ASCOLI PICENO – “Siccome siamo un’ opposizione responsabile, non abbiamo problemi a riconoscere anche i meriti dei nostri avversari. Partiamo da quelli”. Il consigliere comunale Velentina Bellini introduce così la conferenza che il partito democratico ha convocato insieme  ad altri gruppi di opposizione  per fare il punto su quanto fatto, o non fatto, dall’amminstrazione Castelli in questo 2010 ormai archiviato.

UNIVERSITA’ “Finalmente, su indicazione della Regione, sono stati sbloccati 8 milioni di finanziamento che giacevano in un cassetto da oltre dieci anni. Meglio tardi che mai. – dice la coordinatrice comunale del Pd, che però ha forti dubbi “sui contenuti e sull’anima che questa università dovrà avere, che sono aspetti fondamentali”. “Anche in considerazione dei tagli del governo,- aggiunge- la destinazione e il futuro dell’università ascolana va discusso in maniera approfondita”.

CONTRATTO DI QUARTIERE e OTTO PER MILLE Interviene Silvia Parlamenti (La Primavera) evidenziando come di positivo ci sia il fatto che si sia sbloccata una situazione ferma dal 2006. Del progetto, che prevede un investimento di 5 milioni per la riqualificazione di Monticelli, “apprezziamo la parte pubblica – dice – ma siamo preoccupati per quella privata, perché causerà ulteriori cementificazioni a vantaggio degli interessi di pochi”.

“A parte queste due situazioni, – aggiunge – che almeno in qualche modo si sono rimesse in moto, per il resto questa amministrazione non ha fatto niente”. La Parlamenti vuole inoltre fare una precisazione sui finanziamenti dell’otto per mille ottenuti, secondo il sindaco, grazie alle amicizie con il governo. “Prendendo ad esempio l’ultimo, quello dell’Eremo di San Marco, il progetto appena approvato è stato presentato dalla sovrintendenza della Regione e non dal Comune, che invece si è visto bocciare quello presentato per il teatro Filarmonici”.

L’ORCHESTRA DEL TITANIC Per Marco Regnicoli (L’Alveare) “siamo rimasti fermi al 1999, al progetto preliminare di Piano Regolatore fatto da Allevi”. “E ormai la situazione è quasi irrecuperabile con una città spopolata a vantaggio dei paesini della vallata. Ogni anno assistiamo a promesse di piano regolatore da approvare entro l’anno successivo. Castelli sta facendo come Celani. E in tutto questo, con la situazione che sta precipitando, assistiamo ad assessori che proclamano feste e fiere da ogni parte. Queste cose possono organizzarle i dirigenti o i tecnici, la politica deve fare altro. Entrando poi nel merito di alcune iniziative,- afferma – il parco allo squarcia assomiglia ad una specie di luna park allestito in un campo di grano in un paesino di campagna. La giunta Castelli sembra l’orchestra del Titanic, che continua a suonare mentre la nave sta affondando”.

STAGIONE LIRICA, UNESCO E CRISI ECONOMICA Antonio D’Isidoro (La Primavera) punta l’indice sulla cultura. “La pratica Unesco è ridicola – dice – Va bene l’unicità del travertino, ma i centri storici non contano più nella valutazione, si dovrebbe puntare sul paesaggio”. Per l’ex consigliere regionale inoltre “si fanno solo annunci propagandistici quando si parla di stagione lirica, perché questa compoterebbe un impegno economico che le casse comunali non possono sopportare”. Infine un accenno anche alle misure anticrisi adottate e da adottare. “In un anno la disoccupazione è aumentata dell’8% – spega D’Isidoro – Va bene la Zona Franca Urbana, ma il problema è che il nostro territorio non ha attrattività per le imprese. Servirebbe uno studio di marketing industriale. Perché non utilizzare allora a questo scopo il Consind, cambiandone così la sua “mission”?

TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE? Gianfranco Bastiani (Pd) interviene su contratto di quartiere ( “quattro o cinque cosine per accontentare qualche privato”), su Via Colombo ( “per fare trenta parcheggi hanno rovinato una collina”) e sulla bruttura dell’ascensore di Porta Tufilla, per il quale l’opposizione avrebbe chiesto di vedere i documenti di autorizzazione rilasciati dalla sovrintendenza senza ottenere però alcuna risposta. “La volontà di volersi distinguere dalla stagnazione medievale dell’amministrazione Celani con un dinamismo differente – attacca invece il capogruppo del Pd Corradetti – non trova un riscontro concreto nei fatti. In un anno abbiamo sentito soltanto la parola “Faremo”. Per quello che riguarda la partecipazione , aspetto cui il sindaco ha dato molta importanza in campagna elettorale, ho assistito ad alcuni incontri con i  residenti, e posso dire che fatti in questo modo servono a poco. Per una partecipazione più ampia – spiega – bisogna seguire l’esempio di San Benedetto con i Comitati di Quartiere, la cui introduzione, nonostante le nostre mozioni e  interrogazioni in proposito,  non è ancora mai stata discussa”.

Infine per Emidio Nardini (La Primavera) , la destra “si qualifica come partito del fare, ma in realtà a parte piccoli interventi non ci sono progetti ampi. Non c’è una idea dominatrice da portare avanti e su cui investire”