SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Donne, Internet e Social Network: istruzioni per l’uso”: parte a breve un corso di formazione gratuito per facilitare le internaute in gonnella nell’accesso al web e soprattutto nell’uso consapevole di Facebook e varie “reti sociali”.
L’iniziativa è stata proposta dalla Consigliera comunale di Pari Opportunità Palma Del Zompo, viene finanziato dal Comune e realizzata in collaborazione con la cattedra di Tecnologie comunicative e media education della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Macerata, in particolare con la sambenedettese Eleonora Camaioni.
Per gli incontri, gratuiti, ci sono 40 posti disponibili e saranno organizzati due gruppi da 20 allieve.
I corsi prenderanno il via martedì 18 gennaio presso l’aula di Informatica dell’Ipsia, si svilupperanno in 10 ore di lezione articolate in 5 lezioni da 2 ore ciascuna con cadenza settimanale (martedì per un gruppo, giovedì per l’altro, sempre dalle 16 alle 18).
Le domande dovranno pervenire all’Ufficio Protocollo del Comune entro lunedì 10 gennaio.
In caso di richieste superiori al numero di posti disponibili, verrà data precedenza alle domande presentate da donne con età superiore ai 40 anni. (Per informazioni: Ufficio Relazioni con il Pubblico 0735/794405 – 430).
L’obiettivo dunque è colmare il digital divide per donne non più giovanissime, fornire una alfabetizzazione rispetto ai linguaggi della Rete, all’uso di mail, chat, blog, forum, wikipedia, fino ad arrivate a capire le comunità online, i social network con le loro opportunità e i loro rischi.
Lascia un commento
Oddio. A terzo millennio abbondantemente iniziato, c’è ancora qualcuno che scrive “IN GONNELLA” (!) per indicare una categoria sociale al femminile. Non credo ai miei occhi…
Iniziativa, quella della dott.ssa Del Zompo, nata certo con le migliori intenzioni, ma dal comunicato si ricava la sensazione di un aiuto offerto ad una sorta di DIVERSAMENTE ABILI: LE DONNE. Precedenza a quelle con una DISABILITA’ AGGIUNTIVA, l’essere “OVER 40”…
SDG
Salve Sara, mi permetto di rispondere al suo post perché credo che ci sia stato un fraintendimento, in quanto quello pubblicato non è il comunicato, ma una sua rielaborazione. La nota stampa originale è invece rintracciabile a questo indirizzo http://www.comunesbt.it/Engine/RAServePG.php/P/890010010100/M/430710010109. So che la mancanza di firma può trarre in inganno, ma credo l’articolo sia stato scritto dall’amico Oliver Panichi che era presente alla conferenza di presentazione del progetto. Le assicuro che nessuno in conferenza stampa ha appellato DIVERSAMENTE ABILI le donne o ha parlato di DISABILITA’ AGGIUNTIVA per le Over 40. Anche perché è lungi da me l’idea di poter… Leggi il resto »
Scusate ma con tanti esperti informatici e laureati del nostro territorio, proprio all’università di camerino doveva essere assegnato questo corso? Dare un pò di denaro dei sambenedettesi ai sambenedettesi no?….E l’idv parla di rilancio del territorio….Ma cominciate ad assegnare incarichi e determine ai sambenedettesi e non a facoltà o consulenti di altre province.
Cmq, lodevole lo scopo del corso.
Soprattutto scommetto che si può trovare qualche giovane di San Benedetto volenteroso che lo farebbe gratis (io stesso sarei disponibile se si potesse fare in orari non lavorativi) risparmiando molti soldi per un argomento oggettivamente banale.
Ciao Alessandro84,
mi soffermo sul termine “banale”. banale per chi? forse per chi già conosce questi argomenti come te e me? :-)
Salve Valentina,
effettivamente il corso è stato assegnato ad una sambenedettese, anzi una portodascolana, anzi “una della Sentina” che ha un incarico di docenza a contratto presso l’Università degli studi di Macerata.
Ahimè la facoltà di Scienze della Comunicazione e il corso di Dottorato in Teoria dell’Informazione e della Comunicazione da me frequentati non hanno quale sede la Provincia di Ascoli… ma le assicuro di non essere una oriunda.
La ringrazio, con il suo post, per aver sottolineato la bontà del corso.
