficiale, a dire il vero, ma è pur sempre il sindaco uscente).

E c’è anche il peperoncino sulla ferita, Ciccanti non esita a porlo sulle “lacerazioni” politiche vere o presunte aperte in questo avvio di 2011 nel centrosinistra gaspariano: “Il Pdl con Gabrielli – sostiene il deputato dell’Udc – non riesce ad aggregare alleati e il Pd con Gaspari si è ristretto notevolmente rispetto alle alleanze del 2006 e continua a perdere pezzi. Al nuovo polo non è sfuggita la presa di distanza di Italia dei Valori dall’attuale quadro politico che conforta la candidatura di Gaspari e nemmeno l’insofferenza del Verde Canducci“.

LE ULTIME NOVITA’ DAL “QUARTIER GENERALE” In una nota, sabato mattina, Ciccanti afferma: “Si è svolta venerdì sera l’ultima riunione di un primo ciclo. Le ultime dichiarazioni di condivisione sono state quelle della lista Martinelli, della DC di Fanini e della lista San Benedetto per San Benedetto di Tablino Campanelli, che si presentò nelle precedenti elezioni amministrative.  Gli altri soggetti politici che avevano già espresso la propria condivisione c’erano tutti ad eccezione di Zappasodi del Delfino e di Paolo Forlì, in quanto giustificati da altri impegni”.
Ciccanti, al quale non si può certo negare una fine capacità di politico navigato, ammette che nell’aggreganda aggregazione confluiscano storie personali tanto diverse, ma poi ci mette un pizzico di ecumenismo scuola Dc: “Si converge in un processo democratico e trasparente per cercare, nella politica, ciò che unisce piuttosto ciò che divide, nonchè scrivere insieme un programma per poi, alla fine, scegliere chi potrà e dovrà gestirlo”.
Il candidato sindaco, dice il deputato Udc, sarà scelto solo alla fine del percorso di elaborazione del programma, e rafforza il concetto con il motto “prima si fanno le prefetture poi i prefetti”.
“La strategia del nuovo polo è quella di definire un documento di sintesi degli obiettivi programmatici e di metodo, che sono emersi durante i cinque incontri che ci sono stati in queste due settimane e poi, solo poi, procedere alla definizione del programma attraverso un gruppo di lavoro. Si sono voluti evitare gli errori del passato e quelli commessi dal Pd e Pdl, che prima hanno deciso chi deve comandare, ben sapendo chi erano i comandati”.

Nelle fasi successive – sottolinea Ciccanti – non si precludono ulteriori adesioni. E poi una frase che, almeno secondo una lettura più di facciata, potrebbe far rizzare i capelli a Gaspari. Sentite Ciccanti: “Ci sono forti attenzioni sul fronte dell’attuale coalizione che sostiene il sindaco Gaspari sulla evoluzione di questo nuovo polo”. E ancora: “Così come ci sono forti pressioni su coloro che vi hanno riposto fiducia (nel terzo polo, ndr) perché si sgancino per tornare a ruotare intorno al sistema solare del Pd e Pdl. Allo stato dei fatti l’iniziativa sta dimostrando di reggere”.

E’ stato stabilito che gli aggregandi si rivedranno tutti tra una settimana per firmare il documento che costituirà il “Comitato promotore” che prenderà tutte le decisioni del “nuovo corso politico”.