SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Se con la loro mossa vinceranno, allora la partecipazione su internet potrebbe diventare qualcos’altro rispetto a quel a cui ci stiamo abituando. La più grande campagna italiana di pubblicità di un sito web, infatti, si è scatenata nel mese di dicembre per dirottare clic e letture su www.forumnucleare.it: dvd allegati ai quotidiani, spot televisivi, naturalmente pubblicità su internet. Non – ufficialmente – per convincere che il nucleare sia la migliore delle scelte energetiche possibili (o, come dice il presidente Chicco Testa, sedicente (ex?) ambientalista, da inserire nel mix delle fonti energetiche italiane), ma soltanto per lanciare un forum aperto a tutti, favorevoli, contrari e incerti (citando lo spot: “E tu, sei a favore o contro l’energia nucleare? O non hai ancora una posizione?”).
Seducente, pulito, rassicurante. Non impositivo. Non si può: perché su internet del decennio 010, non puoi imporre una tua opinione (loro, almeno, lo hanno capito, a differenza di tanti altri). Devi discutere, coinvolgere. Sedurre appunto, semmai. Portare dalla tua parte, con opinioni e confronti opposti, la gran parte degli scettici. Che sul nucleare, ovviamente, sono tanti, e l’opposizione delle Regioni ad ospitare una centrale – anche quelle rette dal Pdl – lo dimostra.
Perché, però, parliamo di ForumNucleare.it come di uno spartiacque nella comunicazione sulla Rete?
Perché, anche se un cittadino appena smaliziato riesce a subodorare subito che dietro questo forum ci sia l’interesse di chi, in Italia, vuole costruire nuove centrali nucleari (interesse legittimo, supportato sicuramente da buone ragioni, come buone e rispettabili sono quelle di chi si oppone), il cittadino invece distratto o addirittura ingenuo, che guarda o ascolta lo spot, che tiene in mano il dvd, si pone, grazie proprio all’accuratezza degli spin doctor non della politica ma del marketing (la voce, la luce, la bellezza atletica e intellettuale dei personaggi, la confezione del dvd, i suoi colori rilassanti) una semplice domanda: “Ma forse questo nucleare non è così pericoloso”.
Una domanda, anche questa, più che lecita, anzi doverosa, perché deve essere sempre il dubbio ad arrovellare le certezze più sicure, e appunto, attraverso il dubbio, spesso rafforzate, magari.
Ma la campagna del ForumNucleare.it è invece molto sottile, subdola come una qualsiasi campagna pubblicitaria, subdola in modo speciale: il destinatario, smaliziato, distratto o meno, non percepisce chi sia il committente. Viene venduto, nei 30 secondi dello spot, nel tempo dedicato alla lettura del sito, alle decine e centinaia di commenti ricevuti nel confratello blog NewClear.it, l’idea che l’intera e costosissima campagna pubblicitaria sia il frutto dell’opera di chi, davvero, “vuole vederci chiaro”, tiene a cuore “la trasparenza” e il “confronto delle opinioni”. Non ti vendiamo nulla, noi, sembra dire il messaggio; noi, ti facciamo diventare un cittadino più informato e consapevole, senza censurare nulla (“Abbiamo pubblicato tutti i 2 mila post ricevuti, tranne qualcuno che aveva superato i limiti della decenza”, scrivono).
Insomma, una non corretta rappresentazione del confronto democratico nella Rete, in epoca di social forum e web 2.0. Perché sarebbe interessante, dal confronto che ForumNucleare.it ha aperto, sapere cosa accadrebbe se, ad esempio, le opinioni contrarie (di semplici utenti, scienziati, economisti, ambientalisti) fossero preponderanti nella quantità e qualità. ForumNucleare.it, in quel caso, dato il grande investimento promozionale, dovrebbe divenire elemento di pressione politica al fine di una opposizione al nucleare in Italia.
Tutto ciò è impossibile perché a guidare ForumNucleare.it, che è una “associazione no profit”, ci sono Enel e Edf, ovvero colossali bracci e menti italo-francesi del nucleare targato governo Berlusconi. Il loro nome, però, e i loro loghi, risultano invisibili. Non ci sono nello spot. Non ci sono nell’home page del sito. Per trovarli occorre scaricare il Pdf dello Statuto dell’associazione, scritto in burocratico carattere Lucida – quando invece il resto del sito è, ovviamente, graficamente ineccepibile – a pagina 2, al punto 6.1 (lo pubblichiamo in Pdf, in alto sulla destra). Dal Sole24Ore apprendiamo poi che, oltre ai due soci fondatori, il Forum Nucleare Italiano ha imbarcato come soci anche Alstom power, Ansaldo nucleare, Areva, Confindustria, E.On, Edison, Federprogetti, Flaei-Cisl, Gdf Suez, Politecnico di Milano, Sapienza – Università di Roma, Sogin, Stratinvest Energy, Techint, Technip, Tecnimont, Terna, Uilcem, Università di Genova, Università di Palermo, Università di Pisa, Westinghouse.
