ASCOLI PICENO – Una lettera inviata dal presidente della Provincia Celani al presidente del Consiglio Falcioni dove si chiede l’annullamento del quarto punto previsto in agenda nel prossimo consiglio provinciale: quello sulla nomina del Difensore Civico. Questo il motivo principale dell’accesa polemica da parte dei gruppi di minoranza consiliare in provincia (Idv, Pd, Rifondazione, Sel e Udc) contro l’attuale maggioranza ma sopratutto contro il presidente Celani, responsabile secondo loro di un atteggiamento poco democratico in occasione della nomina del Difensore Civico. Figura che manca da questa estate.

“Una presa di posizione che ha messo in imbarazzo perfino Falcioni – attacca Mandozzi (Pd) – che si è visto costretto a togliere dal programma l’ordine del giorno previsto per la seduta del 17 dicembre”.

“Dopo la questione della Start, – spiega Illuminati (Rifondazione)– il centrodestra continua a voler piazzare poltrone. Evidentemente non si sono messi daccordo Map e Pdl e si va avanti a rinvii da diversi mesi. Ora addirittura è intervenuto in persona il presidente per ritardare ulteriormente la discussione. La delibera, dopo consigli e conferenze dei capigruppo, era pronta già a Maggio, tutto era andato molto velocemente e noi eravamo pronti a discutere su una rosa di nomi proposti, ma poi tutto si è bloccato”. “Se questa è la logica, – chiude Illuminati – almeno chiediamo che ci sia una parità di rappresentanza e che non finisca come con la Start”.

Corradetti (Udc) , accusa la  maggioranza di divisioni interne che  “hanno finito per ostacolare anche le delibere sulla divisione del patrionio con Fermo, per cui lo stesso Map aveva presentato una mozione in cui si chiedevano pareri tecnici”.

“Ma di questi non fummo messi al corrente perchè arrivarono proprio il giorno stesso del consiglio”- afferma – “Sul fronte occupazione poi, – conclude – non è stato fatto niente: nessuna zona franca, nessun protocollo Valtronto-Valvibrata, nessuna Unità di crisi”.

Torna a battere il tamburo sul Difensore Civico anche Cardillli (Idv) : “L’arroganza continua a prevalere- dice- Cinque mesi di discussione per arrivare al consiglio del 28 ottobre in cui il capogruppo del Pdl Mercuri diceva che il punto andava rinviato per dare modo di condividerlo con tutti i gruppi. Ma poi non siamo stati mai convocati. Questa Giunta si preoccupa più di piazzare assessori e consiglieri nei vari enti che di amministrare”.

“Il presidente Celani impone diktat e accentra su di se tutte le deleghe, – conclude ancora Mandozzi – anche il Map ha chiesto maggiore distribuzione. L’attività amministrativa senza Celani si ferma. Ieri il dirigente del servizio viabilità ha affermato di non avere i soldi per spargere il sale sulle strade ”.