ASCOLI PICENO – Addio Start? Le divisioni della politica picena stanno conducendo ad una clamorosa frattura riguardo la storica azienda di trasporti pubblici. Dopo le accuse del sindaco di San Benedetto Giovanni Gaspari, che ha minacciato di annullare il contratto del trasporto pubblico scolastico e di mettere in vendita le quote in possesso del Comune, e la timida replica del sindaco di Ascoli Guido Castelli (il quale assicura che la Regione l’assessore di centrosinistra Donati erano al corrente delle nomine) ora è l’intero Partito Democratico ad attaccare duramente la “premiata ditta Celani & Castelli”.
Sul presidente della Provincia e sul sindaco delì’Arengo le parole sono nette: “Il gruppo del Pd in seno alla Provincia di Ascoli Piceno, invita i sindaci della Vallata del Tronto ad uscire dalla Start, ed a mettere in vendita le proprie quote seguendo l’esempio del sindaco di San Benedetto del Tronto, Giovanni Gaspari, contro quello che è stato un atto di arroganza e di protervia culminato con l’elezione del nuovo presidente Alessandro Antonini, e con il nuovo Consiglio di Amministrazione i cui cinque componenti sono tutti targati centrodestra, compreso Alessandro Spaccasassi, nominato anch’esso dalla premiata ditta Celani&Castelli”.
La nota continua: “Un vero e proprio atto d’imperio, quello attuato dai “capi” del centrodestra locale, che offende ed umilia non solo il centrosinistra ma un intero territorio, in particolare quello della Vallata del Tronto, e che mostra il vero volto di chi in questo momento sta governando la Provincia ed il Comune di Ascoli Piceno. Siamo di fronte ad un potere che pensa impunemente di poter totalmente occupare forme di democrazia cristallizzate e, in quanto tali, metabolizzate dal popolo piceno, che per questo motivo attende di essere difeso da soprusi ed angherie come quelle perpetrate dal presidente della Provincia e dal sindaco di Ascoli”.
“Non bastavano i danni prodotti dal “loro” Governo verso il trasporto pubblico locale – scrivono Mandozzi e soci – i cui tagli si stanno negativamente riversando verso i cittadini e le amministrazioni locali. Si è pensato solo all’occupazione di posti e poltrone invece di puntare ad un Consiglio di Amministrazione in grado di assolvere al meglio, come egregiamente aveva fatto quello uscente, al nuovo Piano di trasporto pubblico locale, al taglio di oltre 960 mila chilometri di tratte ed agli aumenti dei costi cui i cittadini rischiano di andare incontro. Il centrodestra ha mancato di ogni minima, elementare forma di attenzione nei confronti del centrosinistra, cosa che invece non è accaduta – checché ne dicano Celani e Castelli – nel caso del rinnovo del Consiglio di Amministrazione del Ciip, dove il centrosinistra, nonostante abbia messo in campo le proprie prerogative riguardo alla designazione del presidente, nella persona di Pino Alati, ha comunque salvaguardato la minoranza del centrodestra, tanto che nel Cda figura l’ex presidente Paolo Nigrotti. Quanto verificatasi con il rinnovo del CdA della Start non può essere quindi semplicisticamente visto come un atto di “ritorsione” verso il centrosinistra per lo “sgarbo” ricevuto al Ciip, ma di mera occupazione del potere”.
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toh. chi si rivede! ma costui (Mandozzi Ndr) non è quello che per ambizione personale (cioè perchè voleva essere presidente invece che vicepresidente) ha buttato a mare il centrosinistra in Provincia? E ancora parla?
Bhè, al ballottaggio c’è arrivato.. poi Altri hanno voluto perseguire la logica del “tanto peggio-tanto meglio” e consegnare la provincia al centro destra.
Di errori politici evidentemente ne sono stati fatti, ma affibbiare a Mandozzi la palma dell’ambizioso mi sembra ingeneroso (nel senso che i candidati alla palma dovevano almeno essere 2. La filosofia del “se non è per me non è per nessuno” non è che sia proprio segno di umiltà e di attenzione al bene comune)
Mi spiace ma dici solo ovvietà e falsità. Solo uno stolto può pensare che i problemi erano legati alla vicepresidenza o alla presidenza. I problemi erano ben altri e probabilmente fingi di non sapere. Prima di giudicare una persona come Emidio Mandozzi potre invitarti a fare qualcosa che per educazione taccio. Fossi in te penserei al tuo partitino dell’ 1% ed alle elezioni comunali invece di continuare a sputare veleni su chi comunque ha perso ma era disponibile alle primarie mentre il paladino Massimo Rossi non se l’è sentita. Fossi in voi mi preoccuperei ad entare in Consiglio Comunale. la… Leggi il resto »
Ecco cosa accade quando il PD elegge i Black Bloc.
Conferma di quanto scritto in altro articolo..
Sei il primo ossessionato e parli per luoghi comuni.
Vorrei sapere il contributo di questa frase alla discussione.
Ti ripeto Gundam, puoi fare di meglio…
Se Mandozzi aveva problemi con la gestione Rossi poteva dimettersi e far cadere l’amministrazione con i suoi sodali, invece di tenersi stretta la vicepresidenza. Se arriva a fine mandato con un presidente, il vicepresidente (o un assessore) è ridicolo se tenta di spacciarsi per “alternativa politica”. Quanto alla lottizzazione della Start, che questa critica venga da Mandozzi e Gaspari, considerando quello che hanno fatto a Sbt e in provincia in più occaisoni, beh è sinceramente sconcertante e indifendibile. Non ricordo prese di posizioni di “capirebattiato” su Multiservizi, Consorzio Turistico, Picenambiente etc. Ma evidentemente gli fa comodo ricordare solo la parte… Leggi il resto »
Via da START, ricostituiamo l’AMS nell’interesse dell’Area Metropolitana di SBT.
Ma sì, tanto la moltiplicazione di nomine e mezzi è pagata dai cittadini!
Per cortesia, ammesso che sia economicamente sostenibile, l’AMS dovrebbe coinvolgere tutti i comuni dell'”Area Metropolitana” altrimenti facciamo la START 2.
Occorre partecipazione e coordinamento tra tutti gli stakeholder per rendere l’attività della società degna del nome Servizio.
Ragazzi, cerchiamo di vedere oltre i campanilismi per un raggiungimento comune delle soluzioni migliori, ragionare per campanilismi nel mondo globalizzato è fare grossi passi all’indietro…