SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA – Da diversi giorni in sciopero della fame a rotazione. Una delegazione degli undici ex Lsu della Val Vibrata ha innescato la radicale forma di protesta per sollecitare le istituzioni sulla risoluzione della vertenza in corso da anni e ancora non risolta.

“Vogliamo sollecitare rapidi, puntuali e sinergici interventi delle Istituzioni governative a tutti i livelli – afferma Settimio Ferranti, presidente dell’associazione “Dalla parte giusta” – visto e considerato il fatto che né l’assessorato al lavoro della Regione Abruzzo e né il Ministero del Lavoro hanno trovato, a tutt’oggi, il tempo di incontrarsi per definire la questione”. Ferranti riferisce che in base a quanto convenuto, si dovrebbe effettuare una convenzione di circa 100mila euro, attraverso cui “arrivare alla stabilizzazione definitiva dei lavoratori o portarli all’esodo incentivato dal bacino dei lavoratori socialmente utili”.

Ferranti inoltre annuncia che se non dovesse bastare questa prima forma di protesta a destare l’attenzione della classe politica sulla stabilizzazione degli undici lavoratori, si passerà dal primo gennaio, a rotazione, allo sciopero della sete ad oltranza e a manifestazioni più eclatanti: “I lavoratori si incateneranno davanti alle residenze del dirigente regionale Giuseppe Sciullo, dell’assessore regionale al Lavoro Paolo Gatti e del Governatore Chiodi. Poi – conclude Ferranti – se nemmeno questo dovesse bastare, e se entro il 6 gennaio Berlusconi non impegnerà il Ministro del Lavoro Sacconi ad un incontro urgente con Chiodi per la risoluzione della questione, andremo ad Arcore ad effettuare un sit-in a Villa San Martino, e porteremo con noi una Befana vibratiana per consegnare al Presidente del Consiglio cenere e carbone”.