SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ricevo e pubblico un disappunto dell’ex democristiano Giovanni Piergallini oggi coordinatore della Rosa Bianca, il Movimento di Tabacci e Baccini che, dal 2008, fa coppia con l’Udc di Casini.

«Mi piace iniziare questa mia nota su quanto è successo con le nuove nomine alla Start con questi motti che ritengo molto significativi (“Chi di spada ferisce di spada perisce” “Chi è senza peccato scagli la prima pietra” “Chi la fa l’aspetti” “Occhio per occhio, dente per dente”).
Il nuovo Consiglio di amministrazione è costituito da soli componenti di estrazione di centro destra. Ciò ha fatto andare su tutte le furie il sindaco di San Benedetto del Tronto Giovanni Gaspari, che, forte del suo pacchetto azionario, non ha digerito lo sgarbo e si è messo subito all’opera, non solo per pubblicizzare tale arrogante comportamento, tenuto dal sindaco del Comune capoluogo Castelli e dal Presidente della Provincia di Ascoli Piceno Celani, ma addirittura di minacciare la vendita delle proprie quote e quindi la sua uscita definitiva dalla società.
Subito si è aggiunto, da parte del Capogruppo provinciale del Pd Mandozzi, l’appello-invito, ai sindaci della vallata del Tronto, anch’essi soci della società Start, a mettere in vendita le proprie quote sull’esempio del sindaco di San Benedetto del Tronto.
Non senza motivare questo invito: ’’si tratta di un vero e proprio atto di imperio’’ – ‘’siamo di fronte ad un potere che pensa di poter impunemente occupare forme di democrazia cristallizzate’, e via dicendo,
C’è stata, ovviamente, una difesa da parte degli esponenti di centro-destra, che hanno risposto prendendo ad esempio la nomina del Presidente della Ciip di un Presidente fermano per volere del centro-sinistra.
Per quanto mi riguarda offro solo la mia personale esperienza e che è riferita alla mia esclusione dal Cda della società PicenAmbiente rinnovata il 31 marzo 2007 con tutti componenti dell’area di centro-sinistra.
Peraltro il sottoscritto era presente nella seduta in parola e non fu fatto oggetto, nemmeno, di un cenno di ringraziamento o di giustificazione al riguardo. Anche se la società PicenAmbiente, ad onor del vero, e con mio sommo piacere, ebbe successivamente modo di ringraziarmi con una lettera per la mia collaborazione e il mio disinteressato impegno.
E’ ovvio che il disinteressato impegno l’ho inteso nel senso che non ho mai, in nessuna occasione, approfittato del mio ruolo di amministratore, per votare a favore o contro un provvedimento posto all’ordine del giorno, secondo una mia personale convenienza o secondo una convenienza per il partito che rappresentavo. Ma il mio impegno è stato sempre rivolto alla risoluzione dei problemi che andassero a beneficio dei cittadini tutti.
La mia esclusione da tale organismo non mi vide reattivo, né subito, né successivamente. Anche se non mi è sfuggito il fatto che nel successivo rinnovo dello stesso Cda del 2010 è stato nominato un ex del partito del sindaco, tornato a casa come il figliol prodigo.
Bene. A questo punto faccio solo una riflessione di tipo generale. E’ questa la politica che i cittadini si attendono? E’ questa la politica con la ‘’P’’ maiuscola che assolve al suo compito genetico, cioè quello di mettere se stessi, una volta eletti a qualunque carica istituzionale, come parlamentare, come consigliere regionale, provinciale, comunale, o rappresentante delle stesse istituzioni in organismi strumentali, a completa disposizione della comunità, dei suoi bisogni, delle sue necessità?
No non è quella di prevaricare, di commettere soprusi, di compiere vendetta nei confronti del nemico di turno, di centro-destra o centro-sinistra o nemico personale che sia.

La vendetta, la ritorsione, l’attendere il ‘’cadavere’’ del nemico sul greto del fiume, non porta pace fra i popoli, non porta benefici di ogni tipo, non porta economia, non porta prosperità, non porta benessere, non porta posti di lavoro etc. etc., ma solo odio che acceca e che vede le fazioni in lotta combattersi anche quando un provvedimento, all’ordine del giorno di un consesso qualunque, è a favore della collettivita. I motti di cui sopra rappresentano ancora oggi una morale ineludibili».

IL DIRETTORE AGGIUNGE

Sono cose loro (Udc, Rosa Bianca, Pd, Pdl…) e loro devono spiegarcele. La realtà è che Giovanni Piergallini scrive di piccoli intrighi dei quali però non è venuto a conoscenza oggi. Anzi li ha condivisi anche in tempi più o meno recenti perché anche lui riteneva che quella fosse la politica con la P maiuscola. Caro Giovanni, non lo era, non lo è oggi e non so quando lo sarà. Hai fatto bene a mettere davanti alla domanda “E’ questa la politica che i cittadini si attendono?” che non è una tua riflessione personale ma generale. Un classico salvataggio in corner da buona mezzala, quale eri da giovane calciatore della Samb