Gentile sig.ra Camaioni, la ringrazio per la cortese replica e per aver chiarito che l’articolo non era un vostro comunicato, ma la rielaborazione – forse inconsciamente maschilista – di un giornalista. Chiarisco a mia volta. Nel mio commento non dico certo che qualcuno “in conferenza stampa ha appellato diversamente abili le donne o ha parlato di disabilità aggiuntiva per le over 40”. Parlavo infatti dell’ IMPRESSIONE che si ricavava dall’articolo [dico testualmente “dal comunicato si ricava la sensazione.. eccetera”]. Lungi da me l’idea di attribuire a qualcuno cose non dette! Era chiaro (o forse no, e me ne rammarico) che… Leggi il resto »
Grande Sara Di Giuseppe, come ho fatto finora a non accorgermi che sono un protervo e violento maschilista, machista semantico, degno di essere psicanalizzato da una equipe intera di camicie rosa inviperite? Già mi vedo frotte di valchirie sotto alle mie finestre, veleno della vendetta donnesca al mio desco, già mi vedo vittima di scioperi del talamo, già aspiro alla pietà di un giudice (a Berlino, ma che sia Est o non sia) o meglio alla disprezzante commiserazione di una pattuglia (in gonnella, già) della Polizia del Pensiero… Vado fiero del mio uso del termine “in gonnella”, amo le cose… Leggi il resto »
Gentile Signor Panichi, anch’io tutte le mattine ascolto ‘Stampa e regime’ ed anch’io adoro Massimo Bordin, che ammiro per la cultura, l’ironia, l’eccezionale capacità di portare chiarezza in qualunque discorso (perfino quelli di Marco Pannella), perciò – la prego – non lo citi a sproposito! Chiamarlo in causa per giustificare il suo stile ‘desueto’ non fa che peggiorare le cose… Sinceramente anch’io, leggendo il suo pezzo, ho provato lo stesso senso di noia e fastidio avvertito dalla Signora Di Giuseppe. Il suo stile, infatti, non è nè desueto, nè piacevolmente ‘antico’, ma semplicemente sessista, cioè portatore di una discriminazione di… Leggi il resto »
Peggiorare le cose? Sessista? Discriminatorio? Per una gonnella? Non le sembra un eccesso di “politically correct”?Suvvia, se ho urtato la sua suscettibilità me ne dispiaccio, non era mia intenzione. Ci rifletterò, ma ci rifletta pure lei. Sincero.
Ringrazio il gentile Galiè per la stima. Potevano immaginarselo, i promotori del corso, di ricevere tanta indiretta pubblicità? Tanti commenti così non li mette insieme neanche la megavariante. Magari ci siamo meritate, almeno noi gonnelle, precedenza assoluta nell’eventuale iscrizione. Lo psicanalista andrebbe a nozze, con lei (ha detto che s’è accorto di esser degno d’essere psicanalizzato, no?) se un mio commento pacatamente ironico e non aggressivo le evoca tracimanti scenari di valchirie inviperite, veleni, processi…”polizie del pensiero” (gulp!). La sua fantasia arriva fino a Berlino…est. Che c’entra Berlino est? Ah ecco, dev’essere perché le valchirie assatanate sono komuniste e all’occorrenza… Leggi il resto »
Chiedo che la Redazione corregga una sua certo involontaria svista: nella mia replica, dopo il ringraziamento al signor galiè e dopo l’osservazione sull’indiretta pubblicità al corso, è stato omesso l’inizio delle mie osservazioni rivolte al destinatario Oliver Panichi, che suonava così: “Grande Panichi…” seguito da un’ ironica domanda. Quest’ultima era di nessuna importanza, al contrario l’omissione dell’appellativo a Panichi, che precedeva quel “Lo psicanalista….eccetera”, genera fraintendimento, fa pensare quasi che le mie osservazioni siano rivolte al galiè che nomino in apertura. Chiedo che la svista venga corretta reinserendo il nome del destinatario all’inizio del periodo – anche continuando ad omettere,… Leggi il resto »
Cara Sara,
che piacere scoprire un commento intelligente come il suo! Quando scrivere è un’arte, leggere diventa un piacere.
Complimenti a Lei ed un ulteriore invito alla riflessione ai giornalisti di professione: le parole sono importanti, cerchiamo di non dimenticarlo mai!
