MASSIGNANO – Un altro esposto contro l’Amministrazione Mecozzi. Dopo la richiesta d’intervento da parte della Procura della Repubblica per impedire la realizzazione di quattro impianti fotovoltaici su terreni agricoli, Marco Del Prete, con Marco Marconi e Cristina Parigiani del gruppo consiliare “Trasparenza e Partecipazione” hanno denunciato degli abusi in una zona a Tutela Integrata.

“La vicenda ha inizio nel mese di giugno scorso – scrive Del Prete – quando gli uffici comunali, a seguito di appositi accertamenti, segnalarono alla Procura della Repubblica un abuso edilizio relativo la realizzazione di un manufatto coperto di oltre duemila metri quadrati e altre piccole strutture in località Villa Santi, in una zona agricola considerata a tutela integrale dal Piano Paesistico Ambientale Regionale, data l’adiacenza al torrente Menocchia”.

Nel frattempo, secondo Del Prete, il privato aveva presentato una normale denuncia di inizio attività al fine di ottenere l’autorizzazione per la realizzazione dell’immobile oggetto dell’abuso edilizio.

Per l’opposizione il sindaco di Massignano, Marino Mecozzi, in qualità di Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale, non avrebbe provveduto a emettere apposita ordinanza per la demolizione della struttura abusiva né ha rigettare la pratica edilizia presentata.

“E’ una situazione paradossale – incalza l’opposizione – che il sindaco, a suo dire, si sia preoccupato solo di trasmettere la pratica edilizia alla Procura per farsi spiegare cosa si doveva fare! Sono così trascorsi i 30 giorni utili per bloccare la pratica edilizia”.

Attualmente, in seguito all’esposto, sia la Provincia che il Corpo Forestale stanno verificando la legittimità del procedimento. Lo scopo dell’opposizione è anche quello di denunciare il fatto che il sindaco ricopra una carica, quella di Responsabile dell’Ufficio Tecnico senza una competenza adeguata, né un titolo di studio idoneo.

Per l’opposizione quest’ultima vicenda ne è l’ennesima prova: “Ancora una volta – continua Del Prete – come nei precedenti casi, ci sono stati negati gli atti riguardanti la pratica edilizia, con il pretesto del coinvolgimento della Procura”.

Del Prete teme che l’Amministrazione di Massignano abbia intrapreso oramai una strada senza ritorno. Per avallare la sua tesi ha inviato alla nostra redazione un elenco di vicende, a suo avviso più eclatanti, che riportiamo fedelmente: “L’aumento del costo della struttura per attività ludico-sportive, adiacente al plesso scolastico, sprovvista delle caratteristiche tecniche per essere definita palestra, che è lievitato in maniera esponenziale dai 200 mila euro previsti ai 310 mila euro ad oggi impegnati. Un’altra opera pubblica mai iniziata (e non si sa mai se inizierà) come il sottopasso ferroviario in località Marina Di Massignano, per la quale i cittadini stanno pagando dal 2007 un mutuo di circa 360 mila euro, la cui realizzazione è stata affidata ad un’unica impresa senza gara d’appalto”.

“Una strada vicinale (privata) alla quale è stata rifatta, a spese dei contribuenti, la pavimentazione stradale, fino ad una certa casa. Il Piano Regolatore adottato definitivamente nel periodo natalizio del 2007 con i soli voti di quattro consiglieri Comunali (gli altri non potevano votare per incompatibilità) che non si sa quando verrà approvato dall’Amministrazione Provinciale, la quale continua a richiedere integrazioni che puntualmente non vengono presentate correttamente dall’Amministrazione Comunale”.