Ecco, qui, spiegato il motivo del nostro articolo. L’esposizione del marchio e della forza di una impresa rappresentano il classico punto di forza di qualsiasi campagna pubblicitaria. In questo caso, invece, sono praticamente occultati dietro l’associazione Forum Nucleare Italiano. Come se McDonald non vendesse hamburger ma aprisse uno studio dietetico nella vostra città dove vi aiutano a verificare che in una dieta equilibrata, assieme al pesce e vegetali, la carne ci sta bene. Come se la Fiat non vi invitasse ad acquistare automobili, ma vi facesse conoscere il funzionamento del motore con l’apertura di un centro nel vostro quartiere.
Può una campagna di tal fatta (nella sezione “Chi Siamo” del blog NewClear Chicco Testa scrive: “Siamo io e alcuni miei amici”: giusto. Peccato che su ForumNucleare.it non esista alcuna sezione “Chi Siamo”, ma solo una algida sezione “Contatti” senza alcun nome ma soltanto un numero di telefono fisso e la mail info@forumnucleare.it) essere corretta? Possono Enel, Edf, Chicco Testa e i suoi amici lavorare al fine di convincere gli italiani della bontà del nucleare fingendo, invece, di voler discutere (“La tua opinione è importante e può spingerci verso una soluzione favorevole o contraria“)? Quando invece, sullo spot postato su YouTube, i commenti sono stranamente interdetti (comprensibile per una pubblicità, meno invece se lo scopo della pubblcità, come sbandierato, non fosse davvero la vendita di un prodotto ma la discussione “democratica” sul tema).
Domanda che giriamo allo stesso Testa e ai vertici di Edf e Enel, e che rivolgiamo anche ai nostri lettori, con una preghiera: non di un sì o un no ad un nucleare qui si discute (chi scrive è contrario, a scanso di equivoci), ma di accettare o meno campagne pubblicitarie che utilizzano il metodo del web 2.0 (la compartecipazione degli utenti alla definizione dei contenuti) non per accrescere le informazioni ma per introdurre nella discussioni delle tesi sicuramente non ritrattabili (dimenticavamo: Chicco Testa ha già ritrattato le sue posizioni rispetto al 1987, anno del no al referendum sul nucleare; ma non crediamo che Enel e Edf possano fare marcia indietro su investimenti milionari già preventivati).
Lascia un commento
Spot e campagna di comunicazione che generano un senso di inquietudine e diffidenza per il fatto di mostrare decine di gemelli vestiti uguali mentre giocano a scacchi perfettamente accoppiati, ordinati e disposti nell’ambiente.
Non so perché ma l’immagine mi ha richiamato alla mente le sensazioni del romanzo “Il mondo nuovo” di Aldus Huxley, dove la perdita dell’identità, il controllo, la manipolazione psichica e il condizionamento mentale innervano una ipotetica società del futuro.
Tutto il contrario di ciò che la campagna di Chicco Testa vorrebbe comunicare. Forse.
Lo spot mi ha dato la stessa sensazione di Antonio Prado.. Inquietudine e diffidenza…
La scelta del gioco degli scacchi è emblematica.
Giocano a scacchi con le nostre menti,e ho paura che vinceranno.
Scacco matto
Il sito “Forum Nucleare Italiano” è scientificamente ma subdolamente impostato a sottoporre al visitatore 99 informazioni su 100 implicitamente favorevoli al nucleare. Ci sono stati sottoposti a visione messaggi, pareri ed informazioni intelligentemente preordinate e finalizzate ad una comunicazione rassicurante e predisponente all’accettazione del nucleare come soluzione ineludibile. Se è stato usato pubblico denaro per realizzare questo sito, allora si è compiuta una azione al limite della legalità, essendo la scelta del nucleare fortemente sostenuta da potentissime lobbies che trarranno profitti e vantaggi a discapito della collettività, che al contrario ne sopporterà, come successo già per l’Alitalia, soltanto i costi… Leggi il resto »
Forse qualcuno dimentica che abbiamo già votato il referendum del nucleare e abbiamo detto “NO” e non vedo perchè qualcuno vuole tornarci ancora sopra, non conta forse più la la sovranità Nazionale? Il nucleare è ormai troppo costoso,troppo pericoloso,assolutamente inutile,inquinante, ormai in disuso in tutte le Nazioni più sviluppate, ormai una tecnologia antiquata! Ci sono tecnologie nuove, sicure, non inquinanti e rispettose dell’ambiente. Cos’è oltre allo sfruttamento del Lavoro vogliamo lasciare un Mondo invivibile ai nostri figli? io non ci sto!
Lo spot in oggetto a me non dà la sensazione di inquietudine riscontrata da altri, ma, anzi, sembra un invito a discutere serenamente su scelte che spaccano in due l’opinione pubblica se non addirittura se stessi (a questo, penso, voglia alludere la presenza dei gemelli a confronto).
Ma proprio per questo, secondo me, una volta entrati nel giornale, le opinioni ed i messaggi sono, in maniera smaccatamente preponderante, orientati più a favore del nucleare che contro di esso ed il confronto paritetico va a farsi friggere.