Cara Alessandra p., Sara la conosciamo e ci farebbe molto piacere conoscere anche lei. Aspettiamo le sue generalità. Grazie.
mi stendo sul lettino e mi lascio psicanalizzare…. – “Donna di facili costumi” è espressione che ha fascino perché mi ricorda il bianco e nero, il demodè, la polvere, le “case chiuse” con il grammofono di certi film. Si certo, a quei tempi le donne erano davvero “i negri del mondo”. Ed era uno scandalo, una cosa odiosa, sul serio. Ma allora non dovremmo usare neanche la parola “corporazione” perché mentre era in auge c’erano i mascelloni in piazza Venezia? Non le sembra di esagerare? Sarà desueta, ma la parola “corporazione” conserva una connotazione che mi sembra ottima per definire… Leggi il resto »
A proposito di “Internaute in gonnella”.
Non riuscendo a cogliere il senso della sottolineatura portata in evidenza dalla signora Di Giuseppe, ho sbirciato i dizionari dove però non ho rintracciato alcuna sfumatura particolarmente interessante.
Il termine sul Treccani è dato come sinonimo di gonna.
Sul Sabatini Coletti si trova, oltre allo stesso significato di gonna, anche una accezione ironica quando accostato a figure maschili, ad esempio “poliziotto in gonnella”, o, azzarderei io, internauti in gonnella.
Ma sotto internautE in gonnella non credo ci sia da scavare un granché.
Visto che se ne sono lette di cotte e di crude, suggerisco una cosa molto seria alle donne:
difendete i vostri figli su Facebook.
Non sono un padre, ma non pubblicherei mai le foto in chiaro dei miei figli o di altri bambini.
Signore, rifletteteci prima di pubblicare le foto di famiglia, verranno viste da migliaia di occhi.
Questa riflessione la estenderei ai preti e agli altri operatori che hanno a che fare con ragazzi minorenni. Non è bello pubblicare foto di minori su Facebook.
Il mio è un suggerimento, non sto giudicando nessuno.
una volta all’anno sono in piena sintonia con gundam…esistono su fb siti civetta che chiedono la condivisione su pseudo pagine per la ricerca sul cancro,che altro non sono che siti pedofili…quindi anche io sono qui a esortare gli internauti di tutti i sessi a non pubblicare foto di minori…
Sarà la grande stima che ho per lo stile elegante e l’acutezza delle osservazioni nei commenti di Sara Di Giuseppe a condizionarmi, ma non posso non concordare con lei nel ritenere orrido il termine “internauti in gonnella”. Ciò naturalmente non impedirà a Oliver Panichi di continuare a costruire la sua carriera di giornalista, considerati il suo valore e la sua professionalità che, tuttavia, secondo me, avrebbero avuto maggiore impulso, in questo caso, da un onesto riconoscimento della scivolata linguistica piuttosto che dal tentativo di giustificarla, addirittura andandone fiero, con una pennellata di sociolinguistica. Anche a me piace “la polvere che… Leggi il resto »
Ciao a tutti,
mi permetto, dopo mesi di silenzio, di partecipare a questo “simpatico” dibattito.
Vorrei sdrammatizzare, anche perché non ne vedo il motivo, quanto riportato dall’amico Oliver.
Anche io mi diletto, ogni tanto, a scrivere e sono sempre alla ricerca di “parole” che possano colpire chi legge. Vi assicuro che spesso non è facile trovare quella più adeguata. A mio modesto parere, Oliver ha voluto usare un termine, forse offensivo, ma di certo non sentito, semplicemente per evidenziare che il corso era aperto alle sole donne.
Colgo l’occasione per salutare tutti ed augurare un prosperoso 2011.
Da Kabul
Demetrio
Gentile Demetrio,
mi sembra che nessuno qui abbia ritenuto “offensiva” l’espressione usata da Panichi, e anche per questo la sua reazione è apparsa eccessiva. Alcune/i di noi hanno solo criticato una sua scelta linguistica: libera e legittima, questa, come libera e legittima spero sia ancora la critica se espressa in modi civili.
Sono ben altre le cose di cui “offendersi”, nella realtà che viviamo e certo lei che scrive da Kabul lo sa meglio di tanti.
