CAMPLI – Una raffica di furti a numerosi distributori automatici nel teramano sta procurando ingenti danni economici al proprietario delle macchine, un imprenditore di Campli che, in preda all’esasperazione, minaccia di farsi giustizia da solo.
A denunciare la spiacevole situazione che vive da oltre un anno è lo stesso Bruno Cardelli, titolare della Ge.di.ca srl di Campli, finito, insieme ad altri colleghi, nel mirino di malviventi che puntualmente forzano i suoi distributori automatici disseminati sul territorio, saccheggiandone il contenuto. Già in passato l’uomo era finito sulle cronache per i ripetuti atti di vandalismo e le manomissioni dei distributori, che a distanza di oltre un anno, nonostante l’intervento delle Forze dell’Ordine, ancora proseguono.
“Ogni furto che subisco – afferma Cardelli – significa per la mia azienda un danno monetario che si aggira tra i 500 ed i 2000 euro, tra manomissione delle macchine distributrici ed incassi”.
L’imprenditore ha più volte denunciato i furti (la prima denuncia risale al 13 agosto dello scorso anno) e, attraverso le indagini e l’analisi delle videocamere di sorveglianza, i Carabinieri di Teramo sono riusciti anche a risalire al colpevole, che è stato prima fermato e poi successivamente rilasciato. “Ma la situazione – prosegue l’imprenditore – non si è mai definitivamente risolta”.
I furti sono proseguiti, tanto che l’uomo ormai scoraggiato, non sporge più nemmeno denuncia per i furti e gli atti vandalici che continua a subire. “La mia azienda sta perdendo giornalmente capitali – aggiunge – e sta riportando ingenti danni anche alle macchine distributrici. Visto che non c’è modo di fermare quei malviventi temo che dovrò farmi giustizia da solo. Di sera mi aggiro nelle zone in cui sono posizionati i miei distributori, poichè non c’è altro modo per tutelarmi. Probabilmente sarò costretto anche a licenziare del personale visto che l’unico consiglio che ho ricevuto da alcune autorità è stato quello togliere le macchine dai posti “più a rischio” per risolvere il problema in modo definitivo”.
Cardelli, ha voluto rendere nota la situazione che sta vivendo nella speranza che “la protesta, resa pubblica dalla disperazione e dall’ingente numero di furti subiti e non risolti, balzi all’attenzione di qualcuno che possa aiutare me e la mia azienda ad avere finalmente giustizia ed evitare l’inevitabile”.
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