Lei scambia le opinioni con i sondaggi. Le opinioni condite di ragionamento esistono proprio per far sì che le persone intelligenti traggano conclusioni, il loro numero è ininfluente.
Nella sezione “Chi Siamo”del sito forumnucleare.it compaiono i soci fondatori (http://www.forumnucleare.it/index.php/il-forum/missione/soci). Il link non è ben posizionato, quindi non è immediato trovarlo. Ho voluto verificare quanto scritto sopra nell’articolo, in quanto il fatto che non comparissero affatto i soci fondatori mi sembrava proprio inquietante. Non che io sia a favore del nucleare. PS: complimenti per l’articolo e i commenti, li ho letti con interesse.
La campagna atomica che impazza sulle reti televisive è pagata dal Forum Nucleare Italiano: tra i fondatori ci sono Ansaldo Nucleare, Confindustria, Edf, Sogin. Questi grandi gruppi industriali non hanno problemi di denaro. Certamente non si muovono per spirito filantropico e dunque contano di recuperare con gli interessi i 6 milioni investiti nello spot, dal momento che con il nucleare la bolletta dell’energia elettrica sarà più pesante (non più leggera!) e contribuirà a risucchiare i soldi dalla base verso il vertice della piramide economica. Ciò che si nasconde deliberatamente sono i veri costi del nucleare e chi li sosterrà, l’incidenza… Leggi il resto »
A seguito della conclamata ingannevolezza mediatica dello spot della Campagna TV del Forum Nucleare Italiano che ci stanno inoculando prima, durante e dopo i pasti, soWWWersiva_Mente ha deciso di riequilibrare appena un po’ il dibattito attraverso questo CONTRO-SPOT
Buona mossa a tutti.
Complimenti per la creatività e la giusta dose di “virulenza” informativa del “contro spot”, tipico esempio di ciò che un tempo veniva chiamata “contro-informazione”.
“Il marketing seducente si insinua nella Rete”. Pier, secondo quanto scrivi sembra che Ansaldo, Enel e altre aziende energetiche, vogliano NASCONDERSI dietro un forum per promuovere il Nucleare. Per quanto mi riguarda non credo che vogliano NASCONDERSI. Dalla homepage basta cliccare su FORUM e si legge subito che, da statuto, l’obiettivo del forum è quello di riaprire e approfondire la discussione sul nucleare. Solo uno sprovveduto può pensare che a riaprire una discussione, chiusa negli anni ’80 con un TOMBALE NO AL NUCLEARE, sia qualcuno CONTRARIO al nucleare. Ma basta fare un ulteriore click sul pulsante SOCI, per vedere tutti… Leggi il resto »
Caro Gundam,
Se su Google si trovano molte più voci contro che a favore del nucleare non è perché l’informazione al riguardo è pilotata dagli ambientalisti (che non si capisce perché sarebbero più prolifici di pagine web dei “nuclearisti”) ma perché evidentemente quel NO al nucleare degli anni ’80 è ancora vivo e vegeto.
Sul fatto che il nucleare sia a basso costo ci sarebbe molto da discutere e si trovano obiezioni al riguardo anche sul sito in questione.
Quando poi affermi “non vorrei una centrale nucleare vicino casa”, penso non ci sia altro da aggiungere.
I loghi li trovi al terzo clic: un po’ nascosti, in ambito web. Oltretutto arrivi al terzo clic se hai già visto lo spot, o letto la pubblicità. Quindi, diciamo, per arrivare a lì ci sono diversi passaggi: 1) vedere la pubblicità (la vedono tutti); 2) andare sul sito (solo i più curiosi, i più interessati, probabilmente più i contrari che la maggioranza “silenziosa”); 3) essere proprio decisi a sapere chi c’è dietro (come detto, non viene chiarito subito ma solo al terzo passaggio: occorreva farlo in home per dovere di “trasparenza”); 4) arrivarci. Le imprese sono libere di promuovere… Leggi il resto »
io non mi fido della moderazione di questo sito, per questo secondo me sono piu’ obiettivi i sondaggi pubblicati su http://www.forum-nucleare.it (quello neutrale, col trattino per intenderci.). Prendiamoci beffe dei 6 milioni di euro che hanno speso pubblicizzando tutti il sito rivale :-)
chiedo scusa l’indirizzo corretto del forum nucleare italiano (quello neutrale però ) è http://www.forum-nucleare.org
Non sono un esperto di comunicazione, ma fin dal primo momento ho visto che lo spot è chiaramente pro-nucleare.
Le domande mi sono sembrate finte.
Una domanda a @Gundam: perché non vuoi una centrale vicino casa tua?
Ho appena ascoltato un’intervista a Gianni Mattioli e Chicco Testa: Chicco Testa fornisce risposte decisamente insufficienti e poi chissà perché a lui spetta il finalino.
Oliviero Beha ha centrato in pieno la questione. Vi invito a leggerlo: http://notizie.tiscali.it/articoli/collaboratori/beha/11/01/nucleare_spot_chi_paga.html