La ringrazio per la mia parte di auguri, che ricambio volentieri.
Sara Di Giuseppe
Ciao Sara,
si, probabilmente hai ragione quando dici che la reazione è apparsa un tantino eccessiva ma sempre molto pacata e priva, uso un francesismo che un po’ mi appartiene, “de raccechetta”.
Mi permetto di raccontarti un anettoto simpatico che vivo quasi quotidianamente. Mi trovo a Kabul perché seguo mia moglie e il suo lavoro. Spesso, quando sono con altri internazionali, alla domanda scontata:”COSA FAI QUI”, rispondo sempre alla stessa maniera: “LA MOGLIE DI MIO MARITO”. Lo dico senza rancore e senza vergogna.
Concludo salutando l’amico Pier Paolo. Un abbraccio anche a te
Demetrio
Grazie, caro Demetrio, per il sorriso scanzonato che riesci a trasmetterci da lontano. Auguro a te di continuare ad essere una… “moglie” perfetta e a tua moglie un bellissimo e sereno lavoro.
Ciao!
Sara
grande Demetrio!!!!! Un abbraccio, forte, forte, forte, forte, forte.
beh però essere tacciato di “inconscio maschilista” non fa piacere eh :)
Si metta in gioco. Lei usa l’ironia e mi fa fare tante risate. Lo consenta anche a me no?
Oppure solo la sua è ironia?
Demetrio, è un piacere rileggerti! Non avevo avuto più tue notizie, davvero è un piacere! Un abbraccio
…continuo il “simpatico dibattito” a beneficio soprattutto di Fardem che a Kabul avrà – immagino – poco da divertirsi. Nessuno ha drammatizzato, anzi gli interventi critici sono stati tutti nel segno dell’educazione e del rispetto reciproco. Se vogliamo rimanere nell’ambito di una discussione accademica, vorrei aggiungere – a beneficio questa volta di Antonio Prado – che il termine “incriminato”, pur non nascondendo granché sotto la superficie, appartiene più al linguaggio propagandistico dei cinegiornali Luce che non a quello di un ragazzo sveglio come il nostro giornalista (e nessun dizionario lo sottolineerà, non essendo quello il suo compito). Sono strasicuro –… Leggi il resto »
caro Galiè, grazie per gli attestati di stima di qui e di sopra, sono reciproci. Sulla qualità intrinseca del termine “internaute in gonnella” mi sono espresso sopra e confermo le mie idee rispettosamente ma in modo convinto. Ripeto: mi dispiace se vi ha urtato, a me fa soltanto sorridere, credetemi. Sul mio tono verso la Di Giuseppe, beh, dici bene tu. Trattatasi di “querelle” accademica. E nelle “querelle”, si sa, ognuno mette dentro quello che ha. Io in quel momento avevo il sarcasmo. Ma non mi sembra di avere offeso nessuno. Ho espresso una mia idea in maniera “laterale”. Trattasi… Leggi il resto »
Circa un anno fa ho avuto la fortuna di assistere ad una lezione della prof. Camaioni sul tema dei social nework e posso assicurarvi (per quanto poco possa valere la mia assicurazione) che è stata veramente interessante ed utile, al punto che ho consigliato mia moglie di iscriversi al corso che sta per iniziare (e mi ha dato retta). Mi dispiace che le lezioni siano aperte solo alle “internaute in gonnella” (a me il termine è simpatico e lo uso non curandomi di passare per sessista) perchè avrei partecipato volentieri anch’io, purtroppo non posso in quanto maschio e oltretutto nemmeno… Leggi il resto »
“INTERNAUTE in GONNELLA”
su questa asserzione del giornalista Panichi alcuni amici commentattori hanno colto l’occasione per mettere in mostra le loro notevoli capacita’ semanticolessicali. Ne è uscita una discussione simpatica ed a livello letterale molto interessante.L’amico Oliver sono sicuro che non aveva assolutamente in mente di offendere nessuno,però l’espressione “in gonnella” per riferirsi al “gentil sesso” è proprio brutta come altrettanto brutta ed insignificante (nel senso che semanticamente non so cosa possa significare) è la parola “internauta”.
Scusate ma mi è venuta così.E’ un pomeriggio particolarmente uggioso.
Accademia della Crusca???
ma a SBT non c’è quella della Papalina???